Home | Le notizie | Lo sport | I canali | Le tue foto | Brindisi Links | E-mail |

.Le news di Brundisium.net
.Lo sport: calcio, basket, volley

.I canali di Brundisium.net:

...· Approfondimenti
...· Appuntamenti
...· Arte
...· Beauty & Wellness
...· Brindisi vista da...
...· Cinema
...· Economia
...· Formazione e Lavoro
...· Frequently Asked Questions
...· Isola di G. Sciarra
...· Le tue foto
...· Libri
...· Musica
...· Personaggi
...· Poesia
...· Pubblica utilità
...· Salute
...· Scompartimento
...· Stelle e Strisce
...· Teatro
...· Università
...· Viaggi
...· Video

Brundisium.net
.Ti dico la mia
.Saluti
.La bacheca del calcio
.Il tabellone del basket
.Il muro del volley
.Baci e carezze
.Alma Mater
.La Chat di Brundisium.net
.Indice del sito
.Invia le tue foto
Brundisium.net
Approfondimenti: Inchiesta: Fuga di cervelli da Brindisi (I). Di Alessia Coppola



Ultime pagine I canali Ricerca

Approfondimenti » 25/09/2008

Inchiesta: Fuga di cervelli da Brindisi (I). Di Alessia Coppola

Di seguito la prima parte di un'analisi condotta da Alessia Coppola sulla "fuga di cervelli" dal territorio brindisino.
La seconda parte sarà pubblicata Lunedì 29 Settembre 2008


Sono sempre in numero crescente i giovani a Brindisi che si trovano davanti alla doverosa e difficile scelta di prendere in mano le redini del proprio futuro, e lasciare la nostra città. Ma perché?
Probabilmente se chiedessimo in giro, avremo più di qualche risposta.
I più direbbero di essere condizionati a tale scelta, quasi messi alle strette, per trovare altrove maggiori certezze di quante possano trovarne qui. In effetti, diviene difficile dar loro torto, alla luce degli sviluppi che prende la nostra città, sempre meno incline alla volontà di cambiare.

Spesso accade che le famiglie di quei giovani non abbiamo le condizioni economiche necessarie, affinché i propri figli possano avere la possibilità di studiare fuori. In questo modo, la realtà schiacciante offende la volontà, l’entusiasmo e il desiderio di “crescere”.
A riuscire nell’impresa di raggiungere il Nord, sono quasi sempre i soliti figli di papà, che garanti dell’appoggio famigliare riescono ad intraprendere una vita universitaria e poi lavorativa, lontano da Brindisi.
Ma oltre a loro, ci sono anche i figli di gente comune, che con innumerevoli sacrifici lasciano partire i propri figli con tanta speranza nel cuore, e pochi spiccioli nel portafoglio.

Un genitore ci parla di quanto sia difficile poter mantenere sua figlia a Roma. Svolge due lavori nella speranza di poter racimolare quello stretto necessario affinché sua figlia possa condurre una vita pressoché dignitosa. E al di là del dispendio di denaro, è la sua rassegnazione e il suo dolore ad emergere.
E quanti padri e madri possono dire lo stesso? Tantissimi…

Sono troppi i genitori che soffrono di quest’assenza. E ancora di più, quei ragazzi che vedono sfumarsi il proprio futuro, benché consapevoli del disagio economico della propria famiglia. A loro non rimane che arrendersi ed accettare il compromesso di una scelta sbagliata, che peserà sulla propria coscienza e sulla propria realizzazione personale e professionale.

Ma perché per realizzarsi un giovane brindisino deve lasciare la nostra città? Non è giusto che Brindisi si privi dei suoi “cervelli”, dei suoi talenti, di coloro che con le proprie potenzialità e abilità potrebbero migliorarla, arricchirla, elevarla.

Un giovane che si allontana da Brindisi, compie un atto egoistico nei confronti della città, che se ne priva? Oppure compie un atto di coraggio? Allora l’allontanamento è visto come una resa o come l’atto di un cavaliere che lascia la propria patria in cerca di fortune, per poi tornarvi vittorioso?
Forse la forza autentica sarebbe nel restare e lottare per quel poco che si potrebbe conquistare e per ciò in cui fermamente si crede. Fatto sta, che qui non sta rimanendo nulla della bella gioventù che diversamente potremo avere. E ancor peggio, non c’è nulla atto a trattenerla.

Partono i giovani, per studiare perché qui non c’è l’Università. O meglio l’Università c’è, ma accoglie in se poche branchie e uno studente brindisino si trova nell’imbarazzo di una scelta poco variegata. Non ci sono scuole di specializzazione per formare e indirizzare. Inoltre, uno studente non si sente mai preparato a sufficienza per affrontare serenamente un percorso universitario.
Sarebbe un grande passo per Brindisi la conquista di una sede Universitaria effettiva, con una varia offerta formativa. I nostri studenti non avrebbero più motivo di andarsene, almeno per ciò che concerne la fase universitaria.
All’interno di una sede di Brindisi, potrebbero anche nascere nuove figure professionali e questo amplierebbe l’offerta di lavoro. Lavoro, una parola che suscita diverse impressioni e sensazioni, il più delle volte, tese alla sfiducia. E’ proprio il lavoro, un altro motivo per cui i giovani di Brindisi, si allontanano. Lo fanno, in quanto spesso vi è il luogo comune che qui non vi sia occupazione. Beh, più che luogo comune, è un dato di fatto …

Io ho parlato con loro. Ho cercato di carpire le loro impressioni, a fondamento delle mie, in quanto in primis giovane e in cerca di certezze. Alcuni mi parlano addirittura dell’impossibilità di ottenere un lavoro. Per la maggior parte di essi si tratterebbe della prima esperienza lavorativa, ma nessuno fin ora ha concesso loro questa opportunità a causa della mancanza di esperienze precedenti.

Da quanto ne viene fuori, per la nostra società, non importa quanto un giovane possa essere in grado o meno di assurgere ad un compito, sarà sempre un “giovane” e di conseguenza inesperto. Ma se nessuno concede la prima occasione, come potrà qualcuno averne una seconda?

Due ragazzi per strada, a cui ho chiesto la loro opinione in riguardo, dicono di aver perso l’entusiasmo nello studio. «Perché studiare?» si interroga uno di essi. Sono consapevoli che qui non troverebbero il lavoro sperato. Quel lavoro, naturale conseguenza e coronamento di una carriera universitaria. Preferiscono così cominciare a lavorare come operai in cantieri, semmai riescano a trovare tale impiego.
Altri forse più deboli, o solo disperati, ricorrono ad atti di criminalità. Sono sfiduciati, affranti e consapevoli che l’unico modo per sopravvivere a questa società corrotta, è fuggire altrove e lottare come possono, come sanno. Partono, lasciandosi dietro la città incapace di offrire loro un’alternativa.

...continua

Alessia Coppola
www.artealessia.com


Ultime pagine I canali Ricerca

Rassegna stampa
Brundisium Tv
Sfondi per il desktop
Fiamma - La sala giochi
Brindisi Links


Chi siamo | Contattaci | Credits | Note per gli utenti | Indice del sito | | Brundisium.net in home page