Approfondimenti » 04/10/2008
San Francesco rientra a Brindisi dalla Palestina. Di Aldo Indini
Siamo nel periodo in cui era divenuto vescovo di Brindisi, il 6 giugno 1216 Pellegrino, (famigliare dell’Imperatore Federico II) per nomina di papa Onorio III, che, non potendosi recare di persona in Sicilia e nelle vicine contrade, “incaricava perciò l’Arcivescovo Pellegrino a fare le sue veci, predicando, eccitando e disponendo i crocesignati, che in gran numero erano radunati in Brindisi, per la spedizione alla conquista di Terra Santa. ... Raynaldo poi, nell’anno 1217, scrisse, che questo Arcivescovo fu destinato da Onorio III a partire per l’Oriente di unità ai crocesignati nella qualità di Legato apostolico”.
Ed a Brindisi rientra dalla Palestina San Francesco d’Assisi nel 1219 e ripercorre la via dei pellegrini attraverso il Gargano, e nel settembre 1224 riceve le stimmate.
Alle pendici del monte Celano, nel Gargano, sorge l’importante convento di San Matteo ove sui muri nell’interno della basilica, si notano affreschi tra i quali vi è la rappresentazione di San Francesco nella sua visita sul Gargano.
Detto convento rientra in quella parte del Gargano facente parte della via Sacra dei Longobardi, appena a 10 chilometri da San Giovanni Rotondo (città di San Pio da Petralcina, anche egli stigmatizzato come San Francesco) via dei pellegrini verso Monte Sant’ Angelo per la visita alla grotta dell’apparizione dell’Arcangelo e proseguire per Brindisi verso l’imbarco per la Terra Santa.
San Francesco, che ritornava missionario dalla Terra Santa, mentre si combatteva in Egitto la V crociata. Dopo l’insuccesso degli eserciti cristiani, sotto le mura di Damietta, il 18 agosto 1219, nonostante il parere contrario dei cristiani, in segretopreso per compagno Frà Illuminato, si spinse tra le schiere avversarie che lo trattarono duramente e lo condussero alla presenza del sultano Malek-el-Kamel, il feroce Saladino.
Il principe si rese conto della grande statura morale di San Francesco e gli permise di recarsi a visitare i luoghi santi, divenendo così i francescani, frati custodi di Terra Santa, inamovibili anche dalle gerarchie ecclesiastiche a tutt’oggi.
Si racconta che nella notte della sua permanenza a Brindisi, riposa in un tugurio ed al mattino accortosi che un ragno aveva tessuto una tela intorno ad un quadro della Madonna, pregò il ragno di togliere la ragnatela per rispetto della Vergine, ed il ragno obbedì.
Aldo Indini
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