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Isola di G. Sciarra: "Benvenuto fra noi Professor Boccia" di Giorgio Sciarra



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Isola di G. Sciarra » 30/10/2008

"Benvenuto fra noi Professor Boccia" di Giorgio Sciarra

“La scelta del ministro Prestigiacomo, che ha commesso lo stesso errore del suo predecessore, è vergognosa.
Ecco perché ora è il momento di fare una scelta chiara e coraggiosa, cosa che nemmeno gli ambientalisti hanno fatto in questi anni: bisogna decidere tra l’industria e la salute. A Taranto preferiscono la salute.”

Questa è una dichiarazione, riportata sulle pagine nazionali del quotidiano “La Repubblica” del 27 ottobre scorso, dell’onorevole Francesco Boccia. È una dichiarazione che critica il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo in merito alla decisione di fare tabula rasa della commissione che stava valutando se concedere allo stabilimento siderurgico tarantino l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia).
Certificazione necessaria all’Ilva per continuare ad esercire. Un radicale rinnovamento di detta commissione scientifica non può che meravigliare, ponendo legittimi interrogativi e proporre poco rassicuranti risposte.

Presumibilmente la nuova commissione annovera membri di più stretta fiducia della ministra tanto da indurla a dichiarare che la precedente commissione era “inefficiente”, evidentemente questa nuova commissione le garantisce maggiore sicurezza sugli esiti di quanto si valuta. Considerato quanto il ministro Prestigiacomo va asserendo in ogni sede, anche europea, sui temi ambientali è consequenziale in cosa ripone la propria fiducia. Quindi le critiche avanzate dall’on. Boccia sono sostanzialmente condivisibili poiché ad essere danneggiata può essere un’intera città che già ha pagato a caro prezzo, ma non meno di altri territori sui quali pendono le decisioni che la novella commissione dovrà prendere in merito a circa 200 impianti industriali (tra cui i rigassificatori di Taranto e Brindisi).

Spesso nella nostra regione, parlando di problematiche ambientali, si è portati a gemellare Brindisi e Taranto, città ambedue afflitte dai medesimi guai e guasti ambientali. E quanto avviene oggi dimostra che più guai si hanno, più viene ritenuto normale accanirsi contro, e tutto parte dall’aver commesso, in tempi di scarsa lungimiranza, l’errore di essere stati “accondiscendenti” verso decisioni calate dall’alto. Una arrendevolezza, causata dalla povertà e dal bisogno di occupazione che ha portato a vendere, o meglio a svendere, le proprie potenziali e incomprese ricchezze. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche sottoterra, in tutti i sensi, metaforici e no.

È quindi plausibile parlare di Brindisi e Taranto come vittime di sorti analoghe. Ambedue, una per il petrochimico l’altra per il siderurgico hanno avuto l’ambiente devastato con gravi danni alla salute dei cittadini. Le due città oggi cercano di affrancarsi da questa logica, cercano di porre rimedio alle scelte del passato e ambedue lottano anche contro la decisione di costruire un impianto di rigassificazione che inciderebbe tragicamente sulle future speranze di uno sviluppo diverso.

Pur condividendola nel complesso, mi ha molto meravigliato la dichiarazione di Francesco Boccia. Nello specifico quando menziona gli ambientalisti e il coraggio che questi non avrebbero avuto a scegliere tra la salute e l’industria e che ora lui dichiara di dimostrare nella chiarezza di una scelta tra l’industria e la salute dei cittadini. Trovo questo passo delle sue dichiarazioni strabiliante proprio perché dette da uno che non mi pare si sia mai schierato apertamente a favore dell’ambiente o che abbia mai preso in seria considerazione le lotte ambientaliste. Non rammento alcun suo intervento a tal proposito, anzi qui a Brindisi sulla vicenda del rigassificatore l'abbiamo visto schierato (non meno del suo leader nazionale, Enrico Letta), senza dubbi, a favore dell’investimento e non certo è parso pubblicamente angustiato per le preoccupazioni di una cittadinanza che ha visto invece schierarsi dalla sua i consigli comunale, provinciale e regionale.
Per questo pare strano che Boccia si lasci andare a queste affermazioni, mi auguro che non sia una posizione strumentale o dettata da logiche di schieramento e, quindi, non può che far piacere che oggi abbia assunto una posizione più ambientalista degli ambientalisti.

Benvenuto, quindi, fra noi professor Boccia ma per ultimo voglio rassicurarla e informarla che non è solo Taranto a preferire la salute, anche a Brindisi ha di queste preferenze insieme alla sicurezza e alla propria dignità di cittadini.

Giorgio Sciarra


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