Approfondimenti » 31/10/2008
Ciao Elio. Di Luca Luisi
Il 31 ottobre 1988 è una data che, se pur triste, non potrò mai dimenticare nella mia vita. Avevo quindici anni, quindi ero nella fase adolescenziale, durante la quale ognuno di noi ha dei sogni nel cassetto, dei “miti” da emulare o comunque seguire, delle passioni.
La mia grande e forte passione, che ho continuato a custodire negli anni come tifoso, è stata sempre il basket. Fin da quando ero piccolo, ho iniziato a seguire e poi praticare questo sport grazie a mio padre, con il quale siamo sempre andati insieme a vedere le partite, caratterizzate dal solito grande entusiasmo e dal conosciuto calore del tifo brindisino.
La sera del trentuno ottobre 1988 venni a conoscenza di una sconvolgente notizia da parte di mio padre: Elio Pentassuglia era deceduto in un incidente stradale! Nonostante siano passati così tanti anni, per la stima incommensurabile che continuo a provare per questo grande personaggio del basket brindisino, ricordo ancora le sensazioni a fior di pelle. Un brivido fortissimo attraversò il mio corpo quasi a darmi una sensazione di congelamento, la città di Brindisi aveva improvvisamente perso un grande uomo. E’ stata una persona che ho tanto apprezzato e stimato, che anche se sono passati venti anni dalla sua morte, mi sento di ricordarlo caramente come se fosse sempre presente tra noi appassionati del basket brindisino.
“Big Elio” era quell’uomo dalle imponenti caratteristiche fisiche, grande e grosso, che sedeva in panchina con la mitica giacca sponsorizzata “Omnia”, una persona dal grande carisma, dedito allo sport sano e ai veri valori della vita. Grazie a lui, maestro di vita sia a livello sportivo che umano, è nato il mio grande amore nei confronti di questo sport. Per questi motivi, ho voluto dedicare a lui delle “righe” perché possa non essere mai dimenticato. Il mio rammarico è di avere di lui solo dei brevi ricordi, ritenendo più fortunati coloro che l’hanno conosciuto bene.
Ricordo con grande piacere il batticuore legato alla sua visita durante le ore scolastiche, ero in palestra con i miei compagni, quando il preside accompagnò il “Big Elio”.
Iniziò a parlarci, catturando l’attenzione generale, eravamo tutti attoniti, riusciva in un brevissimo intervallo di tempo a farsi volere bene e a farsi apprezzare proprio per la sua grande carica non solo sportiva, ma anche e soprattutto umana.
In seguito anche alla sua improvvisa scomparsa, tante sono state le persone che mi hanno fatto crescere la passione nei suoi confronti, un uomo che rimarrà per sempre non solo nella storia del basket brindisino, ma anche nei cuori degli appassionati di questo stesso sport.
Ci tengo a terminare questo mio breve ricordo su Elio Pentassuglia, riportando le testuali parole del professor Lionello Maci, riportate nel libro “Ciao Elio” (edito dallo stesso Maci) “Da cattolico sono convinto dell’esistenza di un’altra vita oltre quella terrena e una scena mi appare in maniera ricorrente. Lassù Elio è intento a preparare folte schiere di angeli, applicando nuove tecniche di gioco. Sotto lo sguardo benevolo del Padreterno, che lo ha chiamato prematuramente a sé perché aveva bisogno di un coach del suo livello.
Luca Luisi
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