Teatro » 17/12/2008

La Pelle @ Teatro Comunale - Mesagne

• 17/12/2008: Teatro Comunale Mesagne - Brindisi - Serali: porta ore 20,00 – sipario ore 20,30
Info: 331/9097628)
• 18-19/11/2008: Nuovo Teatro Verdi - Brindisi - Serali: porta ore 20,00 – sipario ore 20,30
Info botteghino del Teatro Verdi (tel 0831.562554 – 335.59.55.522)

Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Mercadante Teatro Stabile di Napoli
"LA PELLE" di Curzio Malaparte
Adattamento e regia di Marco Baliani
con Marco Baliani ed Elisa Cuppini

Debutto pugliese per lo spettacolo «La pelle» che Marco Baliani ha tratto dall’omonimo e crudo romanzo di Curzio Malaparte. Il doppio appuntamento con il riconosciuto caposcuola del teatro di narrazione è per martedì 18 e mercoledì 19 novembre (ore 20.30) al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi per la Stagione teatrale 2008/2009 diretta da Italo Nunziata.
Inoltre, mercoledì 19, nel foyer del teatro comunale (ore 17.30), l’artista sarà al centro dell’incontro che la Fondazione Nuovo Teatro Verdi promuove con il Gruppo Abeliano di Brindisi per il ciclo «Nella valigia dell’attore», iniziativa finalizzata ad approfondire le tematiche del testo e a soddisfare le curiosità del pubblico sul mestiere dell’attore. Il forum sarà tenuto da Sara Bevilacqua, Marcantonio Gallo e Alessandra Mandese con la direzione scientifica di Ettore Catalano.

Lo spettacolo «La pelle» arriva in Puglia reduce dal successo al Teatro Mercadante di Napoli che ha prodotto l’allestimento insieme col Teatro Metastasio di Prato: una collaborazione, quella tra i due «Stabili» italiani, nata non a caso, visto che il romanzo è ambientato a Napoli, mentre Prato è la città di Malaparte, del quale quest’anno ricorre il centodecimo anniversario della nascita.
Tuttavia, la riflessione di Baliani sulla «pelle» come metafora di qualcosa di più oscuro e profondo, ha prodotto una messa in scena che sa guardare ben oltre la Napoli del dopoguerra. «Il secondo conflitto mondiale - spiega l’attore, regista e drammaturgo di Verbania - ha lasciato al suo passaggio un immenso deposito di rovine e milioni di esseri umani senza anima e identità». Per cui lo spettacolo, calato in uno spazio scenico nel quale sono sparsi anche scarti umani ora sepolti nel buio ora illuminati da lampi caravaggeschi, «non è specificatamente su Napoli, dove il ventre è più scoperchiato e il teatro è ormai a cielo aperto, ma vuol essere un affresco sulla realtà odierna». Perché «mettendo il dito nella piaga - prosegue Baliani - Malaparte riesce a toccare l’indicibile, a mostrarci denudate le nuove relazioni umane che da allora hanno dato al mondo una nuova forma».

Portato sul grande schermo da Marcello Mastroianni, Burt Lancaster e Claudia Cardinale in un film del 1981 di Liliana Cavani dalle scene particolarmente «forti», il romanzo di Malaparte, pubblicato nel 1949, è stato adattato da Baliani per frammenti e in una successione di quadri che ricorda il susseguirsi dei gironi infernali.

Sul palco, al fianco di Baliani, un corposo cast formato da Elisa Cuppini, Alessandra Razzino, Maria Maglietta, Simone Martini, Guido Primicile Carafa, Giuseppe Sangiorgi, Caterina Simoncelli e Marion d’Amburgo, che firma anche scene e costumi, mentre Orlando Cinque sostituisce l’attore tarantino Michele Riondino infortunatosi durante la «prima» napoletana. Le luci sono di Roberto Innocenti, le musiche a cura di Mirto Baliani.