Home | Le notizie | Lo sport | I canali | Le tue foto | Brindisi Links | E-mail |

.Le news di Brundisium.net
.Lo sport: calcio, basket, volley

.I canali di Brundisium.net:

...· Approfondimenti
...· Appuntamenti
...· Arte
...· Beauty & Wellness
...· Brindisi vista da...
...· Cinema
...· Economia
...· Formazione e Lavoro
...· Frequently Asked Questions
...· Isola di G. Sciarra
...· Le tue foto
...· Libri
...· Musica
...· Personaggi
...· Poesia
...· Pubblica utilità
...· Salute
...· Scompartimento
...· Stelle e Strisce
...· Teatro
...· Università
...· Viaggi
...· Video

Brundisium.net
.Ti dico la mia
.Saluti
.La bacheca del calcio
.Il tabellone del basket
.Il muro del volley
.Baci e carezze
.Alma Mater
.La Chat di Brundisium.net
.Indice del sito
.Invia le tue foto
Brundisium.net
Approfondimenti: Io Universitario. Di Enrico Sierra



Ultime pagine I canali Ricerca

Approfondimenti » 18/11/2008

Io Universitario. Di Enrico Sierra

In Corso Trieste, a Bari, anni fa, vi era la Sede della facolta' di Economia e Commercio, che io frequentavo dopo avere conseguito il Diploma di Ragioniere presso l'Istituto Commerciale a Brindisi.
Dire frequentavo, forse e' un po' troppo, perche' io come tanti altri studenti fuori sede, ci andavo solo per lasciare il libretto e farlo firmare dai professori con la compiacenza del bidello, e poi per sostenere gli esami.
Per me non fu facile iscrivermi all'Universita', perche' essendo la mia una famiglia monoreddito, in quanto era solo mio padre che lavorava, era problematico trovare la possibilta' economica, ma con i sacrifici, oltre che di mio padre,della famiglia e miei, per i lavori saltuari che facevo, tutto si risolse per il meglio.
I ricordi mi portano indietro nel tempo, e, mi fanno anche sorridere, perche' penso che oggi ben pochi, farebbero cio' che io e tanti altri studenti facevamo, per andare a Bari. Si partiva alle sei del mattino, destinazione Universita' di Bari. Si saliva su un treno con le vetture in legno, dove la puzza dei disinfettanti ci soffocava.
Il treno era affollato di studenti e lavoratori pendolari Oggi, in molti partono in macchina , fermadosi, all'arrivo, a fare colazione con cappuccino ed un paio di briosce. Noi invece, con un panino con la mortadella , tagliata fine, come diceva la mamma al salumiere, e poi alla fontanella a bere acqua fresca.
E, dopo la colazione, subito a Corso Trieste, circa quattro o cinque chilometri, a piedi, ed a volta quando faceca freddo di corsa, Ale' andiamo a dare l'esame e che Dio ce la mandi buona!
Ricordo, senza sorridere, pero', il primo esame che sostenni: Diritto Privato. Non ando' bene perche' il Prof.Donadio, titolare della cattedra, voleva che le risposte alle sue domande, fossero date, come introduzione al discorso ,in latino. Fui costretto a ritornare e rifare l'esame. Ma questa volta avevo capito l'antifona e cosi' studiai anche il latino. L'esame ando' bene e presi un Ventiquattro, ed alla uscita dall'aula, alla domanda dei colleghi ,che ,come al solito chiedevano come fosse andata, si mervigliavano, nel sapere del voto preso. "Ammazzati a sciutu buenu".
Qualche volta a Brindisi si faceva la Festa della Matricola, con sfilata di carri alla buona , e con discorso del Priore. Un anno ci fu , se non sbaglio , Mario Destino, uno studente sempre e per sempre fuori corso che dal balcone situato nella casa sulla Farmacia che portava a Via Santa Lucia arringava la folla. Era solito intercalare nel bel mezzo del discorso una frase leggendaria: "e, nel momento in cui", ed allora tutti noi, rispondevamo, fra grida e schiamazzi :"A Lei Professo....". E, cio' accadeva molte volte, fra le risate dei non addetti ai lavori.
Certo che la vita universitaria era bella, ci si incontrava con colleghi, si scherzava, ed al momento del pranzo ci dividevamo tutto. Meta' filone con mortadella a me, e meta a te, l'altro filone, portato da un amico, con la frittata, diviso per due, era il secondo, e cosi' avevamo sistemato anche lo stomaco.
E, poi, quando bisognava tornare il giorno dopo presto per il turno dell'esame, a dormire alla stazione.
Sacrifici immensi, ma avevamo voglia di studiare e superare gli esami, perche', molto importante, sapevamo dei sacrifici dei nostri cari.
Mi vieene sempre in mente l'esame di Statistica, con il Prof,La Sorsa autore del testo, e con l'assistente Prof.Di Nardi. A raccontarlo oggi, sembra di rivedere una comica, e , forse era cosi'.
Il Prof. LaSorsa, come prima domanda mi chese di parlare delle Medie, ed io iniziai ad esporre l'argomento, ma, vedendo che il professore aveva chinato la testa, con gli occhi chiusi, mi fermai, l'emerito professore mi disse: Non sai l'argomento, parlami adesso delle Medie, e vediamo se hai studiato.
Identica situazione, ma l'assistente mi salvo' invitandomi a parlare, e cosi feci. Bene, per ultimo parlami e dimmi quanti e quali sono le medie..(tre volte l'identico argomento) Ed io via, parlando, parlando senza mai smetterla. Benissimo, mi disse, ed ora se mi sai dire cosa ho detto io alla fine del mio libro ti do un bel venticinque.
Fui contento, perche era una frase che mi aveva colpito, e che ricodo ancora adesso: Dio non voglia che godendo la vita si perda la ragione del vivere." Il professore sorrise, mi scrisse venticinque sul libretto e mi congedo' stringendomi la mano. Tutto procedeva bene sino a quando finalmente trovai una occupazione,e, mio malgrado dovetti, si, continuare gli studi, ma con con molte pause. E, poi dopo il matrimonio, la mascita dei figli, i vari trasferimenti per lavoro, fui costretto a sospendere addirittura gli studi, putroppo con grande dispiacere e tanti rimpianti.
Ma a Catania, sede Universitaria, pagai gli arretrati delle tasse, e mi iscrissi all'Ateneo etneo per terminare gli studi. Sarebbe stato un peccato non farlo, in quanto mi mancavano solo 4 esami e la laurea.
Ripresi a studiare e fu duro, perche' avevo perso la lucidita' mentale, non riuscivo a concentrarmi, ero confuso. Ma ce la feci.
Ritornammo a Brindisi, e nella mia citta' preparai la tesi scrivendola con la mia portatile. Facevo il pendolare per andare a Catania, fare gli esami, ed alla fine laurearmi.
Nonostante tanti sacrifici, l'inncoraggiamento dei miei, la volonta' e, soprattutto la forza di raggiungere la mèta che mi ero prefisso, divenni Dottore in Economia e Commercio.
Unico dispicere, nei momenti di gioia: Mio padre se ne era andato a febbraio e non pote' godere insieme a tutti noi della famiglia. Quanti sogni, quante notti insonne, quanti sacrifici, ma alla fine c'ero riuscito. Ed io penso a quei giorni e dico fra me e me: Oggi lo rifarei? SI, ma quanti altri, oggi lo farebbero???
E, con una punta di cattiveria, desidererei dire a tanti giovani studenti: Provate a viaggiare su treni puzzolenti, provate a fare colazione e pranzo con panini e bere alla fontanella, provate a dormire sulla panchina della stazione, studiate sui libri presi a prestito, o sulle dispense fotocopiate, e vedrete che la vita studentesca,e' anche sacrificio, ma se studiate vi dara' grande soddisfazione, e che la meritata laurea sara' una vostra conquista, per la vostra felicita' e quella dei vostri familiari. Non credete a chi vi promette mari e monti, dovete farcela da soli, perche' la vita e' vostra!
Ed allora mi viene da dire:"Dio non voglia che vi mettiate a seguire i pensieri degli altri, perche' perdereste la vostra dignita' e soprattutto la vostra liberta'!
Ho detto cio' che volevo dire, e ripeto la frase che pronuncio' un vecchio saggio: "quando cce vo' cce' vo':

ENRICO SIERRA
enrico.sierra80@yahoo.it


Ultime pagine I canali Ricerca

Rassegna stampa
Brundisium Tv
Sfondi per il desktop
Fiamma - La sala giochi
Brindisi Links


Chi siamo | Contattaci | Credits | Note per gli utenti | Indice del sito | | Brundisium.net in home page