Approfondimenti » 28/11/2008
Tagli a treni e aerei? perchè non bloccare le altre vie di flusso? Di Alessandro Gianicolo
Sono un libero professionista e, per lavoro, sono spesso a Roma o in giro per l’Italia.
Abito a Brindisi, cioè una delle due città (insieme a Parma) in cui Alitalia ha tagliato tutti i voli. Poichè l'aeroporto di Brindisi serve anche le province di Taranto e Lecce, con questa scelta, la "vecchia" compagnia di bandiera, di fatto ha completamente isolato tutto il salento.
Come se non bastasse, si aggiunga pure che Trenitalia ha pensato bene di ridurre i collegamenti Eurostar nel numero e nelle fermate. Un'altra scure che si abbatte su tutto il salento.
Tagliare i trasporti è un colpo grave colpo all’economia e alla qualità della vita di un territorio. E parliamo di un territorio già gravato da seri problemi di occupazione che costringono i giovani a fuggire verso il centro-nord.
Penso con amarezza che questo governo, per bloccare il flusso dei nostri giovani, non ha pensato di avviare una seria economia di supporto al territorio, ma ha scelto di risolvere il problema nel modo più semplice: bloccare le vie di flusso.
A questo punto, per completare l’opera, suggerisco di disasfaltare le strade e le autostrade e, magari, cominciare a pensare seriamente ad un sistema sul modello del “Mose”, un'insieme di chiuse che serva ad isolare le vie marine. D'altronde, per chi parla di grandi opere, non dovrebbe essere difficile realizzare tutto ciò... e poi sai gli appalti astronomici... tipo ponte sullo stretto.
Sembra quasi assurdo pensare che noi, come tutti gli italiani, pagheremo i debiti di Alitalia, mentre i 10 furbetti della CAI gusteranno la succosa polpa dei futuri ricavi.
Un grazie di tutto al Presidente del Consiglio (e magari i ringraziamenti li può girare anche al ministro Fitto, salentino come noi).
Con ironia e amarezza vi devo lasciare: passa la diligenza delle 22.00
Alessandro Gianicolo
|