Teatro » 10/02/2010
Molto ruore per nulla @ Teatro Kennedy - Fasano
• 10/2/2010: Teatro Kennedy - Fasano (Brindisi) - Serali: porta ore 20,30 – sipario ore 21,00
Il botteghino del Teatro Kennedy (Via Pepe, 23 – tel 080.4413150) sarà aperto tutti i giorni dalle ore 17,30 alle ore 21,30. I biglietti per le singole recite saranno messi in vendita la settimana prima di ogni rappresentazione.
• 13/2/2010: Teatro Comunale - Ceglie Messapica (Brindisi) - Serali: porta ore 20,30 – sipario ore 21,00
Il botteghino del teatro sarà aperto ogni martedì e giovedì e il giorno prima di ogni spettacolo dalle 18 alle 20, e il giorno dello spettacolo sino ad inizio spettacolo.
• 21-22/1/2009: Nuovo Teatro Verdi - Brindisi - Serali: porta ore 20,00 – sipario ore 20,30
Info botteghino del Teatro Verdi (tel 0831.562554 – 335.59.55.522)
Teatro di Roma Compagnia Lavia Anagni
MOLTO RUMORE PER NULLA
di William Shakespeare
con Lorenzo Lavia, Giorgia Salari, Pietro Biondi, Francesco Bonomo, Salvatore Palombi, Andrei Nicolini, Gianni De Lellis, Alessandro Riceci, Luca Fagioli
regia di Gabriele Lavia
Un regista di grande prestigio e i “suoi giovani” appassionati e talentuosi, per una commedia molto amata dal pubblico in cui sono riassunti alcuni dei contenuti chiave dell'universo shakespeariano: il dilemma esistenziale tra l'essere e l'apparire, il tema del doppio, dello specchio, della maschera.
Tanta musica e canzoni, costumi a volte indossati, a volte solo appoggiati e a volte trascinati da attori in abiti di tutti i giorni, a seconda degli stati d’animo, della “maschera”, dell’apparenza: così si presenta il Molto rumore per nulla di Gabriele Lavia e degli attori del suo laboratorio.
Pur toccando temi di spessore lo spettacolo riesce ad essere allegro, leggero, fresco e divertente così com'è ambientato nell'atmosfera gaia dell'estate mediterranea che fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e della dolce Ero e tra i litigiosi Beatrice e Benedetto. Un'opera che condensa in sé tutto il meglio delle commedie shakespeariane: finte morti, sospetti, intrighi, schermaglie amorose, scambi di persona e congiure. Per chiedersi ancora una volta dov'è la verità, in ciò che è, in ciò che si deve o in ciò che appare.
La trama è nota ai più: nella solare città di Messina il ricco Leonato accoglie nella sua magione il principe d’Aragona don Pedro di ritorno dalla guerra insieme ai suoi più stretti compagni. L’atmosfera gaia e leggera dell’estate mediterranea fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e la dolce Ero e tra i litigiosi Beatrice e Benedetto.
Nell’imminenza delle nozze di Claudio ed Ero, don Juan, geloso del favore che Claudio gode presso don Pedro, fa di tutto per screditare Ero e impedirle così di sposare il suo amato. Nulla però potrà impedire all’amore di trionfare sui cattivi sentimenti che saranno giustamente puniti.
Finte morti, sospetti, intrighi, schermaglie amorose, scambi di persona, congiure: un molto – per fare una sintesi estrema – che attraverso lo specchio del rumore si riflette e diventa, o ritorna, nulla.
“Lo scandalo, il delirio, la rabbia – scrive Lavia nelle note di regia – la rissa, la finzione, la guerra, l’amore... sono l’esito del nulla, certo arriveranno al nulla. La vita allora non è che un’ombra che cammina per davvero, un povero attore che si agita nella scena, per la sua ora, tutto sudore, furia, temperamento. La congiura, la guerra civile che ha visto soccombere il “bastardo” Juan e vincere il “legittimo” Don Pedro, lo scambio di persona tra Ero e Margherita, la finta morte di Ero, la finta figlia di Antonio, le maschere... le maschere... le maschere... tutto questo... tutto questo “rumore” finirà nel nulla come era nato dal nulla e allora ha ragione Benedetto... Balliamo!”
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