Approfondimenti » 10/02/2004
I problemi di Brindisi fra la politica e la società civile
Il Forum Ambiente Salute e Sviluppo considera preoccupante la situazione politica che si è venuta a determinare a Brindisi in questo avvio della prossima campagna elettorale ed amministrativa. Nel centro-destra dopo alcune incertezze, si delinea oramai un deciso orientamento rivolto a considerare come fatto compiuto la installazione del rigassificatore nel porto ed anche, sia pure con qualche formale resistenza, il potenziamento e l’esercizio a carbone della Centrale Brindisi Nord. E ciò in un quadro di iniziative e di attività che costituiscono un vero e proprio attentato alla salubrità dell’ambiente e della salute dei cittadini e che sono il volano di una concezione perdente che ha fatto tanti danni e non ha creato vero sviluppo.
Nel centrosinistra, dove sia pure a fatica si è fatta strada la nostra reiterata richiesta di coraggioso “cambiamento di rotta”, permangono ritardi, incertezze e tentazioni di divisioni.
Tutto questo pesa negativamente sul futuro della nostra città e del nostro territorio.
C’è bisogno allora che la comunità ecclesiale, i movimenti e le espressioni più avvertite ed avanzate del movimento sindacale, le associazioni e i gruppi, il mondo delle professioni e della cultura e l’intera società civile nelle sue diverse articolazioni scendano in campo e facciano sentire la loro voce: l’interesse della città ancora scossa dai recenti provvedimenti giudiziari ed ogni giorno di più turbata dagli annunci di possibili nuovi interventi della Magistratura, deve essere messo al centro del dibattito politico e deve avere ragione delle perduranti logiche di potere e degli interessi di schieramento di partito.
Noi del Forum che come associazione ci collochiamo fuori dagli schieramenti partitici, dobbiamo tuttavia denunciare la gravità delle scelte che l’attuale Governo nazionale sta portando avanti per Brindisi, scelte insensate che faranno veramente della nostra città e della nostra provincia una misera ed invivibile landa.
Avevamo tempo addietro ripetutamente chiesto la predisposizione di un piano di emergenza
esterno contro il rischio di incidenti industriali e dobbiamo oggi dare atto alla Prefettura di avere positivamente impostato ed avviato il relativo lavoro.
E ciò mentre va chiesta una adeguata messa a punto del piano di protezione civile, del piano di emergenza esterno dell’area portuale nonché del piano di emergenza nucleare specialmente nel momento in cui sembra debbano diventare più frequenti gli approdi di sommergibili nucleari. Mentre per un verso quindi si cerca di porre qualche rimedio ai guasti e ai pericoli prodotti negli anni decorsi si predispongono, dall’altro, e si portano ad attuazione disegni dissennati che aggravano a dismisura la già gravissima situazione.
La città e il territorio devono allora reagire e devono chiedere alla politica locale senso di responsabilità e capacità reattiva senza supinerie e senza omologazioni. In questo quadro assume particolare valore la mobilitazione popolare permanente e, in seno ad essa, la grande manifestazione di protesta del 27 marzo prossimo che le associazioni ambientaliste stanno proponendo all’intera comunità del territorio.
FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
Annino Baroni – Giovanni Caputo – Carlo De Carlo – Michele Di Schiena – Raffaella Guadalupi – Teodoro Marinazzo – Achille Noia – Mario Panessa – Michele Polignano . Maurizio Portaluri
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