Teatro » 16/03/2009
Madame Bovary - Riondino+Vergassola @ Teatro Comunale - Ceglie M.ca
• 16/03/2009, Teatro Comunale - Ceglie Messapica (Brindisi) - Serali: porta ore 20,30 – sipario ore 21,00
Il botteghino del teatro sarà aperto ogni martedì e giovedì e il giorno prima di ogni spettacolo dalle 18 alle 20, e il giorno dello spettacolo sino ad inizio spettacolo.
Sosia&Pistoia
David Riondino, Dario Vergassola
RIONDINO ACCOMPAGNA VERGASSOLA AD INCONTRARE FLAUBERT
Dopo aver riletto alla loro maniera uno dei più famosi e importanti capolavori della letteratura mondiale, il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes, Riondino e Vergassola propongono, senza timore e senza vergogna, un inedito e quanto mai improbabile incontro con il Gustave Flaubert di Madame Bovary. La singolare coppia promette una serata culturale dedicata alla scoperta di un capolavoro letterario dell’Ottocento europeo: se fossero stati due professori universitari, avrebbero magari scritto un trattato, ma essendo il loro mestiere quello dei cantattori stralunati e comici, ne hanno ricavato uno spettacolo colto e divertente.
Gustave Flaubert (1821-1880) è uno dei più grandi romanzieri dell’Ottocento francese che ha anticipato, con la teoria della “impersonalità”, la scuola naturalista. Egli è un acuto e distaccato osservatore della società borghese, della crisi dei suoi valori, dei mutamenti provocati dall’avvento della società di massa. Dopo l’esordio con il romanzo L’educazione sentimentale (1845/1868), pubblica La tentazione di sant’Antonio(1849/1874), sottoponendo entrambe queste opere a un lungo lavoro di revisione. Seguono il romanzo storico Salambò (1862), i tre racconti Un cuore semplice, storia di solitudine e di umiliazioni che ha come protagonista una povera serva; La leggenda di San Giuliano Ospitaliere, storia di un cavaliere che si converte ad una vita di carità; Erodiade, racconto ispirato all’episodio biblico di Salomè, di sua madre e di Giovanni il Battista. Il romanzo Bouvard e Pécuchet, pubblicato postumo nel 1881 e rimasto incompiuto, è considerato una pietra miliare dell’umorismo “nero”, un monumento elevato all’imbecillità che pervade la società contemporanea. Il capolavoro assoluto di Flaubert è considerato Madame Bovary (1856), un’opera che diventa ben presto un romanzo cult del mondo occidentale e che provoca scandali, censure e processi per il modo con cui sono messi a nudo i sentimenti, gli ideali e i difetti della società borghese, che viene analizzata secondo un metodo documentaristico e scrupolosamente oggettivo. Il romanzo ha come protagonisti Charles Bovary, un modesto medico di provincia, e la bella Emma, sposata in seconde nozze. La giovane donna, che ha un temperamento romantico e sognatore, resta ben presto delusa dalla mediocrità dell’uomo e dalla monotonia della vita che egli le offre. Emma cade in depressione e il marito, nella speranza di giovare alla salute della moglie, si trasferisce in un altro paese, dove la donna è corteggiata con discrezione dal giovane e timido Léon che, deluso da questa relazione, parte per Parigi. Emma si lascia sedurre da un banale dongiovanni di provincia che, dopo un breve periodo di felicità, l’abbandona a causa degli eccessi dell’amante, la quale si trasferisce a Parigi, dove ritrova Léon e riprende l’antica relazione. Rimasta di nuovo sola, Emma conduce una vita sempre più degradata, si copre di debiti e, disperata, decide di suicidarsi. Il marito, tormentato dal ricordo della moglie che non ha mai smesso di amare, si lascia lentamente morire.
David Riondino, toscano classe 1952, dopo aver lavorato per dieci anni nella Biblioteca Nazionale di Firenze, inizia la sua carriera artistica come cantautore, pubblicando diversi album di canzoni come Boulevard, Tango dei miracoli, Racconti picareschi, Non svegliate l’amore, Temporale, Quando vengono le ballerine. Ha collaborato a storiche riviste satiriche come Tango, Il male, Cuore, Comix. Ha partecipato ad alcuni film (Kamikazen, Cavalli si nasce, Cuba Libre) e a trasmissioni televisive innovative (Lupo solitario, Fuori orario, Aperto per ferie, L’araba fenice, Velisti per caso, Bulldozer, Una poltrona per due). Il teatro, inteso come connubio tra diversi piani comunicativi (narrativo, visivo, musicale), rimane al centro della sua poliedrica attività e connota una lunga serie di spettacoli, fra i quali Romanzo picaresco, Passaggi dopo la battaglia, Trombettiere di Custer, Il Pittore e la modella, La cantata dei pastori immobili, Poema di Garibaldi, I cavalieri del tornio, Todos Caballeros: ballate per Don Chisciotte e Sancho Panza. Ha pubblicato diversi libri, fra cui Epos ’92-’9. L’Italia in terzine da tangentopoli all’Ulivo, Rombi e milonghe, Cantata dei pastori immobili. Racconto di un presepio vivente, Il Corsaro di Ventimiglia e la sua famiglia.
Dario Vergassola, nato a La Spezia nel 1957, inizia l’attività artistica a teatro, mettendo subito in evidenza le sue doti di improvvisatore e la sua vis comica attraverso monologhi cabarettistici e canzoni confluiti nello spettacolo Manovale galantuomo. Successivamente egli mette in scena Bimbi belli, La Vita è un lampo, I cavalieri del tornio e Todos Caballeros in collaborazione con David Riondino. In televisione ha partecipato alle trasmissioni Star ’90, Maurizio Costanzo Show, In Kantina, Tenera è la notte, Quelli del calcio, Zelig, Bulldozer, Oscar del calcio 2003, Parla con me con Serena Dandini. Ha preso parte a numerose trasmissioni radio e ai film Affetti smarriti di Luca Manfredi e Il mattino ha l’oro in bocca di Francesco Paterno. Ha pubblicato i dischi Manovale gentiluomo, Non me la danno mai (lamento dell’armonizzatore), Lunga vita ai pelandroni, che diventa anche un libro scritto con Marco Melloni. Altri libri pubblicati sono Me la darebbe?, Calciatori e veline. Domande cattive a gente del pallone, Sparla di me.
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