Musica » 30/03/2009
Radi@zioni: "Julian Cope - Black Sheep" - Il disco della settimana
RADI@zioni – IL DISCO DELLA SETTIMANA
JULIAN COPE “Black Sheep”
(Head Heritage, 2008)
Tracklist:
Disc 1 - Return of the Native:
1. Come The Revolution
2. It's Too Late To Turn Back Now
3. These Things I Know
4. Psychedelic Odin
5. Blood Sacrifice
6. The Shipwreck of St. Paul
Disc 2 - Return of the Alternative:
1. All The Blowing - Themselves-Up Motherfuckers
2. Feed My Rock'n'Roll
3. Dhimmi is Blue
4. The Black Sheep's Song
5. I Can Remember This Life
Sir JULIAN è tornato! Il druido-archeologo, implacabile come sempre, ha realizzato uno dei suoi dischi più belli, aspri ed interessanti: un doppio CD di breve durata, trenta minuti per disco, un po’ come accadeva un tempo per i vecchi dischi in vinile. Dentro ci sono ribollenti prediche e slogan messi in musica. Musica spesso minacciosa, nevrotica ma anche languida, che serve più che altro da soundtrack per le sue infiammate invettive.
Sembra la descrizione di un disastro o di un pasticciaccio, invece è un lavoro originale e stimolante questo “Black Sheep”. Opera complessa e contraddittoria proprio come il suo autore, ma anche affascinante per chi avrà voglia di analizzarne i contenuti, anche quelli extra musicali. Attenzione, però: provoca pensieri!
Meno focalizzato di “Citizen Cain’d”, ma superiore a “You Gotta Problem With Me”, il disco contiene undici tracce che girano attorno al tema dell’unicità dell’individuo contrapposta alle masse e alle sue forme d’organizzazione. Molto meno rumoroso delle sue precedenti uscite, “Black Sheep” è quasi interamente composto da una serie di ballate che all’elettricità preferiscono le chitarre acustiche e un largo dispendio di tastiere.
JULIAN COPE, protagonista indiscusso, da trenta anni a questa parte, di certo “british acid-pop”, non è più il fratellino illegittimo di Syd Barrett, e qui non troverete più quelle suggestioni psycho-rock che tanto ci ammaliarono ai tempi di “Fried” o di “Saint Julian”, però il genio e la follia, che da sempre accompagnano l’artista, restano intatti.
Ma condensare in poche righe, per chi non la conoscesse, la carriera del nostro è operazione praticamente impossibile. Vi consiglio, perciò, di procurarvi la sua spassosissima autobiografia “Head-On/Repossessed” pubblicata in Italia circa tre anni fa dai tipi della Lain, se desiderate avere un quadro più chiaro sulla statura del personaggio.
Rimane da aggiungere che JULIAN resta, in ogni modo, un’autentica scheggia impazzita del pop inglese, dai gioiellini new wave che sfornava negli anni ottanta all’infatuazione verso il kraut rock, dalla passione per i siti preistorici all’odio verso le religioni monoteiste, dagli arditi esperimenti musicali di doom metal e ambient music fino ad arrivare a dischi di pure e semplici canzoni come questo recente “Black Sheep”, dignitoso e con alcuni brani davvero molto, molto belli… “Meglio pecore nere che soltanto pecore!”
Nota: alcuni dei commenti sopra riportati sono stati liberamente tratti dalla stampa musicale specializzata ed in particolare rovistando su vari siti web.
Per altre info vi rimando agli altri ormai consueti indirizzi web: Coolclub.it sezione Recensioni/Dischi, Brundisium.net sezione Musica e Kantieri.it sezione RADI@zioni.
a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma ideato, scritto e realizzato da Camillo Fasulo & Marco Greco, con la radio-attiva collaborazione di Angelo De Luca, Fernando Falcolini, Antonio Marra, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì dalle ore 22 alle 24 sull’emittente radiofonica CICCIO RICCIO di Brindisi – www.ciccioriccio.it
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