Approfondimenti » 18/04/2009
Semaforo rosso. Il vigile non può essere sostituito da una macchina fotografica. di Aldo Indini
La Corte di Cassazione, con la sentenza 17 novembre 2005, n. 23301, respingendo il controricorso del Ministero dell’Interno e della Prefettura di Campobasso, ritiene: « che solo la presenza di un agente operante in loco può ricondurre nell’alveo della corretta applicazione … consente di verificare le concrete situazioni in cui l’apparecchio di rilevamento automatico opera, consentendo possibili equivoci, non risolubili con certezza proprio per l’assenza degli agenti sul posto».
Con la sentenza 11 aprile 2006 n. 8465 la Corte di Cassazione respinge il ricorso del Comune di Caserta sull’attraversamento di un incrocio segnante la luce rossa, ritenendo l’art. 384 una norma regolamentare che non sostituisce quella generale dell’immediata contestazione.
Ai sensi dell’art. 201 c. 1 bis, a seguito della modifica dell’art 201 del Nuovo Codice della strada D.l.gs 30 aprile 1992, n. 285, in talune specifiche situazioni non è necessaria la contestazione immediata della violazione, l’art 384 del regolamento contempla la mancata contestazione immediata con attraversamento a luce rossa.
Detta modifica é operata con l’aggiornamento riveniente da D.L. 27 giugno 2003 n. 151, reso esecutivo per pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, n. 149, del 30 giugno 2003. D. L. convertito il Legge 1° agosto 2003, n. 214, resa esecutiva per pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 186 del 12 agosto 2003, supplemento ordinario n. 133.
In data 13 ottobre 2003, data successiva sia al 30 giugno 2003, data di esecutività del D.L. 151/2003 sia al 12 agosto 2003, data di esecutività della Legge 214/2003, la Polizia Municipale del Comune di Modena accerta la violazione commessa da S. L. per violazione all’art. 146 c. 3 del C.d.S. per attraversamento di un incrocio con semaforo con fase a luce rossa.
Il 24 gennaio 2004 il Giudice di Pace di Modena, al quale si era rivolto l’automobilista, respinge il ricorso perchè la mancata contestazione immediata era legittima, in quanto contemplata nell’art. 384 del regolamento.
Contro questa decisione l’automobilista ha presentato ricorso con successo, in Cassazione, la quale ha respinto la decisione del Giudice di Pace di Modena, Cassazione che, con la sentenza del 26 marzo 2009 n. 7388, ha stabilito « per convalidare una multa per l’attraversamento di un semaforo rosso non è sufficiente la foto, ma è necessaria la presenza dell’agente ».
Apprezza la Suprema Corte che: « con una diligente sentenza, il Giudice di pace ha respinto l’opposizione, rilevando, tra l’altro, che l’art. 384 del regolamento di attuazione del Codice della strada elenca, a titolo esemplificativo, tra i casi in cui è consentita la contestazione successiva, quello di attraversamento del semaforo con luce rossa ».
E prosegue: « Le pur pregevoli argomentazioni svolte, prescindono però da emergenze che impongono una valutazione diversa … l’assenza non occasionale di agenti operanti sul posto non appare affatto consona all’utilizzazione di un apparecchio di rilevamento automatico né appare superabile alla luce del disposto dell’art. 384 che ha natura regolamentare e, quindi, secondaria rispetto alla disposizione legislativa che, in astratto prevede comunque come regola generale la contestazione immediata ».
A tal proposito si ritiene evidenziare il contenuto della nota prot.14234 del 12 febbraio 2007, riportata tra i documenti di questo portale, con la quale il Capo Dipartimento per i Trasporti Terrestri del Ministero dei Trasporti, riscontra un quesito dello scrivente al Sig. Presidente della Repubblica, ritenendo: « una degenerazione applicativa, la norma di cui all’ art 126 bis comma 2 … e la disfunzione dovuta ad inadeguatezza ed incongruità degli strumenti concepiti per un contesto, di regola con contestazione immediata, lasciando all’ipotesi della contestazione non immediata un’incidenza assolutamente marginale, di eccezione rispetto alla più generale regola di contestualità ».
Geom.
Aldo Indini ex Perito del Traffico del Comune di Brindisi.
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