Approfondimenti » 19/02/2004
Nuova morte per mesotelioma di un lavoratore enichem
Lunedì 16 febbraio scorso Antonio Fusco, lavoratore presso la Montedison/Enichem di Brindisi, manutentore dal 1963 al 1971 addetto alle pulizie delle autoclavi in cui il cloruro di vinile veniva trasformato in PVC, è morto per un tumore determinato da questa sostanza cancerogena.
Se ne andato a 58 anni, in silenzio, dopo aver ottenuto davanti al giudice ordinario il riconoscimento della natura professionale della sua malattia e superando due gradi di giudizio contro l'INAIL. I lavoratori, infatti, sono spesso costretti a lunghi e mortificanti ricorsi giudiziari contro l'Istituto assicuratore anche quando richiedono il riconoscimento di malattie "tabellate", quelle cioè che dovrebbero essere riconosciute a semplice domanda.
Fusco aveva preso parte anche ad alcune delle numerose trasmissioni televisive che si erano interessate delle malattie tra i lavoratori del petrolchimico di Brindisi.
* Un altro decesso, quindi, che allunga la lista delle morti senza colpevoli della nostra realtà*.
Alla famiglia di Antonio Fusco le condoglianze di Medicina Democratica.
Quasi contestualmente è stato pubblicato su una rivista scientifica internazionale (European Journal of Epidemiology, 2004) uno studio caso-controllo di mortalità in aree concentriche intorno al petrolchimico riferito agli anni 1996-1997.
Lo studio, realizzato da ricercatori dell'Istituto Superiore di sanità (Belli, Benedetti, Comba,Trinca e Viviano), del Centro Europeo per l'Ambiente dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Martuzzi) e della AUSL BR1 (Lagravinese e Martucci) rileva
* un moderato eccesso di mortalità nei primi due chilometri dal petrolchimica per i tumori del polmone, del sistema linfoematopietico e della vescica.
* Gli autori consigliano di estendere la rilevazione ad anni più vicini per aumentare la numerosità dei casi in studio ed a misurare i cancerogeni nell'area in questione. Questo documento è rilevante in una fase in cui continuano a progettarsi nuovi impianti ad elevato rischio ambientale, inceneritori compresi, come se mancassero ancora evidenze di effetti negativi sulla salute collettiva dell' industrializzazione sinora attuata.
Considerati i risultati dello studio sui sarcomi delle parti molli intorno al petrolchimico di Mantova, che ha messo in evidenza una probabilità 25 volte maggiore di ammalare di tali temibili tumori per i residenti intorno allo stabilimento rispetto a coloro che vivono a distanze maggiori,
Medicina Democratica non solo chiede che lo studio condotto a Brindisi sia esteso anche agli anni più recenti ma sia anche arricchito della ricerca dei tumori correlati con l'esposizione a diossine (i sarcome delle parti molli), abbondantemente presenti nel sito del petrolchimico brindisino come risulta dalle caratterizzazioni effettuate in vista della bonifica e divulgate qualche tempo fa dalla stampa.
dr Maurizio Portaluri
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