Home | Le notizie | Lo sport | I canali | Le tue foto | Brindisi Links | E-mail |

.Le news di Brundisium.net
.Lo sport: calcio, basket, volley

.I canali di Brundisium.net:

...· Approfondimenti
...· Appuntamenti
...· Arte
...· Beauty & Wellness
...· Brindisi vista da...
...· Cinema
...· Economia
...· Formazione e Lavoro
...· Frequently Asked Questions
...· Isola di G. Sciarra
...· Le tue foto
...· Libri
...· Musica
...· Personaggi
...· Poesia
...· Pubblica utilità
...· Salute
...· Scompartimento
...· Stelle e Strisce
...· Teatro
...· Università
...· Viaggi
...· Video

Brundisium.net
.Ti dico la mia
.Saluti
.La bacheca del calcio
.Il tabellone del basket
.Il muro del volley
.Baci e carezze
.Alma Mater
.La Chat di Brundisium.net
.Indice del sito
.Invia le tue foto
Brundisium.net
Approfondimenti: Considerazioni sul “protocollo d’intesa” sul porto di Brindisi. Di Francesco Magno



Ultime pagine I canali Ricerca

Approfondimenti » 26/05/2009

Considerazioni sul “protocollo d’intesa” sul porto di Brindisi. Di Francesco Magno

L’odierna firma del “protocollo d’intesa” fra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sen. Altero Matteoli e l’ancora Sindaco di Brindisi Mennitti, oltre ad aver evidenziato una totale mancanza di considerazione ed informazione nei confronti della Cittadinanza, nelle sue diverse forme di rappresentanza, ha rilevato un profondo scollamento fra quanto previsto nell’accordo, in merito alla occupazione di nuove aree agricole e marittime, rispetto agli “Orientamenti Strategici Comunitari” (OSC).
Passi che Mennitti, impegnato nelle continue rappresentazioni di sé nella casa comunale, non sappia cosa siano gli OSC ma, è assolutamente impensabile che un Ministro della Repubblica non abbia contezza che la sottoscrizione del “protocollo d’intesa” con il Sindaco e con Giurgola (Autorità portuale), cozza con la coerenza degli “obiettivi” e delle strategie comunitarie.
Ci dica il Ministro, come fa a conciliare gli obiettivi OSC 1.2 “rafforzare le sinergie fra tutela dell’ambiente e crescita” nel momento in cui prevede la realizzazione del nuovo porto a Cerano e la possibilità di utilizzare a fini industriali e marittimi tutta l’area costiera, comprese le aree sottoposte a vincolo ZPS, SIC e Parco di Punta della Contessa, fra Capo Bianco e Cerano?
Sfugge forse al Ministro, sicuramente a Mennitti e Giurgola, che nell’ambito comunitario, come riportato del Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013, esiste una ferma volontà a privilegiare il recupero ed il riuso di siti industriali e portuali sottoutilizzati (brownfields), rispetto alla creazione di nuovi insediamenti portuali ed industriali (greenfields)?. Sfugge forse al Ministro, sicuramente a Mennitti e Giurgola, che la scelta di prediligere il “recupero ed il riuso” di siti industriali e portuali è in linea con le priorità della programmazione comunitaria 2007-2013 indicate nel documento “European Community Strategic Guidelines for Coesion, Growt and Jobs” (2005), che rilancia la sinergia tra tutela dell’ambiente e crescita economica al punto che il recupero dei siti contaminati e delle aree industriali e portuali dismesse per il successivo riutilizzo a fini economici è una priorità dei Fondi Strutturali? Tale documento, riproduce, in maniera inequivocabile, la volontà comunitaria, razionale, oggettiva e realistica che il risanamento dell’ambiente industriale e portuale, produce attrattività e sviluppo economico sostenibile.
Sfugge forse al Ministro, sicuramente a Mennitti e Giurgola, che il Ministero dello Sviluppo Economico, nel marzo del 2008, ha approvato il Progetto Strategico Speciale (PSS), in ottemperanza al Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013, che individua nel recupero e nel riuso delle aree industriali e portuali dimesse e/o sottoutilizzate la maggiore priorità, senza andare ad occupare ulteriori terreni agricoli, ancor più se vincolati a protezione ambientale?
Sfugge sicuramente al Ministro, ma non a Mennitti e Giurgola, che il porto di Brindisi, nella sua totalità (interno, medio ed esterno) è utilizzato solo al 20-25% delle sue potenzialità e che, nell’enormità dell’estensione dell’area industriale vi sono siti che hanno subito il destino di “imprese canaglia” che hanno goduto di privilegi economico-contributivi, sfruttato lavoratori e territorio e, successivamente, smontato i propri impianti lasciando quel “carico inquinante” che è a tutti noto ed ancor più lo è per la salute dei Cittadini.
Sono certo che il Ministro, rappresentante della Comunità nazionale, accor più già Ministro dell’Ambiente ed a prescindere dalle appartenenze politiche, ove fosse stato correttamente edotto e gli fosse stato rappresentato che all’interno del petrolchimico, a causa della crisi della chimica e della chiusura di alcuni stabilimenti produttivi in conseguenza dello spostamento delle fasi labour-intensive all’estero, esistono enormi spazi utili alla reindustrializzazione ed alla nuova portualità, non sarebbe stato indotto alla firma di un “protocollo d’intesa” che rappresenta solo apodittici interventi, in spregio oltre che agli Obiettivi Strategici Comunitari e nazionali richiamati, anche ed in particolare alla Cittadinanza brindisina.

prof. dott. Francesco Magno
geologo-consulente ambientale



Per il downolad del testo integrale dell'accordo (in formato .doc) CLICCA QUI


Ultime pagine I canali Ricerca

Rassegna stampa
Brundisium Tv
Sfondi per il desktop
Fiamma - La sala giochi
Brindisi Links


Chi siamo | Contattaci | Credits | Note per gli utenti | Indice del sito | | Brundisium.net in home page