Approfondimenti » 25/06/2009
Giorgio Campana: un designer brindisino all'Istanbul Design Weekend 2009
Una grande forza di volontà, una laurea a pieni voti in Disegno Industriale, la successiva specializzazione in Product Design, un concorso nel quale si distingue tra oltre 1600 partecipanti ed infine l'esposizione di un proprio progetto in una delle capitali più suggestive del mondo.
In questo sintetico percorso è racchiusa la folgorante ascesa di Giorgio Campana, un giovane brindisino che si sta facendo strada nel complesso mondo del design.
Nato il 21 Agosto 1984, Giorgio Campana, dopo il diploma di geometra conseguito al "Belluzzi" di Brindisi, si trasferisce a Firenze per frequentare il Corso di Laurea Triennale in Disegno Industriale presso la Facoltà di Architettura.
Nel 2007, laureatosi a pieni voti, decide di continuare gli studi presso l’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Firenze dove ha appena concluso l’ultimo anno del Corso di Laurea Specialistica in Product Design.
All’interno dell’ISIA entra in contatto con Gilberto Corretti, Paolo Deganello, Franco Raggi ed altri esponenti del design radicale italiano; ciò fa si che il suo pensiero nei confronti del mondo della progettazione cambi definitivamente e totalmente.
Da questa esperienza nasce, nel Luglio del 2008, Design
Antiaderente, un Alter-Ego all’interno del quale Giorgio Campana fa confluire le proprie visioni progettuali.
Nell'Aprile 2009 Giorgio partecipa al concorso internazionale “Design e Mediterraneo: Tra presente e futuro” organizzato dalla rivista di design online PAD (www.palermodesign.it).
La lista dei concorrenti è lunghissima: alla selezione si iscrivono 1659 creativi provenienti da Argentina, Austria, Cipro, Colombia, Corea del Sud, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Hong Kong, Israele, Italia, Libano, Messico, Polonia, Portogallo, Serbia, Slovenia, Stati Uniti d'America, Svizzera, Tunisia, Turchia e Ungheria.
La qualifcata giuria (costituita dal comitato scientifico di PaD, dal critico d’arte Philippe Daverio e da imprenditori del settore) seleziona soltanto 53 progetti (29 per la sezione prodotto, 13 per la sezione visual, 11 per la sezione fotografia). Tra questi c'è anche “Put a flower in your Guns”, il concept elaborato dal giovane designer brindisino, un trittico di vasi in ceramica smaltata fortemente correlato al territorio pugliese e più in particolare a quello salentino.
Il progetto di Giorgio Campana assieme ai finalisti del concorso, è stato esposto dal 18 al 21 giugno alla mostra “Mediterranean Design”, tenutasi ad Istanbul durante la 5^ edizione dell'IDW (Istanbul design weekend), un'importante appuntamento dedicato al design internazionale. L’iniziativa ha convogliato ad Istanbul una vasta fetta della comunità internazionale del design e, coinvolgendo i migliori showroom, negozi e produttori di settore, ha costituito una vetrina di indubbia valenza per mostre, installazioni ed esposizioni di product design.
E c'è da scommettere che il progetto di Giorgio non sarà passato inosservato.
Vediamolo meglio nella descrizione dell'autore:
PUT A FLOWER IN YOUR GUNS
Un trittico di vasi in ceramica smaltata contestare il sistematico stupro del mediterraneo e del suo portato identitario, frutto della stratificazione eterogenea di molteplici culture nel corso dei millenni.
Vuole farlo servendosi della ceramica, materiale storicamente legato alla cultura ed alla tradizione mediterranea (Magna Grecia, Sicilia, …) per realizzare un trittico di vasi smaltati modellati a stampo liberamente ispirati, rispettivamente:
- alla Centrale termoelettrica a Carbone ENEL Federico II di Brindisi (la più grande centrale termoelettrica d'Italia, una delle più grandi d'Europa e classificata nel 2007 dal WWF come la venticinquesima peggiore centrale elettrica d'Europa in termini di efficienza energetica in relazione alle emissioni di CO2 – Fonte Wikipedia);
- lo stabilimento ILVA di Taranto (il più importante stabilimento siderurgico italiano ed uno dei maggiori complessi industriali per lalavorazione dell'acciaio in Europa che nel 2006 ha prodotto il 92% del totale italiano di diossina – Dati Ines);
- un’ipotetica centrale nucleare “di nuova generazione” che il recente piano energetico nucleare nazionale Italiano vorrebbe localizzare in provincia di Lecce, nel bel mezzo del Salento, tra ulivi, muretti a secco, pajare e riserve naturali.
Questi grotteschi totem contemporanei rischiano di soppiantare, nell’immaginario collettivo, l’identità storica dei luoghi in cui, minacciosamente, permangono.
Giorgio Campana
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