Approfondimenti » 03/07/2009
Igiene nei quartieri: questa sconosciuta. Di Pietro Pugliese
Napoli? Palermo? No, è Brindisi e siamo fortunati a non avere i cassonetti straripanti di spazzatura, non c’è l’emergenza rifiuti, ma l’emergenza igiene pubblica e le immagini parlano chiaro.
La zona è il quartiere Cappuccini Via Trento e via Piave, a dir la verità tutto concentrato in pochi metri dove qualche giorno fa è andato a fuoco il cassonetto della spazzatura e i resti dell’incendio sono ancora visibili.
Le erbacce ormai crescono rigogliose al bordo dei marciapiedi costringendo i pedoni a camminare sulla carreggiata.
Probabilmente il terreno è molto fertile in questa zona, e l’acqua nel sottosuolo abbonda oppure è la pulizia che scarseggia, come la Polizia, quella municipale che dovrebbe controllare e far rispettare le leggi, i regolamenti e le ordinanze Comunali che puntualmente vengono disattese.
Personalmente è da Aprile che continuo a chiamare il comando dei Vigili Urbani provando a contattare qualcuno, ma ad oggi pochi risultati.
Ora che rifletto bene, forse non è solo il terreno fertile o l’acqua che abbonda, ma saranno tutte le qualità degli escrementi canini che fungono da concime dando sempre più vita al verde pubblico che il Comune i Brindisi ci dona volentieri.
Purtroppo con l’avvento della stagione estiva le finestre delle abitazioni restano aperte e lascio immaginare a chi legge il mix di cattivi odori nauseabondi che entrano in casa.
Fino a poco tempo fa credevo di abitare in un quartiere non tanto periferico, ma lo stato di abbandono in cui versa lascia presupporre che sia quasi aperta campagna, infatti verde pubblico, escrementi animali, discariche a cielo aperto e strade sconnesse potrebbe far pensare di trovarsi in contrada cappuccini.
In attesa che il Sindaco nomini la giunta e che l’assessore all’ecologia possa preoccuparsi di un problema che esiste da molti anni spero che sia il Sindaco a garantire ai cittadini l’igiene pubblica.
Infatti è proprio lui che denuncia lo stato in cui si trovano i quartieri nel suo libro”Brindisi, una nuova idea di città” stampato nel 2004 quando era candidato sindaco al Comune di Brindisi.
Infatti a pag. 33 scrive “spiccate caratteristiche di degrado e crescente isolamento delle periferie” oppure era l’obiettivo che si era prefisso “Verde inteso, quindi, non già in termini puramente decorativi ma come elemento strutturante di una qualità di vita – pag. 36” o meglio “riconquistare il rapporto Città – campagna – pag. 38”.
Naturalmente ciò che fa rabbia è che il servizio che dovrebbe essere garantito viene pagato puntualmente dai cittadini e come ha dichiarato sul libro la TARSU è aumentata in modo esponenziale per colpa del centrosinistra.
A me non sembra che dal 2004 ad oggi la TARSU sia diminuita ne per i cittadini, ne per i commercianti e ne per gli artigiani e non credo che il servizio sia migliorato, ma noi speriamo, siamo ancora una volta fiduciosi, speriamo in una città d’acqua sperando almeno che con l’acqua si possano pulire i marciapiedi tentando di non far crescere le erbacce.
Pietro Pugliese
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