Libri » 23/02/2004
I Viali della memoria: Auschwitz di Carmelo Grassi
La mosta itinerante di Carmelo Grassi “I Viali della memoria: Auschwitz” diventa libro.
L’esposizione fotografica itinerante dell’artista mesagnese tratta dell’efferato eccidio di massa del popolo ebraico nel campo di sterminio nazista situato in Polonia. Attraverso essa l’Autore si propone di rendere maggiormente partecipi e convapevoli le giovani generazioni di quella che è stata una tragedia senza precedenti, fatto non trascurabile se si considera che viviamo in un epoca contraddistinta da uno strisciante revisionismo storico dove alcuni tendono persino a minimizzare catastrofi come la Shoah.
L’autore ha raccolto il suo lavoro sul campo di sterminio in un volume che sarà presto disponibile nelle migliori librerie della città, edito da Sergio Maffei.
La casa editrice Maffei Editore di Brindisi, nata quest’anno, ha come fine precipuo la pubblicazione delle opere di quegli autori che non hanno la possibilità o il coraggio di uscire allo scoperto e divulgare le proprie idee.
L’editore Sergio Maffei si propone di mettere al centro delle proprie produzioni le persone che scrivono, che creano, per far emergere quelle notevoli risorse culturali presenti sul territorio.
Intanto, dopo il successo riscosso nell'esposizione tenutasi nei giorni scorsi a Brindisi, Mercoledì 25 febbraio 2004 alle 11, “I Viali della memoria: Auschwitz” sarà presentata presso l’aula magna dell’Istituto tecnico per Geometri “O. Belluzzi” in via Nicola Brandi 14, dove insisterà fino al 10/3.
Secondo Carmelo Grassi “l’arte è sensibilità. Forse per questo motivo l’arte può toccare con immediatezza la sensibilità dell’uomo, il cuore e la mente. I bambini e più giovani sono molto recettivi in questo senso . L’adulto e l’individuo crescendo perdono tali qualità . Fortunatamente ci sono molti adulti che conservano ancora lo spirito del bambino spontaneo che ancora non è stato intaccato dai luoghi comuni della vita quotidiana.”
Grassi ad Auschwitz ha girato, peraltro, un interessante cortometraggio dal titolo “E’ storia tutto ciò che gli uomini non possono dimenticare”.
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