Approfondimenti » 24/07/2009
A proposito di pulizia del nostro litorale. Di Giuseppe di Rienzo
È metà luglio. Voglio farmi un giro lungo la litoranea perché avverto il bisogno di vedere, annusare e toccare il “mio” mare. Decido allora di farmi una passeggiata e in maniera quasi automatica mi fermo lungo le nostre spiaggie libere, quelle che sono dei cittadini e che il Comune ha il dovere di rendere usufruibili per tutti coloro che magari non possono permettersi un lido privato e - perché no - per i turisti.
Ma la voglia di mare ben presto lascia il posto ad un un senso di tristezza, di vuoto, di malinconia: ovunque è un ammasso di spazzatura, di rifiuti di ogni genere. E' roba da rimanere veramente esterrefatti, allibiti. Si tratta del frutto non solo del maestrale che porta a riva i detriti provenienti dal mare aperto, ma soprattutto dell’assenza assoluta di senso civico di tanti cittadini e della mancata pulizia giornaliera del lidi liberi!
La mia mente corre a pensare a quanto la natura sia stata generosa con noi e col nostro territorio ma, allo stesso tempo, come siamo ingenui (per non dire altro) noi brindisini che non riusciamo a tenere le nostre spiagge pulite. Non pretendo chissà quali servizi, ma desidero, quantomeno, la minima opera di pulizia...
Perplesso e deluso torno a casa e decido a scrivere. Per prima cosa vorrei rivolgermi al Sign. Gioia (direttore di Innovambiente, la ditta che avrebbe l'obbligo di tenere pulita la città di Brindisi e, quindi, anche i lidi liberi): come fa ad affermare che i rifiuti sono opera quasi esclusiva del maestrale che soffia quasi ogni giorno sulla nostra città? ma si è fatto un giro in questi posti?
Poi desidero invitare tutti ad andare a vedere con i propri occhi le condizioni di potenziali gioielli come l'ex Lido Poste, la spiaggetta di Acque Chiare, la spiaggia libera che affianca il nuovo lido "Guna Beach" (che pur essendo di competenza dell'Oasi di Torre Guaceto - almeno stando alla segnaletica presente nel parcheggio - non brilla certo per pulizia e servizi).
Credo che sia davvero impossibile che coloro abbiano verificato le condizioni in cui versano tali tratti di costa, possano poi affermare che la pulizia avvenga ogni giorno! Ci vuole coraggio a dare la colpa esclusivamente alle mareggiate del giorno prima. E poi, siamo davvero sicuri che tutti i giorni si verifichino mareggiate?!?
Tra l'altro è facile ritenere che i bagnanti non vengano posti nelle benchè minime condizioni di rispettare l'ambiente stante la pressoché assoluta carenza di bidoni della spazzatura. Non credete che sia doveroso posizionarli ogni 50-100 metri lungo i vari lidi e svuotarli ogni volta che si riempono fino all'orlo?
Perché pretendere che le persone facciano mezzo chilometro per buttare la spazzatura?
Esiste, inoltre, un ordinanza regionale che prevede l'obbligo per i gestori dei lidi privati di pulire la sabbia 20 metri a sinistra e 20 metri a destra oltre ai confini del lido privato... perchè mai a Brindisi non viene fatta rispettare questa norma? ai gestori non costa praticamente niente e intanto si incentiva la pulizia dei lidi!
La nostra comunità ha la possibilità di effetturare la svolta, quella vera! Basterebbe che ognuno, nel suo piccolo e secondo le proprie competenze, svolgesse il proprio compito secondo coscienza. Bisogna "fare sistema". E' questo l'unico modo per crescere in maniera condivisa collettiva!
È il momento di una presa di coscienza della popolazione. Spero sia giunto il tempo che ogni brindisino si convinca che "Yes we can" perchè noi ce la possiamo e dobbiamo fare. Ma è anche il tempo che ognuno assuma sul serio le proprie responsabilità senza nascondersi dietro un dito!
Nel 2009 una comunità che si rispetti non può permettersi di avere un litorale ridotto in quelle condizioni, anche perchè la pulizia dei lidi riveste un'importanza capitale per l’immagine della nostra città, intesa sia in prospettiva turistica che come semplice bene/servizio per il cittadino.
Giuseppe di Rienzo
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