Musica » 27/08/2009

Diario di bordo. Pagina n. 21

Tutti a bordo, tutti a bordooo! Heilà, ciurmaglia, il mio vecchio pennino dice che ci siete mancati.
Dopo la breve pausa estiva l’equipaggio di RADI@zioni ritorna a spiegare le mai rinnovate nere vele tarlate del galeone radi@ttivo, per continuare il lungo viaggio verso gli oceani infiniti del rock.
In queste settimane di calura estiva, il nostro buon Camillaccio vi ha tenuto fedelmente per i remi raccontando delle belle storie non solo musicali, come fosse un esperto comandante di vascello, degno erede delle grandi gesta dei più grandi pirati delle Antille. Ed allora, da dove ricominciamo?
Potrei raccontarvi che la mia auto, i cui diffusori in questo periodo amano sparare gli Aferhours, gli AC/DC i Green Day a quant’altro è stata profanata da un volantino sul parabrezza che invitava ad un concerto di un tal Carmelo Zappulla!
Potrei raccontarvi di aver conosciuto tanta bella gente e i numerosi artisti provenienti da ogni parte del mondo in un campeggio di Capo Rizzato gestito da “Terra-Luna”, un’associazione culturale di Bari, il cui impegno è basato sulla conoscenza delle varie forme d’arte.
Potremmo anche ricordare i numerosi concerti di “indie-rock” organizzati in zona e nel Salento, di cui comunque parleremo nelle prossime pagine del nostro diario.
Ma potremmo anche discutere della cronica mancanza di rispetto e di senso civico di alcuni… bip-bip… su diverse spiagge libere, diventate vere e proprie discariche a cielo aperto dopo i bagordi nelle notti di San Lorenzo e di Ferragosto.
Ma, tornando alla musica, abbiamo appreso della scomparsa del grande Willy De Ville, un altro colpo al cuore per le nostre già deboli coronarie di pirati in pantofole.
Il chitarrista newyorkese era un amico di RADI@zioni, quasi immancabile nella programmazione dedicata agli artisti di culto. All’artista dedicheremo sicuramente un doveroso tributo nelle prossime puntate su Ciccio Riccio.
Intanto svuotiamo le valigie, tiriamo il fiato e facciamo il pieno con l’inchiostro. Ci aspetta un altro anno di passione, chitarre, approdi e bandane…



Da “RADI@zioni / The Next Generation” di lunedì 24 Agosto 2009 per il frammento radi@ttivo del “Disco Hot / I più ascoltati del momento”, Carmine Tateo, propone il CD dei Golden Silvers, “True Romance”.
A ben 5 anni dal debutto ecco servito il 2° album del trio danese Who Made Who. Formalmente “The Plot” è un lavoro impeccabile, che conferma in pieno lo stile electric-acid-rock della band sempre più avanti rispetto ad altre bands di settore!
È un album pieno di passione, di calore, mai prevedibile anche se non si assiste a nessun colpo di scena nel corso del suo svolgimento, a parte quel leggero straniamento dovuto alla sensazione di ascoltare un disco di Beck con i Depeche Mode come side band.
Disco “gommoso”, con piacevoli accenni chitarristici, a volte più grintosi, che si lasciano ben ascoltare… uno tra i preferiti da Carmine in questo torrido periodo estivo.

Mentre per l’approfondimento de “Il Disco Della Settimana”, Camillo Fasulo vi propone “The Hazards Of Love” il recente album dei The Decemberists.
L’approccio da “cantastorie” di Colin Meloy, frontman della band, e la sua prolifica vena creativa, hanno dato vita ad un’ennesima preziosa gemma che, seguendo un po’ gli schemi dei precedenti album, si rifà ad un'epoca ormai andata perduta. Un album che scorre via in maniera leggera e veloce!
58’ che viaggiano sopra strumenti acustici e composizioni bucoliche, dove il legno del folk si mischia con la pietra del rock, i fiori pop con i temporali blues in lontananza!
Non ci sono solo 17 tracce qui, ma un'unica grande storia che, tra ballate e cambi di ritmo, narra di un’inquietante regina dei boschi, pronta a tutto pur di contrastare l'amore di una “comune mortale fanciulla” per un “magico” abitante di quegli stessi boschi incantati.
Tanti momenti, dunque,… tanti intervalli per riprendere il fiato, ed un unico tema, "The Hazards Of Love", scandito e diluito in 4 momenti, che ci accompagna dal primo minuto fino alla lunga ballata finale.
Uno dei migliori dischi ascoltati in questo 2009 e, sicuramente, un raro concept-album privo di quelle eccessive spigolosità derivate dai troppi rimaneggiamenti di un’idea!
La musica qui si spiega e si piega con passione ed eleganza ai bisogni del racconto! Mr. Meloy ha trovato nuovamente un bellissimo coniglio bianco in fondo al suo cilindro! Questa è pura magia, signori! Nessun trucco, nessun inganno!

” (Marco Greco)