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Approfondimenti: Il Sindaco Ateo ed i Santi Patroni. Di Aldo Indini



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Approfondimenti » 04/09/2009

Il Sindaco Ateo ed i Santi Patroni. Di Aldo Indini

Giovanni Antonino, Sindaco di Brindisi dal 21.11.1997, alle sue dimissioni, per cause di forza maggiore, del 14.10.2003, si è sempre definito un ateo, malgrado ciò, ha sempre partecipato a tutte le manifestazioni religiose, ed è stato presente in tutte le processioni con la sua fascia tricolore.
Alcune iniziative intraprese, in particolare in onore dei Santi Protettori della Città, Teodoro e Lorenzo, sono state di gran lunghi superiori a quelle di Sindaci precedenti che si definivano cattolici.

Durante le feste padronali del 1998, ripristina la cerimonia di consegna delle chiavi della Città ai Santi Patroni, avendone fatte a riprodurre una copia anche per San Lorenzo. La sospensione nella consegna delle chiavi ad entrambi i Santi si verificò nel 1973 quando il Sindaco Lo Parco, non avvertito per tempo, si vide arrivare dal mare San Teodoro in compagnia di San Lorenzo e ritenne inopportuno consegnare le chiavi solo a San Teodoro.

Poiché a San Teodoro Patrono della Città, non era stata mai intestata una Via od una Piazza, promossi una iniziativa in cui i cittadini chiedevano al Sindaco, distribuendo cartoline raffiguranti il Santo, di intestare una via o piazza a San Teodoro.
Avuto l’appoggio all’iniziativa da parte del Vicario Generale mons. Don Angelo Catarozzolo, si scelse di proporre la piazza, antistante il Palazzo Montenegro, nella cui prospiciente banchina il 15 aprile del 1210, giunsero le spoglie di quel giovane milite martire, Teodoro d’Amasea.
Con delibera n. 430, in data 8 giugno 2000, dopo circa 800 anni dall’arrivo delle spoglie di San Teodoro la Giunta Comunale, presieduta dal Sindaco Giovanni Antonino e composta dal Vice Sindaco Brigante S. e dagli Assessori Pierri E., Loiacono L., Capodieci M., Lenzitti V., Colucci G., D’Alessandro A. e Siccardi N., delibera di denominare il largo antistante il Palazzo Montenegro, ultimo tratto di Via Regina Margherita, delimitato dal Palazzo Prefettizio e Piazza Lenio Flacco, Piazza S. Teodoro D’Amasea Patrono di Brindisi.
A scoprire l’epigrafe toponomastica posta sul Palazzo Montenegro sarà, il 2 settembre 2000, il nuovo arcivescovo di Brindisi S.E. mons. Rocco Talucci.

La notizia della presenza a Brindisi delle spoglie di San Teodoro, di nazionalità turca, mentre quelle di San Lorenzo da Brindisi sono in Spagna, emerge durante una riunione svoltasi il 2 febbraio 1998 presso la mia Parrocchia al Casale, alla presenza del Sindaco Antonino che, come primo cittadino, vorrebbe prendere l’iniziativa ed oneri della transazione delle reliquie dell’illustre concittadino, in occasione del prossimo Giubileo.

Siamo al 17.09.1998, quando il Sindaco invia una petizione a Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, affinché nel mese di settembre del 2000 il corpo del santo possa essere venerato dai Brindisini.
Nella stessa data l’intercessione di sua Maestà Re Juan Carlos di Spagna, alla richiesta che nel settembre del 2000 il corpo del santo possa essere traslato dal Monastero delle Clarisse sito in Villa Franca del Brianzio in Spagna, alla Chiesa degli Angeli a Brindisi.
Il 21.09.1998 il Sindaco informa Padre John Corriveau, Ministro Generale dei Frati Minori Cappuccini, dell’iniziativa intrapresa.
La risposta della Santa Sede non si fa attendere: il 30.12.1998 l’ Arcivescovo Pedro Lopez Quintana della segreteria di Sua Santità, a nome del Santo Padre, apprezza l’iniziativa e auspica la riuscita dell’evento.
Il 19.11.1998 Re Carlos fa riscontrare la nota indirizzandola a Sua Eccellenza Giovanni Antonino, assicurando il suo intervento verso le autorità ecclesiastiche spagnole, con particolari raccomandazioni per l’ eventuale trasporto della reliquia.
Il ministro Generale dei Frati Cappuccini apprende, con entusiasmo in data 25.11.1998 l’iniziativa intrapresa dal Sindaco, dando a conoscere quelle opportune da parte dell’ Arcivescovo di Brindisi.
Nel Natale del 1998 il Sindaco Antonino informa l’Arcivescovo di Brindisi mons. Todisco di tutte le iniziative intraprese per una eventuale traslazione delle spoglie del Santo durante il Giubileo, ma nella risposta del 15.01.1999, l’Arcivescovo apprezza l’iniziativa dichiarando la sua disponibilità solo per l’anno 2001, onde non creare sovrapposizioni con le celebrazioni del giubileo.
L’entusiasmo va scemando sempre di più, quando si apprende il divieto assoluto, rivolto alle Autorità Ecclesiastiche della Chiesa di Spagna, per la rimozione del corpo del Santo da parte della Rev. ma Madre Badessa del convento delle Clarisse di Villa Franca del Brienzo in Spagna, le cui spoglie di San Lorenzo da Brindisi sono in detto monastero custodite dopo la sua morte avvenuta nel palazzo reale di Lisbona il 22 luglio del 1612.

Aldo Indini


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