Approfondimenti » 17/10/2009

I contrassegni invalidi sono nulli nelle strisce blu. Di Aldo Indini

La Suprema Corte di Cassazione Civile sez. II con sentenza 5 ottobre 2009, n. 21271, ritiene infondata la tesi secondo la quale l’autovettura al servizio del detentore dello speciale contrassegno di cui agli artt. 11 e 12 del D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503 e 301 D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495, che sia stata parcheggiata in uno stallo a pagamento a causa della indisponibilità di uno degli stalli riservati gratuitamente alle persone disabili, è da ritenersi in sosta gratuita, in quanto l’esonero del pagamento non è previsto da alcuna norma di legge, seppur teorizzato in circolare della pubblica amministrazione, che però non hanno valore di legge.
Gli artt. 188, comma 3, C.d.S. e 11 comma 1, D.P.R. n. 502/1996, prevedono per i titolari del contrassegno l’esonero, rispettivamente dei limiti di tempo nelle aree di parcheggio a tempo determinato dai divieti e limitazione della sosta disposti dall’autorità competente. L’obbligo del pagamento di una somma è invece cosa diversa dal divieto o limitazione della sosta.
Quindi, con lo speciale contrassegno, sostare in un divieto di sosta è ammissibile purché non si provochi intralcio alla circolazione.
L’uso improprio del contrassegno da parte di utenti accompagnatori, utilizzato per scopi diversi, è soggetto ai rigori della legge sino al reato di truffa.
A Brindisi sono tanti i contrassegni posti su autovettura al servizio dei detentori visibili sulle auto, si da apparire una delle città d’Italia tra le più andicappate.

Geom. Aldo Indini
ex Perito del Traffico del Comune