Approfondimenti » 26/10/2009
La scalinata mai terminata. Di Aldo Indini
Il progetto redatto dall’Ing. Ugo D’Alonzo, Ingegnere Capo dell’ Ufficio Tecnico Comunale, per il completamento della rete stradale del Quartiere Casale, venne approvato con delibera del marzo 1937 dal podestà Corradino Panico Sarcinella.
In precedenza sulla necessità di creare nuove strade e servizi essenziali per il quartiere Casale si era espresso l’Ingegnere Telesforo Tarchioni, nella relazione del piano regolatore del marzo 1934.
Detto progetto di sistemazione delle strade comprendeva anche la scalinata al termine della via Marco Valerio con sottostante rifugio antiaereo. Tale scalinata raggiungeva la banchina di via Ammiraglio Millo, nelle vicinanze delle arcate di accesso al piazzale sottostante il Monumento al Marinaio D’Italia.
Quando l'opera stava per essere ultimata, ma con delibera del novembre 1941, il podestà approvò una variante al progetto dell’Ufficio Tecnico Comunale dei lavori di sistemazione delle strade del rione Casale e sospese i lavori di costruzione della scalinata di Via Marco Valerio a causa della mancata assegnazione di ferro e cemento, assai più necessari agli eventi bellici.
Turbato per questa situazione venutasi a creare, nel 1942, il podestà Corradino Panico Sarcinella approvò una delibera con la quale decise di prorogare il termine per il completamento delle opere "ad un anno dalla cessazione dell’attuale guerra".
Ad oggi sono trascorsi 64 anni dalla fine del conflitto ma quella scalinata è scomparsa e l’area oggi è coperta da materiali di risulta. Tra due splendide lottizzazioni esiste un canneto e probabilmente si può trovare un rudere che ci perdura la memoria di quel che Corradino Panico Sarcinella, podestà dal 16.06.1934 al 27.11.1943, aveva intenzione di fare.
La scalinata è ancora lì, una opera non ancora conclusa mentre sullo scranno di Sindaco si sono succeduti:
Caiulo Antonio, Sardelli Arturo, Caneschi Luigi, Lazzaro Francesco, Guadalupi Vincenzo, Lazzaro Francesco, Di Giulio Antonio, Poto Manglio, Bruno Vitantonio, Sasso Giuseppe, Arina Francesco, Lo Parco Francesco, Arina Francesco, Carluccio Bruno, Ortese Errico, Masiello Ennio, Quaranta Cosimo, Marchionna Giuseppe, Saponaro Teodoro, Arina Francesco, Errico Michele, Maggi Lorenzo, Antonino Giovanni, Antonino Giovanni, Mennitti Domenico, Mennitti Domenico.
Al termine degli anni ottanta ebbi l’infelice idea di proporre la realizzazione di una scala mobile sulla scalinata principale sulla Via Amm. Cagni, in un tutt’uno con l’approdo delle motobarche e collegata al servizio di collegamento Centro-Casale. Un scalinata che ritenevo particolarmente necessaria per persone anziane ed invalidi. Mi fu risposto che una simile realizzazione non era pensabile sia per estetica che da un punto di vista urbanistico.
In seguito proposi lo spostamento su Via Marco Valerio della scala mobile o di un’ascensore in modo che potessero essere facilitati gli accessi ai traghetti sia al piazzale sottostante il Monumento al Marinaio d’Italia, piazzale ormai raggiungibile esclusivamente discendendo 80 pericolosi gradini senza pianerottoli o un passamano già d’allora richiesto. In breve mi fu risposto: "tindistavvai ti capu" (stai perdendo la testa).
Aldo Indini ex Perito del Traffico del Comune
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