Musica » 06/11/2009
Diario di bordo. Pagina n. 31
Il connubio tra sport e musica è sempre esistito. Ricordo che quando i nostri polmoni erano ancora intossicati dal fumo della gioventù, non c’era niente di meglio che godersi una partita, preferibilmente della “Beneamata”, con un disco dei Doors o dei Led Zeppelin da ascoltare in cuffia.
Ma la nostra passione per lo sport, e per il calcio in particolare, ci portava ad assistere, ogni domenica, alle partite in casa del Brindisi. Ed anche qui il rock ci metteva lo zampino, o meglio le “cassette”.
Negli anni ’70 e per buona parte degli ’80, la tribuna centrale del “Comunale” era coperta da improbabili lamiere sorrette da indecenti tubi di ferro che disturbavano la visuale del campo di gioco. La tribuna stampa era rappresentata da un piccolo e scarno gabbiotto, dove, all’interno, c’era lo speaker che leggeva le formazioni e i comunicati pubblicitari. La lettura dei nomi delle squadre non era urlata, mentre la pubblicità era scandita in diretta.
Lo speaker ufficiale dello stadio era Michele De Luca, figura mite e storica dell’impianto di Via Benedetto Brin, nonché padre del nostro pirata radi@ttivo Angelo De Luca e nonno del nostro mozzo-inviato Michele Junior.
Quale migliore occasione di far ascoltare a tutto lo stadio la musica che più amavamo e che programmavamo alla radio?
Erano i tempi della serie C/2, quando le squadre scendevano sul rettangolo verde accompagnati dalle note di “Cocaine” di Clapton, “Roadhouse blues” dei Doors e di “Sympathy for the devil” dei Rolling Stones, ma non mancavano gli struggenti blues di Elmore James o di B.B. King. Non nascondiamo che le squadre in campo avvertivano una certa carica mentre buona parte del pubblico che popolava la tribuna centrale, rivolgeva lo sguardo verso di noi in maniera alquanto perplessa.
Sono passati diversi anni da allora. La passione per la maglia con la “V” sul petto è rimasta immutata, ma ci piace ricordare quel soffio leggero e discreto prima della lettura delle formazioni. Quel timido soffio educato che Michele De Luca era solito fare prima di aprire il microfono. La sua voce, l’ansia per una partita importante e l’attesa di conoscere le formazioni che sarebbero scese in campo, hanno contribuito, in quegli anni, a far appassionare migliaia di tifosi bianco-azzurri anche a suon di rock.
Tra le tante ricorrenze ed iniziative fatte nel mondo dello sport ci piacerebbe che anche la maggiore società di calcio della città o i vecchi appassionati, ne ricordassero la figura.
Da “RADI@zioni / The Next Generation” di lunedì 2 novembre…
Per l’approfondimento de “Il Disco Della Settimana”, Camillo Fasulo vi ha proposto il recentissimo eponimo album d’esordio dei Chickenfoot, band (e che band!) composta per il 50% dai Van Halen della seconda metà anni '80 (vale a dire Sammy Hagar, voce e chitarra, e Michael Anthony, basso) e poi dalla batteria dei Red Hot Chili Peppers, Chad Smith, e da Joe Satriani (carriera solista affermatissima e per un breve periodo anche nei Deep Purple inizio anni '90).
"Chickenfoot" – l’album – è composto di 11 tracce che sono la somma delle esperienze di ogni singolo elemento, qui fuse in un risultato fresco, divertente e funzionale: un hard rock di chiaro stampo melodico dove non mancano ballate in classico stile AOR e brani più catchy e ruffiani.
Scrollatevi di dosso qualsiasi pregiudizio sulle super bands. Mettete il CD nel vostro stereo, alzate a palla il volume e lasciatevi coinvolgere da una prova di gran cuore e dedizione verso il più puro hard rock! "Chickenfoot" è, infatti, quello che può essere definito un vero e proprio classico fuori tempo, un disco che 20 anni fa avrebbe avuto potenzialità commerciali multimilionarie e che ha tutte le caratteristiche di varietà e modernità per raccogliere approvazione anche dalla critica più severa.
Nella medesima puntata, nel “My Radio Space-Book” di RADI@zioni, sono stati ospitati e intervistati, sempre dal nostro Camillaccio, i Cadabra, formazione triangolare (Francesco Radicci / batteria, Vincenzo Romano / basso e Sebiano Cuscito / voce e chitarra) proveniente da Gioia del Colle (BA) e in attività, fin dal 1998.
Con già tre dischi alle spalle, diversi videoclips ed oltre 150 concerti in tutta Italia dal 2001 ad oggi, la band ha da pochissimo realizzato un interessante ed ispirato 4° nuovo cd lungo, “Wave/Action”, in rotazione nella programmazione radi@ttiva di questi giorni.
Il lavoro è fortemente influenzato dai suoni della “vecchia scuola” new wave inglese, i loro riferimenti principali sono, infatti, Joy Division e Depeche Mode tra gli altri. Prodotto e distribuito dalla FonoArte, in vendita nei migliori negozi di musica alternativa e sui più importanti web stores internazionali (Amazon, Cd Universe, CdandLp, CdBaby, Ebay store, ecc.) al prezzo imposto di 10 euro e presto anche sulle principali piattaforme di vendita on-line (iTunes) al prezzo di 9,99 euro, il disco sarà disponibile anche con ordinazioni via e-mail scrivendo a info@danzemoderne.it oppure a info@cadabra.org.
Sabato 12 dicembre i Cadabra saranno in concerto al “Gabba Gabba Rock Club” di Taranto-Lama. Frattanto stanno lavorando anche su due nuovi videoclips: “Other Side” e “Christabel” (entrambi tratti da “Wave/Action”) che saranno disponibili tra dicembre e i primi mesi del 2010. Ulteriori informazioni sui siti ufficiali www.cadabra.org e www.myspace.com/cadabraband.
Marco Greco
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