Teatro » 17/12/2009
Il Principe porcaro @ Nuovo Teatro Verdi - Brindisi
• 17/12/2009 - Nuovo Teatro Verdi - Brindisi. Sipario: ore 20.30.
Info: Associazione "N. Rota" – Brindisi – Tel.: 0831 581949 – 3288440003 - E-mail: assrota@libero.it
Il Principe Porcaro
Libretto e musica di Nino Rota
Operina in tre atti composta dal Maestro all’età di tredici anni
Versione per piccola orchestra a cura di Nicola Scardicchio
Nuovo allestimento in prima rappresentazione assoluta con la partecipazione straordinaria di Toni Candeloro
Grande attesa e prevedibile pienone per la rappresentazione a Brindisi dello spettacolo “Il Principe porcaro”, in programma il 17 dicembre alle 20.30 nel Nuovo Teatro Comunale “G. Verdi” per celebrare Nino Rota, autore del libretto e della musica, nel trentennale della morte.
Si tratta di un evento musicale d’eccezione, promosso dall’Associazione Musicale “Nino Rota” di Brindisi, in quanto l’operina, di rara esecuzione, è proposta in un nuovo allestimento, con splendidi costumi appositamente creati, nella cornice di un prologo e di un finale originali, che costituiscono l’esplicito omaggio al grande Maestro.
Fortemente voluto dalla prof.ssa Silvana Libardo, direttore artistico dell’Associazione, lo spettacolo è realizzato sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Puglia, con la collaborazione, ormai tradizionale, della Fondazione Nuovo Teatro Verdi e del Comune di Brindisi e in compartecipazione con la Provincia di Brindisi, la quale ha creduto sin da subito nella validità culturale e artistica dello spettacolo e, con sensibile disponibilità, ne ha assicurato il sostegno.
Artisticamente l’evento coinvolge il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, diretto dal M° Pierluigi Camicia, il Centro Internazionale di Danza di Lecce diretto da Toni Candeloro e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo quali lo scrittore Raffaele Nigro, l’attore Vito Signorile, direttore del Teatro Abeliano di Bari, ed il Prof. Ettore Catalano che ne cura la regia.
A dirigere l’orchestra del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce è stato chiamato il M° Nicola Scardicchio, che ha diretto l’opera nell’attuale versione orchestrale (quella originale andò distrutta per un incendio) in prima assoluta al Teatro La Fenice di Venezia nel 2003 e successivamente a Bari e in Inghilterra. Il coro è diretto dal M° Francesco Muolo. Ricoprono i ruoli principali artisti lirici del livello di Nicola Sette (tenore), Tiziana Armagno (soprano), Maurizio Picconi (baritono), Vincenzo M. Sarinelli (tenore), Antonella Colaianni (mezzosoprano), Antonio Pellegrino (tenore), Giorgio Schipa (basso-baritono) mentre per i ruoli comprimari sono impegnati i soprani Teresa Panunzio, Chiara Carbone, Silvia Franzini, Antonella Marzi e i mezzosoprani Shin Kyong Hee, Elena Muci, Marta Nigro.
Ispirata a una fiaba di Andersen, l’opera offre tre quarti d'ora di musica sorprendente, già matura, senza sbavature, intensa e al tempo stesso ironica, che sostiene ed esalta le tante meraviglie attraverso le quali si snoda la vicenda. Un attento ascolto consente di scorgere già i caratteri della grande musica da film che porterà al successo e alla notorietà mondiale con il premio Oscar per il miglior film straniero nel 1975 e molti premi “Nastro d'argento alla migliore musica” del SNGCI.
L’omaggio a Nino Rota si realizza con un prologo e un finale originali, nati dalla collaborazione dello scrittore Raffaele Nigro, autore di una “ballata”, scritta per l’occasione e affidata all’interpretazione dell’attore Vito Signorile, che la declama mentre il grande ballerino Toni Candeloro, impersonando l’anima del Maestro ne comunica i sentimenti e le emozioni con l’armonia e l’eleganza delle sue coreografie. L’azione è sostenuta ed esaltata dalle armoniose melodie della “Nino Rota Fantasia”, scritta e orchestrata dal pianista e compositore Antonio Salvemini.
Il finale è un ideale commiato del Maestro, ancora impersonato da Toni Candeloro, che affida un fantastico ma non improbabile messaggio di amore per la “buona musica” al piccolo ballerino Simone Pergola, chiamato a simboleggiare le giovani generazioni. L’Adagio della Sonata per flauto e arpa di Nino Rota, interpretata dalla flautista Francesca Salvemini, accompagna la scena.
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