Musica » 10/12/2009

Diario di bordo. Pagina n. 36

In un clima da post influenza, anche i conduttori pirata radi@ttivi hanno rispettato il ponte della festività dell’Immacolata nel rispetto della tradizione, forse poco marinara, ma decisamente appetitosa. Le “pucce”, le “pettole” e i “franfrullicchi” fanno da contorno a questa nuova pagina del nostro diario.
Nella seconda settimana dedicata alle classifiche degli album migliori pubblicati quest’anno ci addentriamo nelle emozioni rubate da un disco, lo spirito, il giudizio, il voto espressi da Antonio Marra, uno dei conduttori di “RADI@zioni Cult” del venerdì.

Un anno di scorribande piratesche alla ricerca di nuovi luoghi sonori e nuove sensazioni! Ne abbiamo viste e sentite tantissime… forse anche troppe! Ogni pirata del nostro veliero conserva i propri ricordi e le proprie emozioni.
Quel che segue è il mio personalissimo resoconto dei viaggi di questo 2009 all’insegna della rinascita del supporto in vinile.

• Innanzitutto i dischi che rimarranno e che, sono sicuro, invecchieranno bene negli anni:
- Antony and the Johnsons: “The crying light” (arte pop celestiale, arrangiamenti perfetti, canzoni che prendono il cuore) – Voto 10;
- Vic Chesnutt: “At the cut” (canzoni di un’intensità quasi dolorosa per un folk venato da incursioni soniche della banda del giro Constellation) – Voto 10;
- Wilco: “Wilco the Album” (il pop perfetto degli anni ’70, senza rivali) – Voto 10;
- PJ Harvey & John Parish: “A woman a man walked by” (struggente forma di indie rock, PJ in grande ispirazione) – Voto 9.

• C’é poi chi non si accontenta e cerca nuove espressioni sonore, impegno sempre più difficile dopo oltre mezzo secolo di musica alternativa. Onore al merito quindi a questi artisti:
- Mulatu Astatke & Heliocentrics: “Inspiration Information” (grande vecchio del jazz africano che incontra una banda di trip-hoppers inglesi: risultato eccezionale ed indefinibile) – Voto 9,5;
- Dirty Projectors: “Bitte Orca” (indie rock alternativo ed assolutamente originale) – Voto 8,5;
- Evangelista: “Prince of Truth” (la rinascita di un’eroina alternativa californiana alla corte della Constellation. Tra art-rock d’avanguardia) – Voto 9;
- Mum: “Sing Along the songs you don’t know” (dall’Islanda, finalmente tornati ai fasti degli esordi: tra elettronica e strumenti acustici classici) – Voto 8,5; - Hjaltalìn: “Sleepdrunk” (ancora Islanda, mica è facile fare del pop in lingua madre e con una fanfara…) – voto 9;
- Tinariwen: “Imidiwan Companions” (tribù Tuareg del Mali cresciuta in un campo di addestramento per guerriglieri. Per fortuna hanno poi scelto la musica: blues-etno-rock) – Voto 9;
- DM Stith: “Heavy Ghost” (un nuovo folksinger che riesce a scrivere diverso da tutti i suoi colleghi) – Voto 8,5;
- 3Quietmen & Stefano Battaglia: “Bartokosmos” (proposti dal caro Marco Valente della AUAND, oltre il jazz) – voto 9;
- Soap & Skin: “Lovetune for vacuum” (esordio di una diciannovenne austriaca con il suo pianoforte) – Voto 8,5.

• C’è poi chi non inventa nulla di nuovo ma ci ha regalato comunque dei grandi dischi:
- Leisure Society: “The sleeper” (esordio col botto, folk pop inglese che sembra uscito direttamente dagli anni sessanta, splendido) – Voto 9,5;
- Graham Coxon: “The spinning Top” (ex chitarra nei Blur, folk-pop alla Nick Drake) – Voto 9;
- Sonic Youth: The eternal (la formula sonora non è cambiata, ma stavolta è un disco col botto, il loro migliore da oltre dieci anni) – Voto 9;
- Arbouretum: “Song of the pearl” (folk alternativo con la passione della psichedelica) – Voto 9;
- Heartless Bastards: “The Mountain” (voce femminile eccezionale e suono sporco e cattivo. Splendido) - Voto 9;
- Drones: “Havilah” (dall’Australia, altro ritorno al passato del più alternativo psych rock) – Voto 9;
- Melody Gardot: “My one and only thrill” (jazz pop con arrangiamenti sublimi) – Voto 9;
- Yo La Tengo: “Popular Songs” (i decani dell’indie rock) – Voto 8,5;
- Pearl Jam: “Backspacer” (al cuore non si comanda) – Voto 8.

•E poi il nostro tanto amato bel paese. Le mie preferenze vanno a:
- Valentina Dorme: “La carne” – Voto 9,5;
- Niccolò Fabi: “Solo un uomo” –Voto9,5;
- Giorgio Canali: “Nostra signora della dinamite” – voto 8,5;
- Brunori SAS: “vol. 1” – voto 9;
- Roberto Angelini: “La vista concessa” – voto 9;
- Black Eyed Dog: “Rhaianuledada – songs to sissy” – voto 8,5;
- Amerigo Verardi & Marco Ancona: “Bootleg – Oliando la macchina” – Voto 8,5;
- Petrina: “In doma” – voto 8;
- Erica Mou: “Bacio ancora le ferite” – voto 8,5.

Visto che siamo sotto Natale, se avete qualche amico o amica “strani” per i tempi che corrono, cioè di quelli che ancora leggono, oppure sentono musica senza “tunz-tunz” ed addirittura guardano poca televisione: bene regalate uno dei titoli sopra elencati ed andate sul sicuro. Rock on a tutti voi!!!

Marco Greco