Musica » 22/01/2010

Diario di bordo. Pagina n. 41

Il 2010 radi@ttivo inizia bene. Sono già diverse le novità discografiche che sono impazienti di essere ascoltate e trasmesse dalla postazione radio del nostro galeone rockettaro. Sulla mia scrivania, illuminati da un vecchio lume ad olio, ci sono decine di cd in cerca d’attenzione.
Ma andiamo con ordine. Mettiamo gli occhialini e cerchiamo i nomi sulle copertine. La prima cosa che mi colpisce è un cd apparentemente anonimo. C’è solo scritto: “TREC BAND – IN STUDIO 1997”.
Incuriosito, metto il dischetto nel lettore. L’atmosfera si fa ancora più cupa e minacciosa. Penso, qui il diavolo ci mette lo zampino, o meglio le 12 battute. Gli incroci tra improvvisazione e tradizione cercano di colpire nella penombra le mie già deboli coronarie intrise di blues. La mia anima si fa inquieta, voglio saperne di più. Chi sono costoro che nella notte di plenilunio fanno agitare il mio “43” in un susseguirsi di brividi che salgono lungo i miei 1,80 cm.? L’armonica incalza e il sound prende ritmo. La cosa si fa sempre più seria. Vado alla ricerca di notizie e scopro che la Trec Band è una costola della Via Del Blues. La band si è esibita solo a Bari sino al 1997 ed ha prodotto delle registrazioni in presa diretta dal vivo che risultano oggi assai rare.
La Trec Band si chiama così perché ogni volta che i componenti s’incontravano per registrare, compravano, dalla salumeria vicina al locale, delle mozzarelle a forma di treccia… I miei fratelli baresi, m’informano anche di un’altra collaborazione chiamata “Doorways”. Gianni Porta insieme a Gino Giangregorio, tra i fondatori della Via Del Blues collaborano a questo progetto nato nel luglio del 2005 che sino ad ora ha dato vita a cinque cd. L’ultimo dei quali, “Smile”, è uscito di recente. A metà strada tra folk, country e musica d’autore, l’album contiene, in modo piacevole, dei brani originali arricchiti da tanta sostanza, passione ed una rinnovata vena creativa da condividere, a nostro avviso, non solo con gli amici. Un avvertimento necessario per tutti i componenti della Via: i pirati radi@ttivi vi hanno condannato a fornire qualsiasi tipo di materiale sonoro in vostro possesso…
Marco Greco

Da “RADI@zioni / The Next Generation” di lunedì 11 gennaio, per l’approfondimento de “Il Disco Della Settimana”, il nostro aspirante pirata addetto alle vettovaglie, Rino De Cesare, ha proposto il nuovo disco da solista di Grant Lee Phillips.
L’artista, prima con Shiva Burlesque e poi come Grant Lee Buffalo, ha soltanto raramente dato prova del suo vero talento. “Little Moon”, suo ultimo parto in solitaria, riapre un discorso in cui i fili col passato vengono finalmente riannodati grazie ad un songwriting nuovamente all’altezza, dall’inizio alla fine, e ad arrangiamenti calibrati al punto giusto.
Registrato in soli quattro giorni in compagnia di Jamie Edwards alle tastiere, del produttore e bassista Paul Bryan, del batterista Jay Bellerose (recentemente al lavoro con Robert Plant ed Alison Krauss) e del percussionista Sebastian Aymans, l’album colpisce direttamente al cuore con una manciata di brani ben scritti e perennemente in bilico tra folk, rock e pop colto. Si può ascoltare e riascoltare tutto, dall’inizio alla fine, senza saltarne un passaggio.
Completo, struggente e insieme ottimista, richiede all’ascoltatore solo quel minimo di partecipazione necessaria per riportare in superficie tesori sepolti per tornare a farli brillare alla luce del sole.
Camillo Fasulo