Musica » 26/02/2010

Diario di bordo. Pagina n. 46

Un galeone vestito a festa, festeggia in questa settimana i compleanni di Antonio Marra e Angelo De Luca, due dei conduttori pirata di “RADI@zioni”. Per chi crede nell’oroscopo, sono nati sotto il segno dei pesci. Per chi invece crede nel rock’n’roll e ascolta la radio, l’augurio è quello di Neil Young: “Rust will never sleep”… la ruggine non si ferma mai! Auguri di cuore, fratelli!
Il nostro inesauribile e pazzo veliero “radi@ttivo” ha deciso, per una notte, di lasciare le tempestose coste del rock’n’roll per dedicarsi alle più miti e piacevoli note provenienti dalle zone interne del country e del folk. Il country è la storia delle canzoni dei cow-boys, quella dei canta-storie, quella dei folk-singers, dove si ricordano le parole e le melodie. Quando si ascoltano certe sonorità dotate di un sapore di incontaminata autenticità, lo spirito e il cuore pulsano vitalità ed hanno voglia di trasmettere emozioni, frutto di storie nutrite dalle mai perse radici popolari.
Venerdì 19 febbraio, “RADI@zioni Cult” ci ha portato, con i suoni dei The Sunday People, nell’estrema periferia americana. Il respiro dei paesaggi paludosi e delle campagne è stato così forte da contagiarci in modo sorprendente. “La Gente della Domenica”, è una piccola orchestra di sei elementi. La band ha questo curioso nome perché i suoi componenti, Renzo Bagorda (pedal steel guitar, dobro e banjo), Marcello Vierucci (chitarra, voce e armonica), Franco Fischetti (basso), Rino Carlucci (batteria), Tino Bagorda (chitarra acustica), e Gino Schiavone (banjo), s’incontrano solo nell’ultimo giorno della settimana. Lontano dalla città e dagli impegni del quotidiano, la band s’immerge nel verde e nella quiete delle colline ai confini della Valle d’Itria per provare le canzoni da suonare nei concerti.
Ribattezzata da noi come “Li cristiani della domenica”, la band è stata ospite di Ciccio Riccio dove, per l’occasione, oltre a presentare il nuovo cd promozionale ha introdotto nella sessione acustica anche la nuova violinista Valentina Cariulo.
L’esibizione in studio dei The Sunday People è stata un originale omaggio alla storia del country e del folk ed ai suoi autori. Le canzoni sono state guidate da tanta maestria e professionalità, scandite dagli strumenti tipici di questa musica i cui arrangiamenti sono sembrati ariosi, ricchi di spessore e pieni di intuizioni. La rilettura di alcuni classici è sempre stata nel rispetto degli originali e della tradizione popolare americana.
Quella della band brindisina è stata una sessione per molti versi diversa e straordinaria dove, per la prima volta dall’inaugurazione dei nuovi studi di Ciccio Riccio, “RADI@zioni” ha avuto l’idea, forse un po’ folle, ma sicuramente caparbia, brillante ed intuitiva, di fare esibire una band con una strumentazione un po’ complessa e poco acustica per uno studio radiofonico. D’altronde, se non ci fosse un pizzico di sana e responsabile “incoscienza”, non avrebbe nessun senso essere degli adorabili pirati radiofonici…
Marco Greco

E adesso eccovi un piccolo ma dettagliato rapporto su un’altra band che di recente e stata ospitata sulla rugginosa chiatta occasionalmente al seguito del nostro sempre più fantasmatico vascello pirata.
Dalla Lombardia (da Milano, per la precisione) sono calati in Puglia i Wise, trio costituito da Vincenzo Otello Tangorra (voce, chitarre, basso, armonica, piano, synth e percussioni), Alessio Curzio Siculiana (basso) e Guido Bertoli (batteria).
Nato nell’ottobre del 2005 dall’incontro sui banchi universitari di Vincenzo e Alessio, il progetto Wise espone un personalissimo sound che scaturisce dalle più intime e selvagge emozioni che l’animo umano possa generare.
Un genere musicale non facilmente etichettabile se non come “Wild Inner Soul Eyeful”, sintetizzato semplicemente in WISE (che significa anche “saggio”, “maturo”), in cui c’è del rock, del country, del blues, del dark e quant’altro possa scaturire dall’immaginazione di un qualsiasi attento ed appassionato cultore/ascoltatore di musica.
Subito dopo è stato registrato il primo lavoro autoprodotto. Il risultato è stato sorprendente. Centinaia di ascolti giornalieri hanno portato la band sino al vertice della classifica del portale MySpace, e numerosi sono stati i messaggi di apprezzamento arrivati da tutto il mondo a cui hanno fatto seguito recensioni e interviste su riviste nazionali e internazionali.
La band ha accumulato anche delle importanti esibizioni “live” sul territorio nazionale.
Nell’estate del 2007 con una serie di concerti acustici, Vincenzo Otello Tangorra ha portato sino in Croazia il sound dei Wise.
Nel 2008 è stato realizzato il vero disco di debutto ufficiale, “Attanasia”, definito un lavoro “biblico” dagli stessi Wise per i 17 pezzi che lo caratterizzano, per le tematiche dei testi, per le emozioni che è in grado di suscitare e per l’impronta immortale che la band si augura di poter dare al proprio lavoro (il titolo è un’elaborazione linguistica dal greco: “colui che è senza morte”).
In “Attanasia” s’intravede un passo in avanti verso sonorità ancora più personali. Il sound è ricercato, le chitarre sono orchestrali, malinconiche, ma allo stesso tempo trascinanti e taglienti, tipiche dello stile talvolta nevrotico e isterico di Vincenzo.
Il primo videoclip realizzato dal nuovo lavoro è “Cowboys and…”, firmato da Paolo Mantero e prodotto dall’Armonica Film di Genova.
“Attanasia” è stato pubblicato il 21 luglio 2009 ed è stato presentato nel “My Radio Space Book” di “RADI@zioni”, anche con dei siparietti dal vivo per voce, chitarra acustica ed armonica, nella puntata n° 1086 dell’11 gennaio di quest’anno.
Per contatti: www.myspace.com/wisemusic1, wisemusic@hotmail.it.
Camillo Fasulo