Home | Le notizie | Lo sport | I canali | Le tue foto | Brindisi Links | E-mail |

.Le news di Brundisium.net
.Lo sport: calcio, basket, volley

.I canali di Brundisium.net:

...· Approfondimenti
...· Appuntamenti
...· Arte
...· Beauty & Wellness
...· Brindisi vista da...
...· Cinema
...· Economia
...· Formazione e Lavoro
...· Frequently Asked Questions
...· Isola di G. Sciarra
...· Le tue foto
...· Libri
...· Musica
...· Personaggi
...· Poesia
...· Pubblica utilità
...· Salute
...· Scompartimento
...· Stelle e Strisce
...· Teatro
...· Università
...· Viaggi
...· Video

Brundisium.net
.Ti dico la mia
.Saluti
.La bacheca del calcio
.Il tabellone del basket
.Il muro del volley
.Baci e carezze
.Alma Mater
.La Chat di Brundisium.net
.Indice del sito
.Invia le tue foto
Brundisium.net
Approfondimenti: ConfCommercio per la competitività della Regione Puglia



Ultime pagine I canali Ricerca

Approfondimenti » 17/03/2010

ConfCommercio per la competitività della Regione Puglia

1. Lo scenario
Tecnicamente conclusa la fase di recessione, il 2010 dovrà essere l’anno del ritorno alla crescita. Ma si tratterà di una crescita modesta e fragile. Per accelerarne la dinamica occorrerà allora fare tesoro della “lezione” principale della crisi, cioè della rivalutazione delle ragioni dell’economia reale e del lavoro. E questo significa impegno per il rafforzamento della capacità competitiva di quel sistema di impresa diffusa, che costituisce la struttura portante dei processi di sviluppo territoriale.
Le PMI e le imprese dei servizi – protagoniste dello sviluppo territoriale – hanno la necessità di un contesto di regole, di politiche e anche di ragionevoli risorse che ne sostengano la competitività e produttività, nonché la crescita qualitativa e dimensionale, anche attraverso aggregazioni di gruppo e relazioni di distretto, di filiera e di rete.
In questo quadro sarà utile tenere presente che già oggi le imprese dei servizi di mercato contribuiscono alla formazione del valore aggiunto e dell’occupazione in misura superiore al 40% del totale e che è proprio da questa economia dei servizi, e dai suoi incrementi di produttività, che potrà venire una spinta importante al rafforzamento della crescita.
Proprio in considerazione del ruolo, del rilievo dei compiti istituzionali delle Regioni nella Costituzione formale e materiale del Paese, il nostro auspicio, la nostra richiesta fondamentale è allora che la prossima legislatura regionale sia occasione per fare avanzare buone scelte riformatrici, che meritano di essere definite e poste in opera con la più ampia convergenza istituzionale, politica e sociale.

2. Una politica per le PMI e per l’impresa diffusa
“Pensare anzitutto in piccolo” è il principio cardine dello Small Business Act, ossia della strategia europea di valorizzazione delle PMI, fatta propria dal nostro Paese con una specifica Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Strategia che riconosce la necessità di politiche dedicate alle PMI come condizione fondamentale per la loro crescita e, in questo modo, per il loro contributo determinante ad un realistico perseguimento dell’obiettivo di fare dell’economia europea “l’economia più competitiva e dinamica al mondo basata sulle conoscenze, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e più qualificati posti di lavoro e con una maggiore coesione sociale”.
Una ricerca di competitività che richiede alla Regione di operare con costante determinazione per il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa e che presuppone una sempre più compiuta integrazione tra politica industriale e politica per i servizi fondata sulle liberalizzazioni ancora necessarie nei servizi pubblici locali, sul sostegno all’innovazione – tecnologica ed organizzativa – dell’impresa diffusa ed al capitale umano, sulla valorizzazione dell’identità pugliese e della sua offerta turistica come straordinario asset del Paese, sul ruolo pro-competitivo del pluralismo distributivo, sul potenziamento del sistema dei trasporti e della logistica, sulla riduzione dei costi dell’approvvigionamento energetico e sulla costruzione dello sviluppo sostenibile come opportunità di innovazione tecnologica, di specializzazione produttiva, di crescita occupazionale.

3. Competitività e politiche di settore: commercio, turismo e servizi
Le Regioni sono interlocutori determinanti per il sistema delle imprese: sia per le loro competenze in materia di regole per lo svolgimento dell’attività d’impresa, sia per le politiche – di contesto e di settore – che esse sviluppano e da cui può derivare un importante contributo al rafforzamento della competitività delle imprese e dei territori nel loro complesso.
Il coordinamento delle competenze e delle politiche delle Regioni è, dunque, aspetto essenziale di una più complessiva strategia di rafforzamento della capacità di azione del Paese come “sistema”. E’ quindi naturale attendersi politiche regionali per la riduzione degli oneri amministrativi e per la semplificazione delle procedure che, facendo anche leva sulle opportunità offerte dall’ICT, rinnovino l’esperienza degli “Sportelli Unici per le Attività Produttive” e la integrino con l’esperienza nascente delle “Agenzie per le Imprese”. Queste Agenzie, promosse anche dalle Associazioni imprenditoriali, avranno, infatti, compiti di istruttoria delle pratiche amministrative, coadiuvando – e, in taluni casi, sostituendo – gli Sportelli Unici. Insomma, un buon modello di sussidiarietà orizzontale, cioè di relazione cooperativa tra funzione pubblica ed iniziativa organizzata dei privati.
Ma la nostra richiesta è anche rivolta all’apertura di un impegnativo confronto con la Regione sul commercio pugliese, cioè su un modello di pluralismo distributivo, che ha recato un importante contributo al contenimento dell’inflazione e che così profondamente partecipa alla definizione dell’identità di città e territori.
Le fasi di trasformazione degli stili di vita e di consumo dei cittadini devono essere accompagnate ed incentivate: con un migliore coordinamento delle competenze nell’ambito del “federalismo commerciale”; con il riconoscimento e la promozione del valore della qualificazione professionale; con una compiuta, concertata e condivisa valutazione d’impatto delle scelte di programmazione commerciale sui suoi equilibri strutturali e, in particolare, sulle medie superfici; con una piena integrazione tra urbanistica generale ed urbanistica commerciale, che affronti in un’ottica unitaria le questioni dell’attrattività e della qualità degli spazi pubblici e della logistica urbana, con particolare riferimento al tema dei parcheggi, dei piani urbani del traffico e della distribuzione urbana delle merci.
Le caratteristiche proprie del comparto turistico, la sua trasversalità rispetto agli altri comparti economici ed i suoi effetti incrementali rispetto agli andamenti economici territoriali, i nuovi orientamenti emergenti sui mercati, pongono al centro della riflessione la necessità di un approccio integrato delle tematiche legate al settore, che superi un modello di “competenze strette”. Occorre, in sostanza, passare da una visione di “comparto turismo” ad una più ampia di “sistema turismo per il Sistema Puglia”.
La produzione normativa e le modalità di esercizio delle competenze delle Regioni e delle amministrazioni locali sono una variabile fondamentale rispetto allo sviluppo del turismo nel territorio ed al conseguente incremento degli investimenti imprenditoriali e delle relative ricadute occupazionali.
In generale – per l’intera area delle imprese dei servizi – sarà particolarmente importante che si dia concreto seguito alle indicazioni dello Small Business Act e della conseguente Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri, volte a favorire la partecipazione delle PMI agli appalti pubblici.

4. Infrastrutture, trasporti e logistica
La debolezza infrastrutturale italiana rappresenta una criticità storica. L’efficienza dei sistemi di trasporto e logistica costituisce una condizione essenziale per la capacità competitiva di tutto il tessuto imprenditoriale e, più in generale, del Sistema Paese. Traffico e congestione stradale generano una dilatazione dei tempi di percorrenza della rete italiana che, in alcune aree del Paese, supera il 50% rispetto a normali condizioni di esercizio.
Si tratta di pesanti criticità sul fronte delle accessibilità territoriali che, per essere efficacemente affrontate e risolte, richiedono la piena integrazione tra pianificazione dei sistemi di trasporto e logistica e la più generale pianificazione dell’uso del territorio.
Per l’efficacia complessiva dei sistemi, sono, dunque, necessari interventi integrati:
 sulle diverse modalità di trasporto, in un’ottica multimodale;
 sugli assi e sui nodi delle reti;
 sulle reti principali e su quelle secondarie di distribuzione capillare.
Il pieno sviluppo delle autostrade del mare, all’interno di un rilancio complessivo dei traffici e delle attività marittime, costituisce un tassello importante nella costruzione di un ruolo strategico per l’Italia come piattaforma logistica europea nel Mediterraneo. Ma affinché tale scenario si realizzi, bisogna potenziare in maniera selettiva le infrastrutture portuali e retroportuali, ed i loro collegamenti con il territorio, ponendo particolare attenzione al rapporto, spesso critico, tra porti e città ospitanti.

5. Politiche per la città e progettazione concertata
Le città sono state elemento trainante del processo di crescita e di sviluppo. Nelle principali aree urbane del Paese si concentra circa il 35% di tutta l’occupazione e si realizza oltre il 40% di tutto il valore aggiunto nazionale, con un apporto dei servizi di circa il 77%.
Le città, dunque, producono soprattutto servizi, e, nelle città, la loro produttività è più elevata e crescente.
Le città, insomma, sono motori di crescita e di sviluppo soprattutto per l’apporto dei servizi, e le città sono i “laboratori” della loro innovazione.
La sfida è, oggi, quella di ripensare le città come spazi densi di relazioni produttive e sociali, in cui ci si senta sicuri e dove sia fondamentale l’attenzione al “verde” ed alla qualità dell’aria. Con un approccio al territorio integrato e “dal basso”, che tenga insieme le ragioni della vitalità economica, della riqualificazione ambientale, del miglioramento della qualità della vita.
La validità di metodi e laboratori di progettazione concertata, in cui tutti gli attori del sistema-città (amministratori, cittadini, consumatori, imprenditori, parti sociali) siano chiamati - nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno - a dare il proprio contributo, a manifestare le proprie esigenze, a mettere insieme esperienze e capacità professionali.

ASSOCIAZIONE CONFCOMMERCIO DELLA PROVINCIA DI BRINDISI


Ultime pagine I canali Ricerca

Rassegna stampa
Brundisium Tv
Sfondi per il desktop
Fiamma - La sala giochi
Brindisi Links


Chi siamo | Contattaci | Credits | Note per gli utenti | Indice del sito | | Brundisium.net in home page