Musica » 08/04/2010

Diario di bordo. Pagina n. 51

“Non esiste alcun prodotto farmaceutico capace di darti la scossa come la musica”.
Facendo nostra la frase pronunciata da Jack Elwood nel film “Blues Brothers 2000”, venerdì 2 aprile scorso è stata consumata una tra le pagine più creative e stimolanti della storia radiofonica della nostra città.
In occasione della pagina n° 50 del “Diario di bordo”, “RADI@zioni” ha organizzato una jam session di circa due ore nella quale erano presenti diversi tra gli esponenti più rappresentativi della scena alternativa brindisina.
Nella sessione hanno preso parte anche alcune delle giovani promesse che fanno ben sperare per il prosieguo e per il futuro musicale salentino.

La serata è stata aperta da Vincenzo Assante con Giovanni De Leonardis (dagli Oisin) ed il valore aggiunto Amerigo Verardi, che hanno eseguito con due chitarre acustiche ed una elettrica un set melodico e ricco di poesia.
I tre musicisti hanno suonato con forza e passione. Poesia e musica vera, voce espressiva e, quel che più importa, canzoni di grande qualità. Tre brani cantati tutti d’un fiato, hanno aperto l’acustica di Ciccio Riccio. “Sono ancora in pista”, “Santa Teresa in estasi”, e “Più giovane di ieri”, sono le prime canzoni che hanno scaldato il cuore non solo alla già calda platea radiofonica. Un’atmosfera piena di note, musica pulsante, ballate avvolgenti e note di blues sparse qua e là.
Ma non facciamo in tempo a goderne che davanti al microfono, un inaspettato Michele De Luca, giovane altissimo, riccioluto e di belle speranze, provoca i nostri brividi accompagnando con voce, uscita chissà da dove, “Il male” di Vincenzo Assante.

Credevamo che le sorprese fossero finite, ma ecco che la voce di Marco Maffei (dagli HS) incornicia una bellissima versione di “Zigomi”. La prima parte si conclude con “Bel sorriso”, una delle canzoni più belle dei Blackboard.

Il testimone è poi passato a Michele De Luca, conosciuto su queste pagine come il nostro “mozzo-inviato” per tutti i concerti visti e puntualmente recensiti sul nostro “Diario”.
Ma dietro il suo modo di scrivere sempre in maniera originale, c’è un talento musicale che sta crescendo sempre più velocemente.
Nella performance acustica ricordiamo ancora “La fuga degli eroi” con Vincenzo Assante, canzone che nasconde una storia di amicizia intensa, bellissima e dolorosa dedicata proprio all’ex vocalist dei Blackboard. Da citare e ricordare anche un’intraprendente versione di “Marilù Darkene” di Amerigo Verardi dal repertorio dei Lula.

Tra i due brani citati, c’è stato l’esordio di una bravissima e dolcissima Doriana De Luca che con il flauto ha accompagnato il fratello Michele in “Irrimediabili fessure”.

L’ultima esibizione è stata quella di Marco Maffei che ha cantato tre brani che fanno parte del suo attuale repertorio da solista. Anche in questo caso abbiamo notato una certa maturità d’esecuzione e una forma sempre grintosa e smagliante del giovane artista brindisino.

Quella di “RADI@zioni” è stata, ancora una volta, una serata da ricordare, dove i musicisti hanno sfoderato tutta la loro classe, la bravura ed un talento straordinario non comune.
In questa puntata dalle mille note e dalle mille emozioni, “RADI@zioni” ha aggiunto un ulteriore tassello alla sua già ricca collezione musicale, ampliando ancora di più gli orizzonti della radio, presentando una parte sempre più vitale e pulsante della nostra città, quella più nascosta ma sicuramente più creativa, talentuosa, stimolante e di qualità.
Una scena musicale, quella brindisina, fortemente rappresentativa nel panorama indipendente alternativo italiano.
(Marco Greco)

Lunedì 22 marzo scorso sono stati ospitati nel “My Radio Space Book” di “RADI@zioni, per presentare il nuovo album "Complicated Human Relationship", i Playload. La band nasce nel Salento nel gennaio 2008 da un'idea di David Pezzuto, Dario De Francesco e Gabriele Muja.
L'intento iniziale è stato quello di proporre sonorità e brani propri che spaziano dal funk al grunge, dal pop al blues. Suoni acustici e rock d’impatto caratterizzano la loro produzione.
L’intento di proporre un rock indipendente porta la band a scegliere Playload come nome rappresentativo: letteralmente “gioco carico” o “caricamento del gioco”.
Il nome appare particolarmente adatto per definire il progetto, in quanto proprio in esso si può cogliere il connubio tra il rock e la vera essenza di questi artisti, la scelta di mettere in gioco la propria espressione artistica trasmettendola sotto forma di “gioco sonoro”.
Nell'agosto 2008 la band conquista il secondo posto al Giast Fest vincendo il Premio della Critica mentre nell'Aprile 2009 si aggiudicano sempre il secondo posto al ControVoci Festival.
Dopo un promo targato 2008 e dopo la partecipazione alla Compilation "Mosh Your Brain" la band registra il suo primo vero album "Complicated Human Relatioships" che esce nel luglio 2009 per l'Etichetta Sintetica Records.
I Playload oggi sono: Dario De Francesco (Voce & Chitarra Acustica), David Pezzuto (Basso), Gabriele Muja (Chitarre), Nino Vergari (Batteria & Effetti) e Gabriele De Carlo (Tastiere).
Contatti: mail: playload@libero.it;
internet: Playload su Altervista, Playload su MySpace, myspace.com/speedupagency
(Camillo Fasulo)