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Approfondimenti: Unità d'Italia: le delibere del Comune di Brindisi del 1860/61



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Approfondimenti » 10/05/2010

Unità d'Italia: le delibere del Comune di Brindisi del 1860/61

Le delibere del Comune di Brindisi del 1860/61 per celebrare l’Italia unita. Dallo scoglio di Quarto, dal quale 150 anni fa salpò la spedizione dei mille, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto appello all’orgoglio nazionale "Per far rivivere nella memoria e nella coscienza del Paese le ragioni di quella unità e indivisibilità con cui nacque l’Italia”.

In questo contesto mi è sembrato interessante estrarre le delibere relative alla celebrazione dell'Italia Unita. La fonte è l’Archivio Storico del Comune di Brindisi giacente presso l’Archivio di Stato di Brindisi (Serie I, Registri del periodo preunitario 1860-1861, cat. 2, deliberazioni del Decurionato B. 10, Reg. 42 e Reg, 43).
In quel periodo il Sindaco di Brindisi è Domenico Balsamo (in carica dal 6 agosto 1960 all'8 luglio 1861. Segretario: Mariano Monticelli, decurione).

18 settembre 1860 – Delibera n. 108.
Elezione di Antonio Balsamo, il quale, a nome della popolazione del Distretto, deve “recarsi a Napoli a presentare indirizzo al Dittatore Garibaldi “

25 settembre 1860 – Delibera n. 116.
Individuazione del fondo su cui far gravare la spesa di ducati 40 e grana 43, sostenuta per festeggiare “l’entrata dell’invitto Generale Garibaldi nella Capitale del Regno”, per la benedizione del tricolore e per l’insediamento del governo provvisorio.

29 ottobre 1860 – Delibera n. 129.
Nomina di una deputazione “ per presentare gli omaggi delle popolazioni il nostro Re Vittorio Emanuele in Napoli”: Antonio Balsamo, Giovanni Monticelli, Emilio Musciacco, Giacomo Monticelli, Raffaele Rubini e Cesare Braico.
Nella delibera inserita la nota n. 399 da parte del Segretario Mariano Monticelli, decurione, che motiva così la nomina di Cesare Braico: "cogratulandosi con quest’ultimo il Decurionato, in nome del paese, per i prodigi di valore da lui operati a favore della causa della Indipendenza Italiana”.

29 ottobre 1860 – Delibera n. 132.
Approvazione della spesa di ducati 8 e grana 36 sostenuta dal sindaco per le operazioni relative al “Plebiscito dell’Unità Italiana sotto il Regno Costituzionale di Vittorio Emanuele”, svoltosi il 21 ottobre.

15 novembre 1860 – Delibera n. 134.
Approvazione della spesa di ducati 29 e grana 53, da rilevare dai ducati 80 destinati allo stipendio della “maestra primaria” sostenuta per festeggiare il “felice ingresso in Napoli di Vittorio Emanuele Re d’Italia”.

15 novembre 1860 – Delibera n. 137.
Approvazione dell’acquisto del busto in gesso del “ Re Galantuomo Vittorio Emanuele”, eseguito dallo scultore Antonio Marotta per il costo di ducati 4, da sistemare nella sala comunale

18 febbraio 1861 – Delibera n. 14
Approvazione della spesa di ducati 41 e grana 48, sostenuta per i festeggiamenti in occasione della resa di Gaeta.
Nella delibera inserita la nota n. 403 da parte del Segretario Mariano Monticelli, decurione. La fortezza di Gaeta dove si era rifugiato il re Francesco II, cadde il 13 febbraio 1861. Il giorno dopo Francesco II riparò a Roma, presso il papa.

6 marzo 1861– Delibera n. 17.
Rigetto della richiesta di compenso avanzata dall’appaltatore del casermaggio provinciale per l’uso fatto, dal 1 a 6 ottobre 1860, da parte di "una compagnia di volontari garibaldini, comandata dal capitano Privelli, proveniente da Lecce”, della “Gendarmeria Reale già sbandata, esistente nel quartiere delle Scuole pie”.

2 aprile 1861– Delibera n. 24.
Dichiarazione dell’inutilità dell’acquisto dello stemma di Vittorio Emanuele, re d’Italia, eseguito dall’artefice Domenico Conte di Lecce “poiché nel fronte dell’edificio della Casa Comunale trovandosi intagliato in pietra, l’antico stemma borbonico, già per le cure dell’amministrazione si è provveduto di cancellare gli emblemi della Dinastia caduta, sostituendovi quelli dell’attuale Re d’Italia Vittorio Emanuele.

2 aprile 1861 – Delibera n. 28.
Riconferma di quanto già deliberato il 6 marzo circa la non competenza del Comune a pagare “il compenso chiesto dall’appaltatore del casermaggio provinciale, per quello occupato dai Garibaldini nel passare da questa Piazza”.

13 maggio 1861 –Delibera n. 42.
Liquidazione all’appaltatore del casermaggio della somma ducati 36, richiesta per il casermaggio dei Garibaldini dal 1 al 5 ottobre 1860, a solo titolo di “impronto”, per essere, poi, il Comune “rivalso dal Ramo di Guerra”.

8 luglio 1861– Delibera n. 53.
Approvazione della spesa di ducati 41 e grana 86 sostenuta per solennizzare i funerali in memoria del conte Camillo Benso di Cavour.

Un’ accenno alla deliberazione n. 18 del 6 marzo 1861, ove viene utilizzata la somma di £. 8.000 assegnata al Comune di Brindisi per la costruzione o la manutenzione di strade.
Dalla nota n. 404 apprendiamo: E’ la prima volta che ricompare, dopo il verbale della delibera 2/1812, come unità monetaria la lira. L’unificazione del sistema monetario in tutto il Regno fu disposta, poi, con la legge n. 788 del 24 agosto 1862.

Aldo Indini


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