Brindisi vista da... » 06/07/2010

Vivere o sopravvivere. Di Piergiorgio De Vito

Amici di Brundisium e di Brindisi,
Anni fa scrissi uno dei primi articoli in "Brindisi vista da", nel quale, malinconicamente, da non residente, cercavo di riassumere sommariamente le difficoltá della nostra cittá e ciò che, secondo il mio personale punto di vista, doveva muoversi internamente per poter dare una scossa positiva alla saporifera situazione della nostra Brindisi.

Durante questi anni non ho mai perso il contatto con la mia città. Anzi, da operatore del settore porti, seppure da lontano, ho cercato di incentivare e proporre iniziative che si sono ripetutamente imbattute nelle barriere poste da alcuni personaggi che poco avevano a che fare con il ruolo che ricoprivano, e che ricoprono (ancora oggi).
Per non compromettere la mia posizione, ed in attesa di persone piú ricettive, mi sono disposto ad osservare e leggere le notizie che appaiono sui vari quotidiani on -line, e vedere come il non sviluppo si perde in chiacchere di palazzo.

Con gli anni che passano ed il quadro generale che si presenta ogni nuovo anno, la domanda che nasce spontanea é se nella mia cara cittá si vive o si sopravvive.
So già che qualcuno obietterà sostenendo che è facile parlare per uno che non vive la realtà quotidiana di Brindisi, pero datemi atto della sofferenza che sconta chi, come me, continua a mantenere un vincolo affettivo: famiglia, amici e città stessa.
Non é facile osservare che le persone care muoiano di cancro per colpa della Montedison (ai suoi tempi) e per le centrali a carbone (oggi). E c'é chi tappa tutto con concerti, sponsor, e quant'altro.....
Ma dico, siamo impazziti?
Perché non pubblicate il numero di vittime colpite dal cancro nella sola provincia di Brindisi?
Quanti giovani (e non) si sono ammalati nell'ultimo anno?
E poi, si parla, riparla, e straparla del porto: a proposito ho letto un graziosissimo ma quanto mai effettivo articolo del Sr Mollica "Salviamo i croceristi messi in croce". Qualcuno si é offeso???
Speriamo di si, cosí magari va via.

E poi, come sempre, facciamo la guerra tra poveri e ci si incazza solo se il Brindisi Calcio non trova un acquirente; ci si muove se la New Basket non ha un palazzetto....
Per carità, io stesso sono tifosissimo di entrabe le compagini, ma credo che lo sport puó e deve essere una pietra fondamentale di una città che vuol promuovere se stessa. Ma noi cosa sponsorizziamo? una centrale, spiagge sporche (colpa anche dei cittadini) abbandonate, servizi per il turista mancanti... e continuerei per parecchio.
E come dimenticare il cartello che qualche tempo fa leggevo e che invitava a scegliere Parma per la tua universitá. Inverosimile e paradossale!!!
Come possiamo sperare che calcio e basket promuovano il nostro territorio se, sullo stesso territorio, non si creano le basi per creare sviluppo?
Questo é il senso della critica generale.

Credo che bisogna realmente effettuare uno studio a 360 gradi del territorio e decidere cosa fare. Penserei a sottoscrivere un protocollo d'azione dove, indipendentemente dalla forza di maggioranza in carica, si porti avanti il bene di Brindisi e dei brindisini. E' questo che è in gioco, semmai ci sia ancora una partirta da giocare...
Le battaglie di potere, i giochi di palazzo, servono a ben poco. Ogni giorno si perdono occasioni per un rilancio in piena regola. Rilancio che deve tener conto della salute pubblica, dello sviluppo sostenibile ed in generale del buon senso.
Chiedo troppo?

Spero di non essere il solo a chiedere tutto ció. E per fortuna mi risulta che cosí non é (a giudicare dai numerosi articoli a riguardo).
Ma chiedere a chi, dira qualcuno...
A Chiunque!!!
Padreterno incluso, almeno lui ci ascolta (Spero)

Piergiorgio De Vito