Approfondimenti » 09/10/2010
Le bestie. Di Alfieri Carbone
Il sicomoro è un albero,simile al nostro fico , che vive in Africa. Sotto i suoi rami, nella Savana, trovano conforto e refrigerio dalla calura animali come il leone, il rinoceronte, il leopardo.
I suoi frutti saporiti e zuccherosi sono preda ambita degli elefanti. Sono le "paste" della domenica.nn servono a sfamare. Semplicemente uno sfizio che si concedono.
Non parlerò di Sarah, della sua tragedia e del suo epilogo.
Di quello che è successo,di orchi,telefonini,sensi di colpa, brutture e nefandezze di ogni genere.
A quello pensano i giornalisti, gli operai della cronaca. Lo fanno per mestiere, ed è giusto che lo facciano loro.
Ma ritengo che esista tra il dovere di una cronaca quanto piu' meticolosa e veritiera possibile e il trascendere in particolari macabri e suggestivi giudizi, un filo neanche tanto sottile che il buon senso e la moralita' di chi scrive e racconta non dovrebbe mai oltrepassare.
Quelle continue domande rivolte a Sabrina, quell'affondare la lama in una ferita ancora gocciolante di dolore mi ha sinceramente schifato. Se è vero che non bisognerebbe mai parlare di corda in casa di un impiccato, i termini orco e mostro rivolti al padre di chi stai intervistando mi sembrano quantomeno crudeli. Una tragedia nella tragedia.
Trovo raccapricciante anche le trasmissioni fiume dedicate a questa immane e assurda vicenda.
E trovo altresì vomitevole la circostanza in cui una mamma, in una diretta televisiva viene a conoscenza della triste fine di sua figlia.
Un reality che non terminerà con una semplice esclusione dal gioco. Sarah è stata nominata. Ma la Vita non è un gioco.
Perché - mi chiedo - una volta dato il giusto spazio alla cronaca essenziale non si ponga l'attenzione sul PERCHE' accadano simili bestialità.
Perchè non si dice una volta per tutte che fatti come quelli di Avetrana, cosi' come quelli di Cogne, Erba e Novi Ligure sono il risultato di un malessere quotidiano di una società che non ha piu' come valore fondamentale e imprescindibile quello della famiglia?
Quando nasce un piccolo d'elefante tutte le femmine del gruppo accudiscono il piccolo come se fosse il proprio. Creano attorno a lui uno scudo difficilmente penetrabile ed allenteranno l'attenzione solo quando questi raggiungera' un'eta' in cui saprà difendersi da solo.
Strusciate di proboscide come carezze e un sicomoro come dolcetto.
Mi sorge un dubbio. Chi sono le bestie?
Alfieri Carbone
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