Musica » 03/12/2010

Diario di bordo. Pagina n. 59

Facendo nostro un celebre brano della colonna sonora del bellissimo ed originale cartoon de “Gli Aristogatti”, anche “RADI@zioni LIVE” ha “fatto jazz”.
Venerdì 26 novembre scorso il palco del “Lab Creation” di Mesagne ha emanato i profumi e gli umori di una musica colta, elegante e virtuosa, grazie ad un nuovo progetto musicale che prende il nome dalla sua anima ispiratrice, ovvero il batterista Pierluigi Villani.
Il concerto del Pierluigi Villani Group è stato un incontro gioioso fra quattro bravi musicisti ed un pubblico attento e appassionato che ha manifestato di gradire ed apprezzare anche ascoltando la diretta dell’esibizione mandata in onda attraverso Ciccio Riccio.
Accompagnato da Giorgio Vendola al contrabbasso, Vincenzo Presta al sax e Francesco Villani al piano elettrico, il batterista campano ha infatti proposto senza risparmiarsi, in quasi due ore di concerto, i brani che fanno parte del nuovo album “Tempus Transit” edito dal prestigioso marchio EmArcy e distribuito dalla Universal.
Alle originali e brillanti composizioni incluse nel cd, intrise di melodie mediterranee, fanno da supporto una rilettura di “Dolphin dance” di Herbie Hancock, una versione jazzata di “Thing behind the sun” di Nick Drake e della celebre “20 settembre” firmata da Battisti/Mogol, tutte riproposte durante la serata.

Quella proposta a “RADI@zioni LIVE” è stata una performance di elevato livello tecnico in cui erano presenti tutte le caratteristiche originarie del jazz, con tutto il fascino che questa musica è ancora in grado di esprimere anche grazie alla creatività dei musicisti italiani.
È da sottolineare che tutti i musicisti del Pierluigi Villani Group hanno alle spalle diverse esperienze musicali di spessore e percorsi formativi con i più importanti jazzisti italiani e stranieri.
(Marco Greco)

Serata all'insegna della musica metal per Ciccio Riccio e per “RADI@zioni LIVE”, invece, lunedì scorso 29 novembre. Una data per noi memorabile.
Sul palco del “Lab Creation” di Mesagne (Brindisi), sono saliti infatti i Burning Seas per proporre un a dir poco torrido quanto infuocato concerto. Un battesimo davvero particolare per la struttura mesagnese.
C’è molta fame di musica metal in giro, lo possiamo dire a gran voce, con il sostegno dei moltissimi ascoltatori appassionati che lamentano la mancanza di un vero e proprio punto di riferimento locale dedicato al genere.
Bene, abbiamo cercato in qualche modo di colmare questa lacuna.
I Burning Seas sono nati nel Salento nel settembre del 2003 da una sorta di incontro sull’asse interprovinciale Bari-Brindisi-Lecce.
L’esordio dal vivo è avvenuto nel febbraio 2004 al Candle Pub di Lecce, dove hanno suonato con i Kiss of Death e i Painstorm. Attivissimi sulla scena del metal salentino hanno collezionato fino ad oggi poco meno di un centinaio di date live aprendo anche per importanti gruppi come Soulfly, Extrema, Node, Infernal Poetry e Fire Trails.
Il loro stile è molto particolare: un connubio tra dark, thrash, nu e death metal ed una generale atmosfera morbosa e malsana.
Dopo un piccolo rimescolamento d’organico la band è tornata più compatta e potente che mai: due asce in splendida evidenza (Gianluca Farina, detto “Pescecane” e Matteo Cirfera), un ferocissimo singer (Peppe De Benedittis) ed una sezione ritmica (Domenico De Cesare al basso e Damiano Rielli alla batteria) che pare una killer machine (e non sono solo parole di circostanza, che lo crediate o no!)… tutto ampiamente testimoniato dalla “bollente” performance dei Burning Seas al “Lab Creation”.
“Against Myself”, dopo svariate pubblicazioni di promo, demo mini cd e videoclip, è il più recente cd lungo della band, pubblicato nel 2009: 10 tracce di cinico, passionale ed incazzato techno-metal per buona parte riproposte in concerto assieme a del nuovo materiale su cui la band sta lavorando e a dei sentiti omaggi ad alcune delle band di riferimento (Pantera e Sepultura su tutte).
(Camillo Fasulo)