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Approfondimenti: Stupor da classifica. Di Pino De Luca



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Approfondimenti » 06/12/2010

Stupor da classifica. Di Pino De Luca

Stupefatti commenti alle classifiche del Sole24ore che dichiarano il tramonto della primavera pugliese e il declino della spinta propulsiva che invitava a venire a “ballare in Puglia”.
Precipitati nelle classifiche come era assolutamente prevedibile e facilmente osservabile avendo scelto una classe dirigente che si presenta divisa equamente tra padella e brace.
Donne e uomini generalmente con poche e confuse idee, pronti ad appropriarsi di quelle altrui secondo i sacri principi della furberia e del parassitismo insito nel DNA di chi ha studiato profondamente come vivere alle spalle altrui.
Ad aggravare la situazione la pervasione della ignoranza più completa che da vent'anni e più imperversa nei gradini alti della scala del potere. Trovo singolare che sia sfuggita l'indagine OCSE che ci spiega che in Italia più sei incolto e più vivi in alto nella scia del potere al contrario di tutti i paesi evoluti d'Europa e, forse, del mondo.
E quindi, anche riuscendo nella non difficile arte di appropriarsi di idee altrui si fatica anche a portarle avanti non avendo competenza alcuna e, spesso, spacciando con grancasse e putipù delle novità che in altri luoghi hanno già depositato nel novero del consunto.
Il mare, il cielo e la terra del Salento sono delle ricchezze gigantesche che vanno (andavano) coltivate, nutrite e accudite affinché possano (potessero) dare quella marcia in più ad un territorio tanto straordinario per la sua bellezza quanto fecondo di barbarie e inciviltà.
E infatti i barbari e incivili hanno avuto il sopravvento, vestendo bandiere politiche alla bisogna, hanno incavezzato la vacca Salento e la hanno munta fino a succhiare ogni goccia di latte, lasciando il mare ad insozzarsi del vomito di navi mondate al largo delle loro lordure, il cielo a sporcarsi di fumi e tratti infiniti di cavi, e la terra a ricoprirsi di cemento per sorreggere specchi per narcisi miopi.
Ora sbraitano in tanti contro i pannelli solari e le pale rotanti, contro i fumi e le pm10, pm5 e pm2,5. Tante anime candide che hanno vissuto su Sirio quando si decidevano gli stupri e le violenze al territorio. Sbraitano per farsi sentire da un popolo imbelle ed ignorante, del quale son degni rappresentanti. Un popolo che vende le terre per i pannelli solari e poi vuole difendere il paesaggio, che protesta contro la spazzatura e ne produce dieci chili al giorno, che protesta contro il traffico e contro la chiusura del centro.
Questa singolare forma di schizofrenia collettiva nella quale “la colpa è loro” condita dalla incapacità di dire quale colpa, chi sono loro e, soprattutto, cosa e come dovrebbe farsi, si è diffusa in forma endemica.
Narrazioni, io lo uso perché ho usato il termine molto prima che Vendola se ne appropriasse, fasulle si scontrano con questioni reali. “Questo è il governo che ha fatto di più contro la criminalità”, “Maroni è il migliore ministro degli interni”, per pietà non voglio aggiungere nulla sui sottoposti del suddetto. Ecco, io non leggo più i giornali che sono diventati una specie di annuario di cronaca nera, e, per il resto, di cronaca giudiziaria. Reati che avvengono sempre e processi che non finiscono mai. E ogni morto, ogni assassinio, un vertice in Prefettura e un nuovo protocollo di legalità che si firma.
Saranno qualche migliaio ormai, tra vertici e protocolli che, in generale, producono servizi televisivi, articoli sui giornale e per il resto lasciano tutto immutato e immutabile, tutto bloccato ad una idea di mondo al presente e nessuna declinazione di mondo al futuro. La nostra classe dirigente è attanagliata dalla paura di non essere prevista domani, di scomparire travolta dal fiume della storia. E allora ci siamo fermati, nello stagno putrido e maleodorante della stasi. E la puzza di marcio nelle classifiche conta, come quella della spazzatura.
Siamo nel guano fino al collo e l'onda arriverà da un momento all'altro.
Eppure nell'odore della morte che pervade qualche spiffero si sente, qualche volta colpisc, gelido e profumato: vuoi vedere cha, per davvero, crisi significa cambiamento?
Ne parliamo il 15 dicembre … di classifiche e di onde.

Pino De Luca


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