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Appuntamenti: Piccola Orchestra Apocrifa di Giorgio Cordini @ Cattedrale - Brindisi



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Appuntamenti » 13/12/2010

Piccola Orchestra Apocrifa di Giorgio Cordini @ Cattedrale - Brindisi

Per il decimo anno torna dal 13 al 30 dicembre 2010 la rassegna internazionale de “I suoni della Devozione” organizzata dall’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e dal Comune di Brindisi Ufficio Cultura.
Tra gli ospiti La Piccola Orchestra Apocrifa di Giorgio Cordini, Danielle Wilson and the Truth, Corou de Berra, Arturo Stàlteri e il Coro Polifonico Arcivescovile San Leucio.

Lunedì 13 Dicembre - Ore 21,00
Basilica Cattedrale
LA BUONA NOVELLA
di Fabrizio De André
per la Piccola Orchestra Apocrifa di Giorgio Cordini


LA BUONA NOVELLA nel concerto della “Piccola Orchestra Apocrifa di Giorgio Cordini” è una rivisitazione per archi, chitarra, bouzouki, percussioni, voce e cori del famoso concept album di Fabrizio De André.
A scrivere gli arrangiamenti e a curare la produzione artistica dello spettacolo è Giorgio Cordini, chitarrista che per otto anni, tra la fine del 1990 e il 1998, ha suonato con il cantautore scomparso. Dopo una serie di lavori discografici, comunque improntati al tema della canzone d’autore (“CHITARRE D’AUTORE” 2000 e “DISARMATI” 2002), il ricordo di Fabrizio lo ha spinto a dedicarsi a questo importante progetto, che vede la luce dopo un anno di grande impegno e dedizione. Il concerto prevede nella prima parte l'esecuzione senza interruzioni di tutti i brani de “La Buona Novella” nella stessa sequenza dell’album di Fabrizio.
Gli arrangiamenti, pur introducendo alcune variazioni e brevi intermezzi di collegamento delle canzoni tra loro, sono stati realizzati con il massimo rispetto per la stesura originale. E’ stata effettuata una ricerca di sonorità più moderne mediante l’accostamento di strumenti etnici come il bouzouki e l’hang alla formazione classica del quartetto d’archi, mentre la voce solista evoca per espressività e profondità quella di Fabrizio De André.
Nella seconda parte del concerto vengono eseguite alcune tra le canzoni più conosciute (Il Pescatore, Volta la carta, La guerra di Piero...) ed alcune “perle” raramente eseguite in pubblico e particolarmente adatte all'organico della Piccola Orchestra Apocrifa (Preghiera in Gennaio, Recitativo). Apre questa seconda parte “Si faceva chiamare Gesù”, una canzone che, nonostante sia stata composta in precedenza, ben si collega come tema e ambientazione musicale alla Buona Novella.
Quasi due ore di musica, che offrono uno spaccato della produzione di Fabrizio De André di grande impatto emozionale, sia per l'argomento della Buona Novella, sia per le sonorità intimistiche e suggestive, che avvolgono lo spettatore accompagnandolo nella riscoperta della liricità e profondità dei testi.

La Piccola Orchestra Apocrifa (apocrifi sono i Vangeli a cui si ispira La BUONA NOVELLA) è formata da Giorgio Cordini alla chitarra e al bouzouki e Stefano Zeni al violino, che ha collaborato agli arrangiamenti; Daniela Savoldi al violoncello, Enzo Santoro al flauto traverso, Giuseppe Rotondi alle percussioni, Alessandro Adami e Denise Pisoni alle voci.

LA BUONA NOVELLA
Quando fu pubblicato, nel 1973, non fu apprezzato come meritava. I benpensanti lo giudicarono blasfemo, i giovani politicamente schierati lo trovarono del tutto anacronistico, la Rai ovviamente lo censurò subito. Paradossalmente, a decretarne se non il successo almeno una visibilità di nicchia, fu la Radio Vaticana che ne capì subito la grandezza, come era accaduto con il Dio è morto di Guccini. La scelta di de Andrè di parlare dell' umanità di Gesu', partendo dai vangeli apocrifi fu in seguito rivalutata da tutti, e molti brani di quest' album furono poi riproposti dallo stesso de Andrè nei suoi ultimi concerti. Musicalmente, ovvio, quest' album è assai scarno, ma la potenza di quei testi è immortale, infatti molti giudicano questo album come il capolavoro di De Andrè.
“Nel 1969 scrivevo La buona novella. Eravamo in piena rivolta studentesca; i miei amici, i miei compagni, i miei coetanei hanno pensato che quello fosse un disco anacronistico. Mi dicevano: "cosa stai a raccontare della predicazione di Cristo, che noi stiamo sbattendoci perché non ci buttino il libretto nelle gambe con scritto sopra sedici; noi facciamo a botte per cercare di difenderci dall'autoritarismo del potere, dagli abusi, dai soprusi." ....Non avevano capito - almeno la parte meno attenta di loro, la maggioranza - che La Buona Novella è un'allegoria. Paragonavo le istanze migliori e più ragionevoli del movimento sessantottino, cui io stesso ho partecipato, con quelle, molto più vaste spiritualmente, di un uomo di 1968 anni prima, che proprio per contrastare gli abusi del potere, i soprusi dell'autorità si era fatto inchiodare su una croce, in nome di una fratellanza e di un egualitarismo universali. (da un’intervista a Fabrizio De Andrè)

Giorgio Cordini
Veneziano, autodidatta, si trasferisce a Brescia alla fine degli anni sessanta. In quel periodo incontra Mauro Pagani, e Insieme a lui suona, quando la PFM ancora non esiste, in due formazioni denominate “JB Club” e “Forneria Marconi”. Appassionato di blues, accompagna diversi musicisti americani di passaggio in Italia, tra cui Carey Bell, Otis Rush, Louisiana Red.
Ha partecipato come chitarrista alla tournée per Le Nuvole di Fabrizio De André (1991), alle successive teatrali, al tour del 1997 Anime salve e all’ultimo Mi innamoravo di tutto (1998).
Ha collaborato inoltre con artisti italiani quali Irene Fargo, Cristiano De Andrè, Massimo Bubola, Nada, Oliviero Malaspina.
È chitarrista e cantante del trio di blues-rock Wha-Wha Band con il batterista Joe Damiani e Max Gabanizza al basso.
Il sodalizio con Mauro Pagani, è proseguito con la tournée di Passa la Bellezza e successive. Ha curato con lui la produzione del primo disco di Lorenzo Riccardi, un cantautore di Pavia, dal titolo "Strade perse". Un altro album firmato da Giorgio Cordini come produttore artistico è "La strada del cielo" del trio veronese "Cattive Compagnie”.
Nel 1995 ha registrato un compact disc suonato esclusivamente con chitarre acustiche, intitolato "Playing the Beatles" in duo con Andrea Braido.
Nel 1996 ha partecipato alla settima edizione del Premio Città di Recanati, nell'ambito di una rassegna dedicata alla chitarra, che ha visto salire sul palco dieci tra i migliori chitarristi italiani.
Nel 1999 ha suonato come supporter nel concerto che James Taylor ha tenuto in Piazza Duomo a Brescia. Il 12 marzo 2000 ha partecipato a Genova alla serata “FABER AMICO FRAGILE”, accompagnando alla chitarra, tra gli altri, Luvi e Cristiano De Andrè, Vasco Rossi, Gino Paoli, Celentano, Ornella Vanoni e Zucchero.
Nel 2000 ha realizzato il progetto “Chitarre d’Autore” con la collaborazione dell'attore Luca Quaia e del chitarrista Enrico Mantovani e con la supervisione e la regia di Luisa Moleri. Con questa formazione ha dato vita a una serie di concerti teatrali in molte zone dell'Italia, e ha pubblicato un CD con lo stesso titolo. Da ottobre del 2001 ha fatto parte del gruppo di Massimo Ranieri con Mauro Di Domenico, Arnaldo Vacca, Nanni Civitenga, Ezio Zaccagnini, Stefano Caprioli, Vittorio Sonsini.
Nello stesso periodo ha dato vita al CD "Disarmati" al quale hanno collaborato musicisti come Mauro Pagani, Riccardo Tesi, Massimo Carrano, Eros Cristiani, Vittorio Sonsini, Franco Testa, il Quartetto Zelig, Michele Gazich, Mauro Di Domenico, Fabio Treves e altri ancora.
A partire dal novembre del 2002 ha creato un quartetto acustico formato da Eros Cristiani (fisarmonica e tastiere), Michele Gazich (violino e viola), Giuseppe Rotondi (percussioni), oltre che da lui stesso alla chitarra e al bouzouki. Con questo gruppo e con il supporto e la regia di Luisa Moleri propone dal vivo uno spettacolo che si basa sui brani selezionati dal lavoro discografico e su una serie di sequenze fotografiche di guerra che vengono proiettate durante il concerto. Un progetto approvato da Emergency, cui viene devoluto un euro per ogni CD venduto.
Nel 2003, all'uscita del cd "Domani" di Mauro Pagani, si è intensificata la collaborazione con il polistrumentista, per le presentazioni del nuovo lavoro discografico e nell'estate è iniziata la collaborazione con Roberto Vecchioni, per le registrazioni dell'album "Rotary Club on Malindi".
Nello stesso anno ha suonato il bouzouki anche nel cd di Massimo Bubola. Entrambi gli album sono stati pubblicati nel 2004. Nello stesso anno esce una raccolta di 36 chitarristi italiani in cui compare anche Giorgio con un nuovo brano strumentale che s'intitola "Penny". Inoltre, la sua versione di "La ballata dell'eroe" è stata inserita nella raccolta "Mille papaveri rossi", dedicata a Fabrizio De André. Alla fine dell'anno è uscito "2004: Creuza de ma" di Mauro Pagani, cui Giorgio ha partecipato suonando chitarra, mandolino e bouzouki.
Nel 2005 è proseguita la collaborazione con Mauro Pagani con cui ha suonato in una lunga tournée che ha toccato tutta l'Italia e anche Spagna, Macedonia e Tunisia.
Nel 2006 Cordini ha portato avanti il progetto della Piccola Orchestra Apocrifa, un gruppo di nove musicisti, alcuni di estrazione rock, altri di formazione classica, per cui ha arrangiato La Buona Novella di Fabrizio De André, con la collaborazione di Stefano Zeni e Michele Gazich. Ha fondato anche il gruppo "Mille Anni Ancora" con Ellade Bandini, Mario Arcari e altri. Nell'estate del 2006 ha prodotto il nuovo cd di Reno Brandoni "Yelda" e successivamente il cd "La Buona Novella" della Piccola Orchestra Apocrifa. In ottobre 2007 Giorgio ha aperto l'"Accademia di musica moderna, etnica e popolare" a Provaglio d'Iseo, dove abita. Nello stesso anno è iniziata una stretta collaborazione con Reno Brandoni, con cui Giorgio ha costituito un duo (bouzouki-chitarra) che presenta un repertorio originale. È del 2008 il loro cd Anema e Corde. In dicembre è uscito anche il cd Storia di un impiegato realizzato col gruppo Mille Anni Ancora in cui suonano tra gli altri Mario Arcari e Ellade Bandini.

Discografia:
- Playing the Beatles (con Andrea Braido, 1995 rist. 2002)
- Chitarre d’Autore (2000)
- Disarmati (2002)
- La Buona Novella (con la Piccola Orchestra Apocrifa, 2006)
- Anema e Corde (con Reno Brandoni, 2008)

SUONI DELLA DEVOZIONE 2010
E' ormai giunta alla decima edizione "I SUONI DELLA DEVOZIONE" la rassegna musicale internazionale nelle chiese storiche di Brindisi realizzata dall’ l'Ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e dal Comune di Brindisi – Ufficio Cultura, esempio di felice intesa tra evento musicale e promozione dei luoghi di culto storici e non della città, una manifestazione che nel corso del tempo si è affermata per la qualità delle sue proposte a livello regionale e nazionale.
Popoli attraversati dai conflitti e la loro capacità di trasformare in sublimi canti le ferite, sono stati l'emozione più grande di concerti per i quali è stato scelto il nostro tempo del Natale che nel corso di questi anni hanno condiviso qui nuovi percorsi musicali: Rozaneh (Iran), Dijvan Gasparyan (Armenia), Martin O'Connor (Irlanda), Karen Matheson Band (Gran Bretagna), Janet Arbison e Belfast Harp Orchestra (Irlanda), Maire Ni Chatasaigh (Irlanda), Shine (Scotland), Timna Brauer e Elias Meiri (Yemen-Israele), Orchestra araba di Nazareth (Palestina), Kathryn Tickell band (Inghilterra), Savina Yannatou e Primavera en Salonico(Grecia), Silvia Malagugini e la Compagnia Nona Sima (Francia), Dave Swarbrick (Inghilterra), Zar (Danimarca), Moni Ovadia, Ensemble Micrologus, Peppe Barra e Lino Cannavacciuolo, Enzo Avitabile, Luigi Lai e Baba Sissoko, Elena Ledda, Theatrum Instrumentorum, Musica Officinalis, Gianni Perilli, Solis String Quartet, Alice, Antonella Ruggero e Arkè String Quartet, Ambrogio Sparagna, La Confraternita de Musici, Franca Masu e Fausto Beccalossi, Nafra (Malta), Robin Brown and the Triumphant of Delegation (U.S.A.), Grainne Hambly e Billy Jackson (Irlanda), Hevia, Black Voices
Artisti internazionali, portando la propria declinazione del sacro, hanno incantato il pubblico, lo hanno reso consapevole dell'altro e lo hanno avvicinato alla bellezza della musica e al suo linguaggio universale. Il tutto a Brindisi, zona di confine così prossima al soffio di vento che viene dal Mediterraneo. I Suoni della Devozione è una rassegna organizzata dall'Ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e dal Comune di Brindisi- Ufficio Cultura e con la direzione artistica di Roberto Caroppo e quella organizzativa di Giacomo Carito.

I concerti, in programma sono tutti a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
Informazioni al 3392254261


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