Approfondimenti » 12/03/2004
Mostra: le prime voci dell'Italia libera
“LE PRIME VOCI DELL’ITALIA LIBERA” è il titolo di una grande mostra
documentaria su censura, politica e informazione in Puglia negli anni
1943-44, curata dagli Archivi di Stato di Bari e Brindisi, dall’Istituto
Pugliese per la Storia dell’Antifascismo, dall’Ordine dei Giornalisti di
Puglia e dal TGR della sede Rai di Bari, che sarà inaugurata martedì 16
marzo a Brindisi, alle ore 19, presso le sale dell’Archivio di Stato in
piazza Santa Teresa.
La mostra, che resterà aperta sino al 18 aprile prossimo, concluderà
ufficialmente le manifestazioni previste dal Progetto “Brindisi
Capitale”, curato dalla Hobos Eventi e varato dal Comune di Brindisi in occasione del 60°
Anniversario dell’8 settembre 1943, quando a seguito dell’armistizio e
della fuga di Vittorio Emanuele III da Roma, Brindisi diventò per cinque
mesi Capitale d’Italia.
L’inaugurazione della mostra sarà preceduta dalla cerimonia di
presentazione che si svolgerà nel salone di rappresentanza del Comune,
con la partecipazione del commissario straordinario dott. Bruno Pezzuto,
del direttore dell’Archivio di Stato di Brindisi dott.ssa Marcella
Guadalupi, del presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia dott.
Michele Partipilo, del responsabile del TGR della sede Rai di Bari dott.
Giancarlo Spadoni e degli storici prof. Vito Antonio Leuzzi,direttore
dell’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo, e prof. Carmelo
Pasimeni, docente dell’università di Lecce.
La mostra resterà aperta sino al prossimo 18 aprile. Potrà essere
visitata tutti i giorni, anche il sabato e la domenica, con i seguenti
orari: dalle ore 9,30 alle 13 tutti i giorni feriali; dalle ore 16,30
alle ore 18,30 nel pomeriggio di martedì, mercoledì e venerdì; dalle ore
10 alle 13, la domenica.
L’accesso alla mostra è completamente gratuito. Sono previste visite
guidate per gruppi e scolaresche, telefonando per prenotarsi
all’Archivio di Stato di Brindisi, ai numeri telefonici 0831-523412 o
0831-523413.
Per ulteriori informazioni sulla mostra e il suo itinerario, è possibile visitare il sito internet www.hobos.it.
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