Brindisi cinque febbraio: "Ehi, amigo".
Un pugno e via sfrecciando con la moto con a bordo un giovane e una ragazza.
Ismail, un giovane sudanese di 33 anni, è a terra sanguinante. La giovane Ilaria si ferma, lo soccorre e chiama aiuto tra l’indifferenza della gente.
Ismail va in ospedale e Ilaria si reca al dormitorio della Caritas per informarsi di come sta quel giovane straniero. I Carabinieri si prestano all’aiuto ben oltre i loro compiti: mettono a disposizione una gazzella per permettere a "mamma Adele" di recarsi in ospedale a trovare Ismail, uno dei suoi tanti “figli immigrati “
….E, e, e, intorno tutto tace!
A giugno 2008 il Papa è venuto in città e ci ha a parlato di accoglienza.
Nessun politico, nessun amministratore cittadino, nessun assessore ai servizi sociali, nessuno sente il pudore di indignarsi!
Le forze dell’ordine, il volontariato come sempre: solo loro in trincea nella nostra città. Condizioni di vita inumane nel dormitorio di Via Provinciale San Vito. A Restinco la gente tenta il suicidio con atti gravi di autolesionismo. Qualcuno con ago e filo si cuce le labbra. Ogni giorno qualcuno tenta la fuga.
Ma lo sapete? probabilmente Brindisi ospiterà l’assemblea nazionale dell’ANCI!!
Brindisi è città dell’acqua, del vino, del rigassificatore. Non è città dell’uomo.
A Brindisi non si discute dell’uomo brindisino, della sua realtà quotidiana, nella sua perenne cassa integrazione. Una realtà verso la quale il mondo delle Istituzioni è sempre più lontano. Nessuno parla di detenuti, delle possibili cooperative per il loro reinserimento. Nessuno parla delle famiglie che stringono sempre più la cinghia, che sempre più si rivolgono alle associazioni caritative per il pagamento delle utenze!
Nel giugno del 2008 il Santo Padre ci invitava a essere testimoni di verità. Aspettiamo il momento in cui si lavorerà per eventi non auto-gratificanti (quelli che non vedranno mai la partecipazione della gente comune, dei poveri delle nostre periferie), per incontri culturali e concerti eleganti (fatti delle solite facce, di macchine blu, delle solite autorità). Attendiamo che si smetta con la carità pelosa ai familiari delle morti bianche e si inizi a coinvolgere tutta la città nelle tematiche della solidarietà e della sicurezza sul lavoro.
Coraggio, però. Non sfiduciamoci. Se qualche volta incontreremo un nostro amministratore, salutiamolo pure con "Ehi Amigo". Ma non molliamogli nessun pugno, vi prego. Dobbiamo essere sempre gioiosi e pieni di speranza per l’uomo,
Gesù risorto risplende sempre sul volto di tutti, specialmente su quelli dei più poveri dai quali verrà la nostra salvezza.
Bruno Mitrugno
Direttore Emerito Caritas Diocesana Brindisi-Ostuni