Salute » 15/02/2011
L'Ospedale di S. Pietro V.co e la Pneumologia a Brindisi. Di Maurizio Portaluri
L'ospedale di San Pietro Vernotico è uno storico nosocomio della nostra provincia. Ha resistito un po' più degli altri al ridimensionamento del piano di riordino del 2002 (centro-destra) ed ha acquisito qualche altro reparto nell'ultimo quinquennio (centro-sinistra).
In questi ultimi tempi il management della ASL di Brindisi ha espresso l'intendimento di spostare nell'ospedale Perrino il reparto di pneumologia.
Il progetto ha fondate ragioni.
Una di queste è che in un ospedale cosiddetto di riferimento non è pensabile che non ci sia la pneumologia e che non si effettuino broncoscopie. Pazienti pneumologici gravi, che necessitano di TAC o di assistenza rianimatoria, è impensabile che siano trasportati in ambulanza a Brindisi.
Non è detto però che progetti di buon senso e scientificamente fondati si realizzino, soprattutto in sanità dove logiche che non hanno nulla a che fare con la salute dei malati spesso prevalgono.
Sempre contenti ovviamente di essere smentiti, riteniamo utile proporre una sintesi dei dati di attività dell'Ospedale di San Pietro.
Si tratta di un ospedale di soli 66 posti letto (difficile chiamare ospedale una struttura di queste dimensioni) che nel 2009 ha effettuato 2128 ricoveri ordinari con una complessità della casistica piuttosto bassa (0.86, si ritiene accettabile una complessità di 1.3).
I cittadini di San Pietro fanno ricorso al ricovero ospedaliero, nel loro nosocomio o altrove, molto più della media provinciale già di per sé al di sopra della media nazionale (237/1000 abitanti contro 220/1000 abitanti della provincia).
Nel 2009 sono stati di residenti a San Pietro 3476 i ricoveri effettuati in tutta Italia. Di questi 2500 in ospedali pubblici e privati della ASL di Brindisi, 665 in ospedali della regione al di fuori della ASL e 247 in ospedali fuori regione.
A differenza degli altri piccoli nosocomi della provincia l'ospedale di San Pietro ha una buona percentuale di utilizzo dei posti letto, il 92%, ed il reparto di pneumologia ha un indice di occupazione superiore al 100% al punto che la ASL riteneva che avesse bisogno di ulteriori tre posti letto oltre i 23 disponibili.
A dimostrazione che il reparto è un punto di riferimento per la provincia. Argomento che dovrebbe rinforzare la decisione di trasferirlo a Brindisi.
Nel 2008 l'ospedale è costato 14 milioni di cui 10 per il solo personale. Il dato del personale è assolutamente elevato ed è per questo che i tagli e la razionalizzazione dei posti letto in corso è assolutamente necessaria. Altrimenti si continuerà a spendere soldi pubblici costringendo molti ammalati a continuare i viaggi fuori ASL e fuori regione.
Si legge nelle cronache di questi giorni che qualcuno a San Pietro vuole organizzare una resistenza al progetto ASL di portare la pneumologia a Brindisi e per far questo userà un argomento “scientifico” e cioè il numero di tumori al polmone in quel Comune.
Purtroppo i dati ISTAT non dicono nulla in questo senso. Su circa 170 decessi per tumore al polmone ogni anno in tutta la provincia, solo 9 sono a San Pietro. Neppure i dati epidemiologici questa volta soccorreranno chi si oppone ad una scelta razionale.
Maurizio Portaluri
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