Arte » 17/03/2011
Giacomo Manzł: l'artista @ Palazzo Granafei Nervegna - Brindisi
Fondazione Giacomo Manzł in collaborazione con il Comune di Brindisi, Settore beni Monumentali e Gestione delle Sedi Culturali
PERSONALE DI GIACOMO MANZU'
18 marzo 5 giugno 2011
Palazzo Granafei Nervegna
Via Duomo 16 20
72100 BRINDISI
Tel. 0831/229647/643/696; Mob. 348.8809607
e mail: sediculturali@comune.brindisi.it
Il 17 marzo, giornata dedicata alla Festa Nazionale del Tricolare, si inaugurerą presso le sale espositive del Palazzo Granafei Nervegna a Brindisi, la mostra personale dedicata a Giacomo Manzł (Bergamo 1908 Ardea 1991).
Noto a tutti per il suo capolavoro, la Porta della Morte della Basilica di San Pietro, Manzł č unanimamente considerato uno dei pił rappresentativi scultori del Novecento, tanto da essere
stato ribattezzato uno dei tre M della nuova rinascenza della scultura italiana insieme con Arturo Martini e Marino Marini.
La selezione delle opere esposte č eterogenea e percorre le tappe fondamentali dell'artista.
Immancabili le teste e i busti femminili, in particolare quelli che ritraggono Inge, lamata moglie alla quale Manzł riserva molte frasi incisive: ogni tanto guardandola sento limpulso
di ritrarla, di scolpirla, e non posso fare a meno di farlo.
Decisamente maliziosa la Tebe seduta (1983) č unopera tarda che aggiunge unaltra sfaccettatura alluniverso femminile fluttuante attorno allo scultore che qui si sofferma
sullelemento erotico e sinuoso del corpo. Per proseguire la panoramica sul lavoro di Giacomo Manzł, non potevano mancare le Sedie, un tema ripreso pił volte che, oltre a
ricordarci le origini lombarde dellartista, con tutti i rimandi possibili alle nature morte caravaggesche, ci riporta ad un simbolo- bene preciso, la sedia, che rappresenta lunico
oggetto ricevuto in ereditą dai genitori. Quella sedia č sempre stata conservata nellatelier di Ardea, e si trova tuttora lģ, quasi a non voler dimenticare le proprie umili origini e
conseguentemente ad essere grato alla vita per tutta la felicitą e le soddisfazioni giunte in seguito per Manzł.
Saranno esposti anche i celeberrimi "Cardinali":
La prima volta che vidi i cardinali fu in San Pietro nel 1934: mi impressionarono per le loro masse rigide, immobili, eppure vibranti di spiritualitą compressa. Li vedevo come tante statue, una serie di cubi allineati, e limpulso a
creare nella scultura una mia versione di quella realtą ineffabile, fu irresistibile (G. Manzł, in
cat., Firenze, 1979, p. 56).
Con queste prime sensazioni nasce la serie dei Cardinali di Manzł in cui non si deve cercare uno spirito religioso, come ribadisce pił volte lartista, ma un attento studio della figura piramidale da lui intuita in questo soggetto.
Senza mai ripetersi o apparire stereotipati, i cardinali si manifestano nelle loro infinite sfaccettature. In piedi o
seduti, di marmo, legno o bronzo, i cardinali sono presenti durante tutte le tappe del lungo percorso artistico dello scultore e, a pieno titolo, sono diventati elementi identificativi della straordinaria maestria di Manzł.
A fare da cornice alle opere dellartista, insieme alle suggestive sale del Palazzo, sono presenti trenta fotografie realizzate da Aurelio Amendola, che ritraggono lartista al lavoro.
Rinomato per le fotografie che riprendono opere darte, in questa mostra Amendola propone una serie di scatti effettuati a Campo del Fico (poi ribattezzato Colle Manzł), ad Ardea, luogo scelto da Manzł per porvi la propria residenza nonché l atelier e la fonderia.
Un connubio di sculture e fotografie che permette di focalizzare i molteplici aspetti artistici ed umani di Giacomo Manzł.
La mostra č organizzata dalla Fondazione Giacomo Manzł -nelle persone di Inge e Giulia
Manzł- in collaborazione con il Comune di Brindisi, Settore beni Monumentali e Gestione
delle Sedi Culturali. La mostra resterą aperta dal 18 marzo al 12 giugno 2011.
|