Musica » 10/03/2011
Diario di bordo. Pagina n. 72
Quando, nel giardino della musica, la tradizionale melodia italiana s’innesta su suoni più ruvidi ed elettrici tipici del rock inglese e/o americano e quando, soprattutto, la passione si coniuga con l’entusiasmo… ebbene, è qui che trova terreno fertile e sboccia (la) Gardenya!
Sarà una mia sensazione ma il “Lab Creation” di Mesagne si sta avviando sempre più ad essere un ritrovo “cult” della scena musicale alternativa e indipendente locale, un centro di aggregazione dove si possono incontrare le più belle e interessanti realtà emergenti del nostro territorio, insomma un vero e proprio “rock club” per appassionati e non solo. Forse sto idealizzando sapendo d’essere molto coinvolto dal punto di vista “emo/radi@ttivo”, ma questa è la sensazione che si sta facendo strada nelle nostre menti di “radi@ttivi agitatori”. Il segreto (ma non troppo!) intento di seminare qualcosa che possa dare frutti, più o meno interessanti, in un territorio musicale locale abbastanza avaro di “autentiche primizie” di qualità qual è il nostro, è la principale motivazione che ci stimola a guardare avanti.
Venerdì 4 marzo, ore 22 circa. Mentre sorseggio il mio drink e assisto al sound-check dei Gardenya s’affacciano come flash nella mia mente alcuni momenti che hanno contrassegnato la crescita di questi quattro ragazzi di Trani: i primissimi ed acerbi demo influenzati da Smashing Pumpkins, Radiohead e Oasis, l’inseguimento di riconoscimenti attraverso vari concorsi per bands emergenti, le prime apparizioni radiofoniche per raccontare le loro dis/avventure e per deliziarci con piccole ed entusiastiche esibizioni dal vivo in assetto acustico…
Ed eccoli qua, adesso, i Gardenya.
Hanno alle spalle una bella raccolta di composizioni tutte originali, “Disegnando Pareti”, che ha visto la luce in formato cd ufficiale nell’estate del 2010 e che questa sera si appresteranno ad eseguire in completo assetto elettrico per la gioia degli astanti, ma soprattutto per chi ci segue fedelmente attraverso “Ciccio Riccio” (in FM come attraverso internet).
In fin dei conti “RADI@zioni LIVE” nasce fondamentalmente proprio dalla collaborazione esclusiva tra la storica emittente brindisina con “Lab Creation” per la radio-diffusione dei concerti in diretta.
Dopo qualche iniziale “imprecisione” nella resa qualitativa dei suoni (ma è fisiologico ad avvio concerto) prontamente “corretti” dai “fidati” Dario Ziza, Massimiliano De Nitto e Gianni Falcone del Lab e da Beppe Massara, fonico ufficiale dei Gardenya, lo spettacolo inizia a prendere subito quota con “Piena la TV” e “Con me non dormi” piazzati strategicamente come 2° e 3° brano per scaldare l’ambiente dopo l’apertura soft con il brano “Disegnando pareti”. Con “Il mare che” la confidenza è ormai presa.
Il suono avvince e convince. Arrivano a raffica gli ormai classici “Frankie allucinato” e “Un romantico a Milano” ed è un esplosione di suoni, sudore e brividi di autentica passione.
La band gira che è una bellezza: Nico Landriscina a tratti “gigioneggia” cambiando continuamente chitarra e interpretando con sincero trasporto e gestualità dei testi “felicemente incazzati”, Marco Porcelli tratteggia, disegna e colora con la sua chitarra i momenti più intensi di ogni brano, mentre la sezione ritmica – Antonio Russo al basso e Natale Capurso alla batteria – marcia e sostiene con precisione la struttura di ogni singolo brano. Siamo alle stelle con la struggente “Economia poetica” e con l’intensa “Come stai?”. Spazio poi a un’inedita e toccante canzone che si conclude con due aperte citazioni: “La stagione dell’amore” di Battiato e “Amandoti” della Nannini. Nell’irrinunciabile bis trovano posto la travolgente “Ho voglia di perdermi”, una bella cover “anglo-tranese” di “Where is my mind” dei Pixies e “Melogrunge”, la canzone “manifesto” dei Gardenya, che chiude una bella serata di buona musica, carica davvero di terapeutiche vibrazioni/radi@zioni.
L’indie rock esiste e prospera anche dalle nostre parti anche se qualcuno ancora non è convinto di farne parte!
(Camillo Fasulo)
È un piacere scrivere sul nostro diario per un pubblico sempre più numeroso, caldo, competente e alternativo che sta dimostrando grande interesse per le nostre serate “radi@ttive” dal “Lab Creation” di Mesagne, dove la scena musicale pugliese vive, si esalta e viene diffusa anche via etere e tramite internet da “Ciccio Riccio”. Dopo le 11 trasferte nella terra dei Messapi, venerdì 11 marzo “RADI@zioni” fa ritorno a casa.
Negli studi storici di “Ciccio Riccio” l’attendono tre spazi da riempire con vinile, novità, storie, “culacchi” e leggende più o meno metropolitane, ma sempre all’insegna del rock’n’roll. Ed è sempre questa musica il filo conduttore di “RADI@zioni”.
Il rock’n’roll, ovvero una scelta di vita, ma anche un’ossessione, una malattia benevola, rigenerante, disintossicante perché capace di far dimenticare tutti i problemi e gli affanni quotidiani.
Per l’appuntamento “radi@ttivo” di venerdì, la versione “Cult” ha preparato un’intervista a Marco Diamantini, voce e chitarra dei Cheap Wine, band che da poco ha pubblicato “Stay Alive!”, un grandioso doppio album dal vivo.
Due ore di grande musica, senza tregua con le chitarre che sparano fuoco e fiamme raccolte in un album che può provocare ustioni di 1° grado negli apprezzamenti. Una meraviglia, da ascoltare da cima a fondo che scalda il cuore degli appassionati e illumina la storia della scena indipendente italiana.
“Stay Alive!” è stato registrato in tre posti diversi, nell’aprile del 2010 al “Fuzz” di Pesaro, allo “Spazio Musica” di Pavia e al Teatro “Zeppilli” di Pieve Di Cento. Il nuovo lavoro dei Cheap Wine comprende 2 cd con più di un’ora di musica ciascuno.
S’inizia con una parte elettro-acustica con atmosfere folk, blues e ballads fino ad arrivare ai suoni duri e rabbiosi e a tratti psichedelici. Da segnalare anche la presenza delle tastiere e del pianoforte che rappresentano il valore aggiunto di questa fantastica performance della band marchigiana. “Stay Alive!” è la dimostrazione che anche in Italia ci sono bands indipendenti che possono fare la differenza e capaci di pubblicare grandi album dal vivo senza “se”, senza “ma” e senza compromessi.
I Cheap Wine hanno realizzato un grande disco, pieno di coraggio, passione e che gronda sudore lasciato in eredità su ogni palco dove la band si è esibita. “Stay Alive!” è un album che vi farà innamorare della band di Pesaro. “RADI@zioni CULT” vi fara vivere tutte le emozioni di un album di culto con l’intervista telefonica a Marco Diamantini venerdì 11 marzo a partire dalle 22 sulle frequenze di “Ciccio Riccio” (in streaming su www.ciccioriccio.it).
“Keep on rockin’ in the free world… Keep on RADI@zioni in the free radio!”
Ultim’ora: Martedi 22 marzo alle ore 20, presso il “Lab Creation” di Mesagne, “RADI@zioni” incontrerà Maurizio Solieri e Massimo Poggini per la presentazione del libro “Questa sera rock’n’roll - La mia vita tra un assolo e un sogno”
(Marco Greco)
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