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Approfondimenti: Probabile sequestro dei parcometri. Di Aldo Indini



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Approfondimenti » 12/04/2011

Probabile sequestro dei parcometri. Di Aldo Indini

Il Sig. Roberto Spennato, in qualità di Responsabile di zona del Comitato Strisce Blu, in data 25.02.2011, ha esposto denuncia e querela alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Brindisi relativamente alla gestione dei parcheggi a pagamento del Comune di Brindisi.

Nella prima parte la denunzia richiama quanto in effetti è risultato “un abbaglio da parte delle Jene”, a proposito dei parcheggi a pagamento delimitati dalle strisce blu, ritenute fuori legge poiché il Codice della strada prevede che queste soste siano fuori della carreggiata; assurda interpretazione della “carreggiata” da me espressa e apprezzata anche dal Direttore della II Divisione Sicurezza Stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Dott. Ing. Francesco Mazziotta.
Perplessità sorgomo, invece, perché nel riferimento alla Società Multiservizi (che non viene nominata), nella denunzia si rileva che «il Comune di Brindisi ha deliberato (delibera n.9 prot. N. 11599 del 24/01/2006 e successiva proroga, delibera n. 556 del 28/12/2010) e stipulato con contratto (contratto n.° 11244 di Rep.del 15/12/2006 prot. n.13976), di riconoscere alla società concessionaria l’importo di €. 9,00 per ognuna delle sanzioni amministrative elevate dagli ausiliari del traffico e successivamente riscosse, previa verifica in contraddittorio, con cadenza trimestrale, delle sanzioni amministrative incassate, a somma di indennizzo per mancato incasso della tariffa di sosta e costo dello specifico indennizzo, a cura del Settore comunale competente Comando P.M.
Facendo ciò il Comune di Brindisi contravviene all’art.208 del CDS ed alla sentenza di corte di Cassazione 10620, la quale ribadisce che sono irregolari, per abuso d'ufficio, gli appalti a ditte private quando il valore della gara viene determinata "con una percentuale sugli incassi delle future infrazioni rilevate"».

Il Richiamo all’art. 208 del Codice della Strada, “Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie”, si ritiene evidenziato, poiché prevede che i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal presente codice sono devoluti … alle regioni, province e comuni, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti, rispettivamente, delle regioni, delle province e dei comuni.
In detto articolo sono introdotti analiticamente le finalità e l’utilizzo del 50% dei proventi spettanti agli enti di cui al secondo periodo del 1° comma, a seguito dagli introiti scaturenti dalle sanzioni alle norme del CDS, con la previsione tra gli altri dicasteri determinanti anche di quello «dell’interno».
Vengono altresì stabilite le procedure in capo agli enti stessi per determinare le quote spettanti da destinarsi al miglioramento della sicurezza stradale, al potenziamento delle attività di controllo ed accertamento del rispetto delle norme della circolazione, ed al potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione.
Prevista ora, con l’aggiornamento introdotto al CDS con la Legge 120/2010, l’esatta individuazione delle percentuali dei proventi da contravvenzioni alle norme del CDS elevate dagli enti diversi dagli organi dello Stato, da destinarsi alla sicurezza stradale, nonché le procedure da attivarsi, ivi compreso il monitoraggio e controllo da parte dei ministeri interessati (Trasporto e Interni), affinché vi sia rispetto di tali assunti da parte dei predetti enti.
Il motivo per cui il denunziante richiama la sentenza “di corte di Cassazione n. 19620” (probabilmente, trattasi della Sentenza n. 10620 del 17/03/2010, della Corte di Cassazione Penale, sezione sesta relativa a "Circolazione stradale - Artt. 142 del Codice della Strada e 323 c.p. - Utilizzo di apparecchi per la rilevazione automatica di infrazioni appartenenti a terzi) non può essere che il suo dettato: "E’ legittimo il sequestro degli apparecchi autovelox impiegati a seguito di gara d’appalto il cui valore era stato determinato con una percentuale sugli incassi delle future infrazioni rilevate, e quando l’accertamento degli illeciti non sia di esclusiva competenza della polizia stradale".
Si deduce, limitatamente al mio parere di Consulente Tecnico, che la denunzia del Sig. Roberto Spennato sia protesa al sequestro degli apparecchi parcometri, poiché l’Amministrazione Comunale di Brindisi, riconosce alla società concessionaria Multiservizi, una percentuale di incasso dell’ importo di €. 9,00 per ognuna delle sanzioni amministrative elevate dagli ausiliari del traffico. Ritengo, invece, che non vi sia nulla da eccepire per quanto attiene la competenza dell’ausiliario del traffico, organo di polizia stradale, limitatamente alle violazioni sui parcheggi a pagamento dati in concessione.

Geom. Aldo Indini
Ex Perito del Traffico del Comune di Brindisi


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