Salute » 12/04/2011
La Salute dei Migranti. Di Maurizio Portaluri
La nostra Regione e la nostra Provincia stanno partecipando, per ragioni prevalentemente geografiche, agli eventi migratori di questi mesi. Un fenomeno nuovo per la nostra area nelle dimensioni attuali, ma non nuovo per la storia e per l'attualità di altre aree del mondo.
L’attuale crisi del Mediterraneo sta coinvolgendo principalmente l’Egitto, la Libia e la Tunisia, anche se con caratteristiche e complessità assai diverse nei Paesi citati.
Quasi 450.000 persone sono fuggite dalle ostilità in Libia, tra questi quasi 300.000 sono persone che erano emigrate in Libia da altri Paesi. Tunisia (oltre 220.000 arrivi) ed Egitto (oltre 177.000 arrivi) sono i principali Paesi di afflusso ma sono stati riportati movimenti trans‐frontiera anche verso gli altri Paesi confinanti: Algeria, Niger, Chad ed Sudan.
Aggiornamenti sulla situazione umanitaria in Libia e nei Paesi limitrofi sono pubblicati sul sito dedicato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sul sito Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (UNOCHA) e su quello dell’Organizzazione Internazionale per la Migrazione (IOM).
Secondo i dati pubblicati sul sito del parlamento europeo, oltre 20.000 immigrati hanno raggiunto con mezzi di fortuna le coste dell'isola di Lampedusa e della vicina Malta. La maggior parte di questi migranti è partito dalle coste tunisine. Inoltre, tra il 26 e il 28 Marzo, si sono verificati i primi sbarchi di migranti partiti dalle coste libiche, sull’isola di Linosa: 830 migranti per la maggior parte di origine Eritrea, Etiope, Sudanese e Somala ed alcuni provenienti da altri paesi dell’Africa sub‐sahariana. Il nuovo fenomeno, affrontato con logiche di concentramento delle persone con grave rischio per la loro salute oltre che per la loro dignità, suscita anche paure largamente infondate. Una di queste è quella antica che i migranti portino con sé malattie.
Sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), organo tecnico del nostro Ministero della Salute è comparso un rapporto che ci dice esattamente il contrario.
“La documentazione fino a ora disponibile, anche grazie alla rete EpiSouth che monitora i rischi sanitari nei Paesi che affacciano sul Mediterraneo, coordinata dall’ISS e finanziata dalla Commissione Europea e dal Ministero della Salute Italiano, descrivono la popolazione in movimento verso l’Italia, come adulti in buona salute vaccinati in accordo con il calendario vaccinale tunisino con alte coperture per patologie come il morbillo, la poliomielite e l’epatite B. È anche alta la copertura vaccinale con bacillo di Calmette-Guérin (BCG, vaccino per la tubercolosi, ndr). Alte coperture vaccinali sono anche riportate in Egitto e Libia.”
L'idea che i migranti in arrivo siano portatori di malattia da noi scomparse non è quindi fondata. La lunga traversata effettuata ci dice che si tratta, invece, di persone in ottima salute.
È facile che si ammalino da noi se continueranno ad essere tenuti in questi enormi campi di concentramento.
Maurizio Portaluri
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