Approfondimenti » 15/04/2011

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È partita ormai da qualche giorno in città una campagna tesa a sensibilizzare ed educare i brindisini ad effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Iniziativa lodevole, considerato che una corretta raccolta consentirebbe di ridurre il negativo impatto ambientale dei rifiuti, portando benefici sia all'ambiente che all'economia.
Siamo sorpresi, però, della maniera grossolana, approssimativa, e permetteteci, anche "incivile" di una parte della campagna di informazione. Riteniamo, infatti, sia non confacente ad una città del secondo millennio porre cartelli informativi sotto forma di volantini ciclostilati o fotocopiati, ma soprattutto che questi stessi vengano affissi un po' dappertutto: sui muri della città e sui tronchi degli alberi con un obbrobrioso contorno-cornice di nastro da imballaggio.
Nelle città civili questo tipo di affissione viene definita "selvaggia", con in più l’aggravante che, si presume, il tutto sia opera dell’Azienda preposta ad effettuare tale raccolta.
Auspichiamo quanto prima che si possa porre rimedio a questa indecente trovata, ribadendo che per educare la popolazione bisognerebbe dimostrare di essere all'altezza di poterlo fare. In questo caso non ci sembra sia stato proprio così.

PS: Tra le foto potrete notare anche un’ordinanza dell'Ufficio Tecnico del Comune che rispetta gli stessi parametri di affissione della campagna Monteco: se è una nuova moda per richiamare l’attenzione dei cittadini, noi dissentiamo; preferiamo magari qualche disinformato in più ma una Brindisi più pulita.

Maurizio Pesari