Teatro » 19/04/2011
Il fu Mattia Pascal @ Nuovo Teatro Verdi - Brindisi
• 19-20/04/2011, Nuovo Teatro Verdi - Brindisi - Serali: porta ore 20,30 – sipario ore 21,00
T.T.R. Il teatro di Tato Russo
IL FU MATTIA PASCAL
di Luigi Pirandello
regia di Tato Russo
con: Tato Russo, Katia Terlizzi, Renato De Rienzo, Marina Lorenzi e altri 13 attori
scene: Tony Di Ronza
costumi: Giusi Giustino
musiche: Alessio Vlad
Gran mattatore del palcoscenico, Tato Russo è protagonista, regista e anche autore dell’originale adattamento del celebre romanzo di Luigi Pirandello, «Il fu Mattia Pascal», in scena martedì 19 e mercoledì 20 aprile (ore 20.30) al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi per la Stagione artistica 2010-2011 diretta da Italo Nunziata (info botteghino 0831.56.25.54).
Allestito da T.T.R. Il teatro di Tato Russo, il testo viene trasferito in una dimensione teatrale liberandolo dalla pesantezza di una facile proposta vincolata alla struttura letteraria. E in questo viaggio nell’abisso della contraddizione tra essere e apparire, Russo fa propria la materia del testo per ripensarla in commedia nello stesso linguaggio drammaturgico che Pirandello molto probabilmente avrebbe adottato. L’artista napoletano si mette, insomma, nei panni dell’autore immaginando in che modo questi avrebbe scelto di trapiantare sul palcoscenico il proprio romanzo, racconto dell’impossibile riscatto da una vita grigia di un uomo nato due volte.
«Un Pirandello troppo giovane, che in sé covava il germe di tutto quello che sarebbe stato, non era facile da ridurre a un tutt’uno omogeneo. Infatti nel romanzo - spiega Russo - si rincorrono e si agitano infatti tutti i temi che saranno svolti con coerenza acquisita negli anni successivi e che formeranno poi la poetica costante del teatro pirandelliano: si sommano le esperienze giovanili legate al mondo siciliano con le indagini piccolo-borghesi dei vari giuochi delle parti, per sovrapporsi poi alle tematiche del mito e alle intuizioni parafilosofiche dell’età di mezzo, tutto però con approssimazione e quasi come in una sorta di work in progress, di Pirandello in fieri».
In scena Tato Russo interpreta il doppio ruolo di Mattia Pascal e di Adriano Meis. Ma anche gli altri personaggi, ai quali danno corpo e voce Katia Terlizzi, Renato De Rienzo, Marina Lorenzi e tutti gli altri interpreti, si rincorrono nella storia in identità diverse, quasi a scegliere di non chiarire affatto, nello spettro delle rassomiglianze, la distinzione tra i vari aspetti della realtà. Così Mattia e i suoi coinquilini muoiono tutti per rincontrarsi identici nella storia di Adriano Meis e rivivere, quindi, in quella nuova di Pascal. Perché si vuole morire per vivere una vita diversa, per ritrovare la propria unica ragione d’esistere, per scoprire la propria vera identità, al di là delle convenzioni nelle quali ci siamo formati.
«Per questo ho immaginato un gran luogo dei ricordi - racconta Russo - uno spazio vuoto di memoria, una perenne evocazione di fantasmi, un sorgere di anime vaganti che man mano prendevano i colori dei personaggi e degli interpreti. Per sottrazione, brandelli di memoria sono stati portati via, come frammenti di esistenza lontana. E con mia sorpresa sono rimasto incantato da come la stessa impostazione scelta per il racconto drammatico svolgesse dall’interno delle sue ragioni la sua strada naturale». Quindi Russo conclude affermando che «se la regia è e deve essere un progetto organizzativo di parole pensieri e opere, di uomini e tecniche di comunicazione, mi è parso questa volta che uno spirito guida aleggiasse sulle soluzioni e sulle suggestioni volta per volta ricreate: i fantasmi del racconto si sono incontrati certamente con i fantasmi del teatro, e gli attori hanno incominciato a viaggiare con grande naturalezza tra personaggi e maschere. E spero che l’intuizione alla base della regia e della riscrittura venga colta come un dato non mistificatorio ma perfettamente aderente alla realtà del racconto».
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