Approfondimenti » 17/04/2011
Commuoversi per la "Revolution" di Brindisi. Di Barbara Carotenuto
“Meridiani Perduti” è la compagnia teatrale fondata da giovani brindisini. Loro ce la stanno facendo, convinti che "il punto di partenza per la valorizzazione culturale siano le idee".
Magica esperienza quella di venerdì sera sul palcoscenico del teatro Verdi, abilmente calpestato dalla bravissima Sara Bevilacqua che, in un altalenarsi con il cantante Daniele Guarini (straordinaria la sua voce), accompagnato al pianoforte dal valente Daniele Bove, ha interpretato in modo perfetto un pezzo di storia, raccontato con le parole di Emiliano Poddi (autore, tra gli altri, del libro “TRE VOLTE INVANO" selezionato per il premio Strega).
Sara Bevilacqua è riuscita a materializzare il dolore, dando modo agli “ignari e impreparati…spettatori” di toccarlo, farsi penetrare, commuoversi e infine PIANGERE!
"Sospiro acerbo, io non so……. da loro fuggo lontano….” Arrivare a strappare i sospiri di ogni persona presente, facendoli sperare di allontanare quel dolore, così vero, così profondo, così grande, che ha poi lasciato tutti attoniti, non è solo bravura; la meticolosità dei particolari nonostante la semplicità della scena, l’accuratezza dei movimenti e delle espressioni facciali non è solo competenza ed esperienza, Sara Bevilacqua ha dimostrato di essere una Vera Artista, riuscendo a far sentire la passione del personaggio di Emiliano Poddi.
Quest’ultimo servendosi della simpatica stravaganza di una espansiva ragazza degli anni sessanta ha descritto il periodo dell’industrializzazione in quegli anni a Brindisi, comparandoli e alternandoli magistralmente con la conquista dell’uomo sulla luna e l’avvento dei Beatles, senza cadere nella monotonia e catturando l’attenzione anche degli “insofferenti al problema…”. Ed attraverso battute divertenti , allegorie ineccepibili, pensieri oculati, ha evidenziato la tipologia socio-economica del tempo; azioni e scelte che sembrano non coinvolgere personalmente ma che, invece, allora come ora, condizionano il corso della vita di ognuno e l’evoluzione di una intera collettività. E ciò fa riflettere.
Un connubio ben riuscito tra Emiliano e i “Meridiani Perduti”, due modi di parlare differenti, un unico obbiettivo: mostrare l’anima.
Barbara Carotenuto
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