Teatro » 18/05/2011
Percorsi d'amore @ Parrocchia San Vito - Brindisi
Il teatro in città si fa sempre più strada e, complice la sensibilità dei dirigeti scolastici locali, trova spazi e tempi per creare legami e trasformarsi in occassione di crescita, scoperta, rivelazione e disciplina sia che per chi lo fa che per chi ne fruisce.
Mercoledì 18 Maggio calcheranno le tavole del palcoscenico del teatro della Parrocchia San Vito (al rione Commenda) due diversi gruppi composti da 18 ragazzi scatenati.
L'iniziativa, che rappresenta l'evento finale dei progetti PON "La scuola di teatro", vedrà i due team proporre, sotto la guida di docenti esterni, altrettanti soggetti che raccontano il sentimento amoroso.
I ragazzi (quasi tutti alla prima esperienza) sono gli alunni delle seconde classi A e C dell'I.T.C. Lenio Flacco di Brindisi. I registi, anch'essi brindisini, sono Rosangela Bovenga e Maurizio Ciccolella, artisti che vantano una ultradecennale esperienza nel settore della didattica, particolarmente in campo teatrale.
La prima esibizione andrà in scena alle ore 19.30 e vedrà protagonisti gli allievi della seconda B.
"Percorsi d'amore", prendendo spunto dalle scene di due pellicole del grande schermo centrate sul sentimento d'amore vissuto dagli adolescenti, approda, nell'arco di un'ora, all'assunto che, se lo si desidera, ogni amore va... ”in...seguito”.
Terminata la prima peace, il sipario si riapre alle ore 20.30, con uno spettacolo più elaborato e articolato, dal titolo”Viaggio intragalattico oltre il tempo: sulle tracce dell'anima dei luoghi”.
L'elaborazione del testo e la stessa messa in scena si sono trasformate, in corso d'opera, in un'esperienza corale e ludica, in cui gli stessi genitori sono stati coinvolti attivamente e le attitudini ed esperienze di ogni capolavoro ipotenziale -che, secondo la regista Rosangela Bovenga, ogni allievo va considerato- sono state sondate e snidate.
Eleuteria Barnum, collocata in un iperuranio immaginario, “accende” le fiamelle di candele galleggianti in boccie di vetro come monadi vaganti nello spazio e miccie in lanterne per “illuminare", da una distanza che consente di variare ad ognni istante la messa a fuoco, la terra, il pianeta Gaia e poi uno stivale fetish, dal tacco necessario e, infine, una città, la nostra, che invita, nomen omen, a "brindare al... futuro".
Guidata dalle voci che le giungono come echi lontani, affiderà a 10 giovanissimi indigeni, cittadini del mondo che vorremmo e di quello che non ci piace, provocati e sfidati da 5 turiste straniere, il compito di fare da ciceroni di viaggi davvero stupeacenti. Una dichiarazione d'amore per la nostra città vista come una fidanzata.
E' sempre l'ambiente, la cultura, il territorio, l'ecosostenibilità e una cittadinanza attiva e propositiva rappresentano il chiodo fisso dei “percorsi ex-s-travaganti e stra-ordinari che Eleutetia Barnum" alias Rosangela Bovenga con i suoi “Teatr-Arte e Teatr-Ambiente”. Ciò avviene particolarmente a scuola, contesto ideale specie quando risulta sensibile, attenta e collaborativa. Così è stato anche stavolta, grazie al Preside A.V. Micia, all'entusiasmo e alla disponibilità degli allievi e della loro insegnante (la prof.ssa A. Gianfreda, tutor di entrambi i Pon) e al personale scolastico tutto, che hanno “fatto rete”, diventando l'un l'altro interlocutori e collaboratori.
Ma si può dire che è la città tutta che simbolicamente... va in scena, sempre oblativamente, grazie alle parole e ai suoni di alcune fra le tante risorse intelletuali e artistiche che della stessa nostra città da tempo si occupano, essendone innamorate.
Alla fine, per entrambi gli spettacoli, non si può che concludere che... "l'amore trionfa sempre" e certamente a teatro.
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