Poesia » 04/07/2011
Disprezzo e Pallone. Di Alfieri Carbone
Librar la penna lascio senza orgoglio
Nell’affrontar le gesta e un illusione
Son storie di tormenti e questo foglio
Or narrano li fatti del pallone!
Da quando li fratelli rimorchianti
Che avean di biancazzurro il core inciso
Lasciaron la “ creatura” senza pianto
Nefasto fu il destin da lor deciso!
Consegnato in mani tarantine
Di tal Vittorio e del fido suo scudiero
Il titolo e le maglie brindisine
Finiron sull’altare, sotto un cero!
Piu’ di qualcun, a sentir che li foresti
La V sul petto avrebbero acquistato
Pensaron presto a scopi disonesti
Il tempo e i fatti, ragione gli hanno dato!
Si comincio’ assai ben, con la vittoria
Cosi’ da far sparir grande paura
Ma guardando lo finale delle storie
Ando’ sempre calando l’andatura!
Sconcerto per lo povero tifoso
Abituato si a lasciar la sposa sola
E consumare un pasto frettoloso
Per quella V si fa a men della braciola!
Nel giro infatti di qualche giornata
Spogliato fu lo campo dalla gente
Poiché se ai calciator non dai la rata
Puo’ capitare che diventi un indolente!
Inutil menzionar lo campionato
di delusion, di palle e suoi contorni
financo di scommesse s’è parlato
e balle varie da Gennaio a questi giorni!
Ai personaggi poi di questa storia
Che l’argento cambian in… no so che cosa…
Riflettere mi fan, poiché ho memoria…
A loro il mio disprezzo e questa prosa!
Alfieri Carbone
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