Approfondimenti » 25/07/2011

Il tempo secondo gli universi sospesi. Di AnnaRita Mellone

Tante le immagini che sono scaturite dal laboratorio teatrale “Universi Sospesi”, realizzato da Meridiani Perduti, dall’idea-progetto di Sarah Bevilacqua che è stata tra le vincitrici del bando “Vita alle Idee”, pensato e finanziato dall’IS.PE.DI.S. e messo in scena sabato 23 luglio a Brindisi.
Più che mai è scaturita l’immagine del “tempo”…tempo rubato, tempo negato. L’immagine dell’interminabile tempo d’attesa in cui si vive, maggiormente quando si convive con dei “problemi”. L’attesa di esser considerati “persone” senza pregiudizi, senza nulla di meno.
Per questo la scelta della regista Sarah Bevilacqua per il tema conduttore dello spettacolo è stata appunto: “il tempo”.
Perché c’è un tempo per ogni cosa nella vita…un tempo per discutere ed uno per abbracciarsi e donarsi pace, un tempo per seminare ed uno per raccogliere ciò che si è seminato…e c’è anche un tempo per sradicare ciò che di brutto è stato seminato, e rinascere.
Ciò che è di più importanza e non lasciar sfuggire nessuno di questi tempi che la vita ci dona: perché la vita è interamente e sempre un dono! Accogliere la vita, come un bene immenso, e custodirla, lasciandola comunque volare, e comunque si presenti.
Per la prima volta in scena ragazzi che “vivono” con dei problemi, invisibili, ma che esistono, forse proprio per del tempo mancato; accanto ai ragazzi dei Meridiani Perduti che ormai da anni vivono e fan vivere la bellissima esperienza del teatro integrato. Ognuno ha dentro di se un universo!...E c’è un tempo segreto…un universo fatto di sensazioni, di emozioni, di dolore, di gioia inespressi, ecco perché “segreto”. Ed è prima di tutto un universo d’amore!
È quel bagaglio che ci portiamo dentro, a volte leggero, troppo spesso pesante…pesantissimo di rabbia e solitudini, di blocchi e privazioni, del sentirsi incapaci di comunicare, all’altro, il proprio mondo interiore.
Un mondo interiore che è sempre e comunque degno di attenzioni e carezze, di fiducia ed abbraccio…d’amore! Ed ecco che visi cupi e spenti si sono illuminati di sorrisi…corpi ingabbiati si sono aperti in abbracci, semplicemente perché qualcuno gli ha donato un diverso interesse e dato fiducia.
Perché c’è anche un tempo per svelare…per svelarsi.
L’abbandonarsi all’altro…prima così difficile, è diventato un gioco per persone che forse non son mai state capaci di “giocare”.
Universi sospesi tra catene che bloccano ed immensa voglia d’essere…sospesi come nuvole, come brillanti stelle, come equilibristi in bilico, come respiri, come sospiri…come panni, puliti, stesi al sole in attesa di essere raccolti, carezzati e trattati con estrema cura.

AnnaRita Mellone