Approfondimenti » 17/10/2011

Inquinamento e autovelox. Che c'azzecca? Di Giuliano Cacudi

Con l’approssimarsi dell’arrivo dell’inverno, il Sindaco di Torchiarolo ha fatto affiggere dei manifesti pubblici portando all’attenzione dei cittadini, il fenomeno delle polveri sottili influenzate pesantemente a suo dire, da biomasse, causate da (legna e residui colturali), in altre parole, dai contadini i quali bruciano i residui colturali, e dai caminetti, metodi per altro, usati da millenni.
A me sembra e non per fare polemica, che il nostro Sindaco abbia copiato e sposato, pari pari la relazione dell’ARPA del marzo scorso, la quale dava la responsabilità del superamento della soglia di guardia appunto ai caminetti accesi, senza minimamente fare menzione della centrale nord di Brindisi, del Petrolchimico, nonostante siano state sequestrate le torce le quali non venivano accese solo in casi eccezionali e per motivi di emergenza come dovrebbe essere, ma probabilmente per smaltire rifiuti gassosi in atmosfera, e senza nominare in ultimo la centrale di Cerano.
Forse per essere benevolo verso qualcuno più in alto?
Il Sindaco ci fa sapere che molti cittadini si sono lamentati dei contadini che bruciano i residui colturali nelle campagne, atto vietato tra l’altro dalle leggi attuali, e che si sta predisponendo un piano con i Vigili Urbani per accentuare i controlli nelle campagne.
Appunto signor Sindaco nelle campagne. E che ci fanno i nostri vigili urbani sulla superstrada con l’autovelox?
Per usare un termine alla Di Pietro: e che c’azzecca? Cosa interessa ai Vigili Urbani se un automobilista passa sulla superstrada a 130 km orari piuttosto che a 110.

Questa signor Sindaco non è polemica, ma critica costruttiva.
Se la gente che dovrebbe presidiare il territorio urbano denominazione della parola URBANO: insieme di lotti edificati che, con le aree libere adiacenti, costituisce l'aggregato urbano racchiuso all'interno di una linea di perimetrazione. Se i vigili dicevamo fanno altro, non possono fare quello per cui i contribuenti vengono chiamati a pagare le tasse.
E questo vale anche per la Polizia Provinciale, la superstrada, e tutte le strade della provincia, sono piene di gomme di camion, di rifiuti di ogni genere buttati da vandali, e questo è dovuto al fatto che non ci sono controlli.
E poi c’è la Forestale. In seguito alla legge 6 febbraio 2004 n. 36, il Corpo forestale dello Stato, è proiettato verso un modello di polizia specializzata nella difesa del patrimonio agroforestale italiano e del controllo territoriale, con particolare riferimento proprio alle aree rurali e montane del Paese; nella tutela dell'ambiente, del paesaggio e dell'ecosistema; nella conservazione delle biodiversità e monitoraggio ambientale.
E allora questi agenti cosa ci fanno appostati sulle strade a fermare la gente che va a lavorare?
Se mi posso permettere un modesto consiglio caro Sindaco, dia direttive precise al suo Comandante dei Vigili Urbani per accentuare il controllo del territorio più nascosto, chieda la collaborazione della Polizia Provinciale e del Corpo Forestale, perché si da il caso che se una delle cause del problema possono essere i contadini e i caminetti di Torchiarolo, fatto assai fantascientifico, resta il fatto che il territorio da presidiare è vastissimo, ed è impensabile presidiarlo con quattro Vigili Urbani.

Giuiliano Cacudi