Musica » 15/12/2011
Diario di bordo. Pagina n. 100
… E sono 100! Tanti auguri, vecchio mio!...
Ti abbiamo sempre definito malandato, consumato e ingiallito.
Nella nostra fantasia ti sei aggiornato da un pennino spuntato che affonda il suo pensiero in un calamaio d’altri tempi.
Invece da alcuni anni sei diventato il punto d’incontro dei tuoi “radi@ttivi” conduttori pirata, ma anche di quanti cercano notizie, informazioni, curiosità ed emozioni riportate dalla musica e scritta nelle tue righe educate.
Caro Diario, sei diventato prezioso, discreto come un’amante, decisamente piacevole e impegnativo per tutti noi, un appuntamento settimanale diventato ormai irrinunciabile.
Ti abbiamo scritto all’alba, durante la notte, al tramonto, con il sole e con la pioggia, tra la nebbia e un forte vento di scirocco. Ti curiamo in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, insomma un atto di fedeltà assoluta!
Con una birra in mano e un blues d’autore nei diffusori, abbiamo ricamato chilometri d’inchiostro: nero, blue e rosso. Colori con cui abbiamo voluto dipingere le tue pagine con il rock, secondo la nostra idea di vita, anche al di là delle semplici note.
Piccolo, grande Diario, ci rispecchiamo tra le tue pagine come fosse un gioco tra fantasia, arte e realtà. Pagine che di volta in volta s’insinuano con convinzione e progressivamente diventano importanti.
Forse un giorno ne faremo un libro.
Intanto auguri dai tuoi pirati dispettosi e goditi l’anniversario. Tanti auguri, brutto vecchiaccio!!!
Si torna a parlare di heavy metal a RADI@zioni LIVE e più precisamente di classic metal concettuale e moderno. Venerdì 16 dicembre il palco del “Lab Creation” di Mesagne ospiterà infatti PERSEUS, un manipolo di fedeli difensori della fede metallica capitanati da un veterano della scena hard’n’heavy brindisina, il chitarrista Cristian Guzzo.
Perseus nascono dalle ceneri di due fra le più significative heavy metal bands della città di Brindisi (Puglia, Sud Italia): Defenders Of The Faith / Judas Priest Tribute Band e Hastings. Nel 2011 hanno realizzato due demo cd, ben accolti dalla critica: “Ashes To Ashes” e “Icarus Creed”. Quest’ultimo è un concept che narra la storia di John Burns, newyorkese di successo che abbandona il mondo per seguire il filosofo Icarus. Costui lo porterà a vivere su un’isola dell’Oceano Pacifico, dove John ritroverà se stesso ed il senso della vita. Il songwriting dei Perseus attinge a piene mani dal metal più tradizionale e classico dei Judas Priest, Iron Maiden e Manowar, per arrivare a bands decisamente più moderne quali Kamelot, Labyrinth e Rhapsody Of Fire. I loro brani trasudano intensità, groove, melodia ed immediatezza. Gli orpelli sono esiliati, per lasciare spazio al cuore, all’anima artistica che spazia da composizioni aggressive e decisamente metal, a brani acustici di forte intensità emotiva. Le liriche sono ispirate ai luoghi comuni, mai banali, della vita: passione, sofferenza, amore, paure, malinconie, elementi nei quali ogni ascoltatore potrà immedesimarsi e leggere una parte di se stesso. Perseus sono: Antonio “Gold” Abate (Voce), Cristian “Perseus” Guzzo (Chitarra), Gabriele “Gabbiano” Pinto (Chitarra), Alex “the Skull” Anelli (Basso) e Damiano Rielli (Batteria).
Ricordiamo che tutti i prossimi concerti dal vivo proposti da “RADI@zioni LIVE” al “Lab Creation” saranno ad ingresso completamente gratuito. Per chi è fuori zona, “RADI@zioni LIVE” potrà essere seguito in diretta e in streaming sulle frequenze e sul web di “Ciccio Riccio”.
“RADI@zioni LIVE” è a cura di Angelo De Luca, Antonio Marra, Camillo Fasulo e Marco Greco. Per la parte tecnica Massimiliano De Nitto e Dario Ziza sono quelli che muovono jack, cavi elettrici e cursori.
Dopo le personali Playlist del 2011 di Marco Greco e di Camillo Fasulo, pubblicate nelle scorse settimane sulle pagine del “radi@ttivo Diario di Bordo”, ecco quali sono le scelte dell’anno per Antonio Marra:
«Un 2011 musicalmente molto generoso per i tanti bellissimi dischi pubblicati. Pochi però gli spunti realmente innovativi a parte, forse, i soliti Radiohead con “The king of the limbs”. Per il resto una grande riscoperta dei suoni della west coast californiana e tanto psycho-pop. Su tutti l’esordio di Jonathan Wilson: “Gentle spirit”. Ma grandi anche i Fleet Foxes di “Helplessness Blues” e poi i più grandi maestri del pop in circolazione cioè i Wilco di “The whole love”. Ormai è una vera e propria scuola che vanta nuove leve di adepti, giovani neo-hippies come Megafaun (terzo album omonimo), Real Estate con “Days”, Cloud Control con “Bliss release”, giusto per citare la punta di un grande iceberg. Poi ci sono i grandi vecchi che non sbagliano un colpo. Innanzitutto, in tema con il west coast revival, il buon Paul Simon che sembra ritornato ai fasti di “Graceland” con il suo nuovo “So beautiful or so what” e soprattutto il grande Tom Waits che tira dritto per la sua strada con “Bad as me” vera sintesi dei suoi lavori degli ultimi 30 anni. Ci sono poi anche indie rockers che non invecchiano nonostante gli anni che passano. E voglio citare il chitarrista dei Sonic Youth, Thurston Moore che, pur uscendo dalla separazione con Kim Gordon, riesce a tirare fuori un album solista splendido “Demolished Thoughts”, come pure Stephen Malkmus: “Mirror traffic” è degno della migliore discografia del gruppo padre cioè i Pavement. Sarà un caso ma sia il disco di Thurston Moore che quello di Stephen Malkmus sono prodotti da Beck Hansen che sembra aver trovato una nuova vita artistica nelle vesti di produttore . Le più belle notizie però arrivano dal fronte italico con una valanga di dischi di grande spessore. Su tutti la nostra Valentina Gravili con la sua “Balena nel Tamigi”, pop di assoluta classe e Paolo Benvegnù con “Hermann”, pura poesia. Ma bellissimi sono pure il nuovo lavoro di Marco Parente, “La riproduzione dei fiori”, come anche l’ultima fatica di Giorgio Tuma (salentino che incide in Spagna) ed il delizioso lounge pop di “In the morning we’ll meet”. Migliore esordio I Cani con un lavoro dal bizzarro titolo: “ll sorprendente album d’esordio de I cani”. E poi la solita conferma: il buon Vinicio Capossela di “Marinai, profeti e balene”. La delusione? Il nuovo lavoro dei Black Keys, “El camino”». (Antonio Marra)
Si ringraziano il portale “www.brundisium.net” e il quotidiano “Senza Colonne” di Brindisi per il consueto supporto fornito alla trasmissione “RADI@zioni” di “Ciccio Riccio”.
(Marco Greco & Camillo Fasulo)
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